Spesso un utilizzo costante dei termosifoni determina un’ impennata della bolletta del gas mentre il caminetto, oltre che non essere presente in tutte le case, ha bisogno di legna che deve essere stoccata in giardino o in balcone. Un’alternativa comoda, economica e pratica è senza dubbio la stufa a pellet che si può installare in qualsiasi edificio, anche privo di canna fumaria, ed è in grado di aumentare la temperatura delle stanze in maniera veloce e del tutto sicura.
Stufa a pellet: quello che c’è da sapere
La stufa a pellet è un sistema in grado di creare calore in seguito alla combustione, in questo caso specifico si accendono dei trucioli di legno realizzati dallo scarto di lavorazione, questi vengono chiamati pellet e si vendono in dei sacchi di differente pesi. Tale dispositivo, dopo l’investimento iniziale, è molto economico proprio perché utilizza una materia prima venduta a prezzi concorrenziali. Facendo questa scelta, inoltre, si rispetta l’ambiente perché per la realizzazione del combustibile non si abbattono alberi.
La versione a pellet, a differenza di una stufa normale ha bisogno di un collegamento alla rete elettrica ciò permette alla resistenza presente al suo interno di arroventarsi e far ardere il combustibile. I sistemi moderni, inoltre, sono totalmente isolati quindi non c’è il rischio, come succede per i caminetti, che venga rilasciato fumo. I modelli, a oggi disponibili, sono molti e si adattano bene a qualsiasi ambiente. Ci sono quelli ultra moderni ma anche quelli più tradizionali. Per approfondirne le caratteristiche, si consiglia di guardare la classifica delle stufe a pellet su maquantospendi.it, in modo da capire quale sia la migliore attualmente disponibile sul mercato.
Caratteristiche di una stufa a pellet
Esistono differenti tipologie di stufe a pellet, da scegliere in base alle proprie esigenze; infatti, non tutte le abitazioni hanno gli impianti necessari per poterne installare una: non c’è la possibilità di fare opere di muratura o c’è il bisogno, oltre che riscaldare le stanze, anche di ulteriori necessità. Le tipologie di stufe attualmente disponibili sul mercato sono:
- Idrostufe, che aumentano la temperatura dell’ambiente e dell’acqua, così da risparmiare sulla bolletta.
- Canalizzate possono riscaldare differenti locali grazie a una rete di tubature che rilascia l’aria calda da apposite griglie.
- Senza canna fumaria in questo caso occorre praticare un foro nel muro, del diametro compreso tra gli 8 e i 10 cm, come dice la specifica normativa.
Oltre a ciò occorre considerare la capienza della stufa che può andare da 15 fino a 60 kg di pellet, perché, come accennato, sarà lo stesso sistema, grazie a una vite infinita, a rifornirsi di combustibile da una tramoggia dove deve essere caricato. Si possono scegliere i sistemi che funzionano per convezione, cioè sfruttano la differenza di temperatura, in alternativa c’è la possibilità di impiegare quelli che hanno delle ventole che forzano il calore. Alcune stufe hanno anche un cronotermostato che consente di regolare una temperatura massima e di stabilire l’orario di accensione.
La manutenzione della stufa a pellet è semplice: occasionalmente occorre eliminare la cenere dal cassetto, se questo è presente, una volta all’anno, invece, bisogna provvedere a una detersione maggiormente intensa, chiamando uno specialista, così da essere sicuri che lo strumento funzioni perfettamente durante l’inverno. Questi dispositivi possono essere ricoperti di ceramica, materiale che non aumenta di molto la sua temperatura quindi, anche in caso di contatto accidentale, non ci sarà il rischio di ustionarsi come, invece può succedere quando si scelgono quelle in acciaio.