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Cos’è il Feng Shui

Il Feng Shui (letteralmente: acqua e vento) è un’antica arte cinese, in uso ancora oggi, su come vivere in armonia sul pianeta che ci ospita. Il suo scopo è aiutarci a vivere in buona salute e godere al meglio delle nostre possibilità, usando con conoscenza gli elementi che ci circondano. Per ottenere il massimo beneficio dalla vita è necessario conoscere e interagire correttamente con gli elementi della natura: terra, legno, fuoco, acqua, metallo e aria. Tutto si basa sul principio del Chi.

Il Chi è fatto circolare nell’ambiente dal vento e dall’acqua; di conseguenza se il loro flusso è violento si avrà un Chi distruttivo, sé è troppo lento, o addirittura fermo, si avranno dei ristagni di Chi, quindi di energia. L’energia deve circolare, ma in modo armonioso. Il feng shui è quindi sia una scienza geomantica che di architettura e di arredamento, nonché uno stile di vita armonioso.

Feng Shui

Origini del Feng Shui

Le origini del Feng Shui si perdono nella notte dei tempi. Si sa per certo del ritrovamento in Cina, di antiche tombe risalenti al periodo neolitico (4000 a.C.) che sono state costruite secondo alcuni dei princìpi del Feng Shui. Contributi importanti, sono stati apportati a questa antica arte dal re Fu-hsi (2852-2737 a.C.), che tra l’altro stabilì le basi, sempre seguendo i princìpi del feng shui, del sistema divinatorio, volto a conoscere il futuro. Questo sistema non era basato su modelli astratti e creduloni, ma analizzando attentamente gli elementi presenti per comprendere, secondo le conoscenze superiori antiche, gli sviluppi futuri; in pratica si trattava di comprendere a fondo le cause per prevederne gli inevitabili effetti: causa-effetto. Al re Fu-hsi viene attribuito il merito di aver inventato o perfezionato molte arti e scieze.

Altro grande contributo alla scienza del feng shui venne apportato dal grande Imperatore Giallo: Huang-ti (2697-2597 a.C.). A questo re-saggio viene attribuita la creazione di un sistema di scrittura, delle sericoltura, della ruota del vasaio e del compasso. Questo grande uomo, tra le tante altre scienze di cui si occupò, perfezionò anche gli studi sulla numerologia e l’orientamento in base ai punti cardinali. La Cina antica ed altre civiltà orientali, come quella, Sumera, Assiro-Babilonese, Egiziana ed Indo-Ariana avevano sviluppato a livelli altamente sofisticati la conoscenza dei “numeri”, che è alla base di molte scienze come: l’architettura, la matematica, la geometria, l’astronomia, la musica, ed altre. I resti delle loro splendide civiltà sono la conferma concreta del loro elevato sviluppo culturale.

La scienza dei numeri, e dei rapporti numerici, si dice sia alla base addirittura dell’Universo, come è confermato anche dalla Bibbia, dov’ è detto che il Mondo è stato fatto con Numero, Peso e Misura. Gli stessi princìpi di rapporti numerici si ritrovano sia a livello cosmico, che del sistema solare e planetario, come per esempio in molti esemplari in qualunque specie della natura. Le forme a spirale delle pigne, di molte conchiglie, come i nàutili, o i dischi dei girasoli; tutte queste spirali sono collegate ai rapporti numerici e sono disposte secondo i rapporti conosciuti come Sezione Aurea e Sequenza di Fibonacci.

Queste antiche conoscenze dei rapporti armoniosi tra i numeri, successivamente riportate in auge nel Medio Evo e nel Rinascimento italiano, se usate in ingegneria, architettura, geometria, nella musica, nella scultura, nella costruzione di parchi, grandi edifici e città, crea una condizione di Armonia i cui effetti si ripercuotono sulla salute e sull’umore degli esseri umani.

La scienza dei rapporti numerici, congiuntamente alla conoscenza del giusto modo di far circolare il Chi, crea una condizione di giusto equilibrio che favorisce il benessere degli individui. Ecco quindi che il feng-shui, applicato alla costruzione tanto di opere gigantesche che all’attenzione di piccoli particolari, si rivela un’arte utile allo sviluppo dell’intera civiltà umana.

Feng Shui

Principi del Feng Shui

Secondo l’antica conoscenza cinese dall’Uno Immanifesto è venuto ad esistere l’Uno manifestato. Dall’Uno è nato il Due e, dall’unione dell’Uno e del Due è nato il Figlio, il Tre.

L’Uno Immanifesto veniva chiamato Wu chi, il Vuoto Originario; veniva definito vuoto non perché lo fosse realmente, ma solo perché la sua conoscenza non era accessibile agli esseri umani, in quanto l’uomo ha dei sensi strutturati per comprendere solo ciò che rientra nella manifestazione.

Quindi dal Vuoto extra cosmico, che ha in Sé il potenziale creatore e gli elementi per la creazione, viene ad essere l’Universo concreto, quello che può essere indagato dagli esseri umani; esso veniva chiamato Tao, la Via. Il Tao, che possiamo immaginare come il caos primordiale, quella condizione in cui tutti gli elementi esistono ma sono mischiati confusamente, ad un certo punto si scisse in due Elementi principali denominati Yin e Yang. Essi sono di natura opposta ma complementare, e dalla loro interazione è venuta ad essere, naturalmente dopo una infinita serie di passaggi, la vita così come la conosciamo noi oggi. Questi due elementi sono anche due energie: L’Acqua e il Fuoco, ma non come li conosciamo noi, bensì in una “forma” più sottile.

A livello cosmico lo Yin si manifesta come il vuoto, la materia primordiale, le tenebre dell’oscurità, il princìpio acqueo primordiale, l’immobilità e l’assenza di movimento, quindi di spazio e tempo; lo Yang come il Fuoco primordiale, la luce, il pieno nel vuoto, il movimento e, quindi, lo spazio e il tempo.

Nel sistema solare la Luna e la Terra sono Yin, il Sole è Yang.

A livello del pianeta Terra lo Yin è la qualità energetica che caratterizza l’acqua, la terra, la ricettività, l’immobilità, l’inerzia, la materia, l’interno, la notte, il basso (come le valli e le profondità degli abissi marini o dei cunicoli sotterranei, l’inverno, lo spazio, la parte destra, la lentezza, l’autunno, il nord, il freddo, il pesante.

Lo Yang, invece, caratterizza il fuoco, il cielo, la penetrazione, il movimento, l’energia sottile, l’esterno, il giorno, l’alto, l’estate, il tempo, la parte sinistra, la velocità, la primavera, il sud, il caldo, la leggerezza.

Nell’essere umano l’energia Yin si manifesta come femminilità, la passività, fertilità, dolcezza, ricettività, sonno, riposo, pigrizia, debolezza, introversione, lentezza nei movimenti, pesantezza, fluidità degli umori, il corpo fisico, la parte dall’ombelico in giù, ecc.

lo Yang si manifesta con la mascolinità, l’attività, la trasmissione del seme, l’aggressività, la penetrazione, la veglia, il movimento, la forza, estroversione, la velocità, la leggerezza, il fuoco digestivo, l’intelligenza, la parte dall’ombelico in su, ecc.

Nella numerologia lo Yang è l’Uno; esso non va inteso come unità, cioè il Tao, ma uno come inizio di un processo evolutivo. Lo Yin è il Due. Dalla loro somma, o unione, viene ad essere il Tre, il figlio. In termini energetici l’azione del fuoco genera calore che, interagendo con l’acqua genera il movimento dinamico che dà origine alla vita nelle sue infinite manifestazioni. Infatti, il Tre rappresenta la vita nelle sua rappresentazione più energetica e dinamica.

Ciò lo possiamo notare, ad esempio, nella bollitura dell’acqua o nel risveglio della natura in primavera, quando con l’approssimarsi della fase Yang, cioè del calore estivo, i fluidi vitali contenuti nella terra fertile danno vita ad una infinità di manifestazioni vitali. Ma, l’interazione del caldo e del freddo danno anche origine a correnti d’aria più o meno forti che, a seconda della loro intensità possono essere benefiche o dannose per l’essere umano.

Il feng shui è quindi una raffinatissima e complessa scienza basata sullo studio degli effetti pratici, concreti, dell’energia sull’uomo. Esso studia la circolazione del Chi negli ambienti, sia chiusi che aperti. L’esperto di feng shui deve conoscere bene il Chi, tanto da poterlo scorgere anche a colpo d’occhio negli oggetti e negli ambienti.

Il Chi

Il Chi è l’energia che anima tutte le cose, la potremmo definire energia bioelettrica. Esso è presente in tutte le cose, sia animate che inanimate. Sebbene unico in origine il Chi ha assunto, nella manifestazione, aspetti differenti; si sono venuti acreare, così, innumerevoli forme di Chi. Così vi è il Chi del Cielo e quello della Terra, il Chi del Fuoco e quello dell’acqua. Il Chi dell’aria e quello della vegetazione, e così via. Dei buoni conduttori di Chi sono: i raggi del sole, l’aria di montagna o di mare, l’acqua del mare e l’acqua corrente, fresca, dei ruscelli di montagna o dei fiumi non inquinati.

Di conseguenza, la buona qualità del Chi umano dipende molto da queste favorevoli condizioni, migliore è la qualità di questi elementi, migliore sarà la nostra salute.

Nel considerare il fattore Chi, è bene sapere che anche le emozioni e i pensieri sono conduttori di Chi, perchè non vi è una effettiva separazione tra l’aspetto puramente fisico e quello psichico ed emotivo: tutto è interdipendente. Perciò, com’è utile nutrirsi di acqua pura e di cibi freschi e non inquinati, è altrettanto utili “nutrirsi” di buoni discorsi e di belle emozioni.

La scienza del feng shui deve il suo nome all’acqua e al vento, ciò non è casuale. L’acqua e il vento sono due importanti agenti di circolazione o di ristagno del Chi. Basti pensare che l’acqua, quando diventa stagnante, comincia ad emanare un cattivo odore; nessuno si sognerebbe di berne una sorsata. Lo stesso vale per l’aria; l’aria stagnante di una stanza che non è stata aperta per molto tempo può risultare soffocante, il primo istinto è quello di aprire le imposte per far “circolare” l’aria. Quindi il Chi si rigenera proprio con il movimento: l’acqua deve scorrere per essere “viva”, ed altrettanto l’aria. Un terreno coltivato ogni tanto ha bisogno di essere smosso.

Il Chi se scorre troppo velocemente o impetuosamente può essere molto dannoso alla salute dell’uomo, basti pensare ai “colpi d’aria” o agli effetti deleteri dell’iperventilazione.

Perciò, l’esperto di feng shui, fa attenzione ad organizzare un ambiente, interno od esterno, piccolo o grande che sia, in modo che l’energia non scorra né troppo impetuosamente ne troppo lentamente.

Teoria dei “cinque movimenti”

Lo Yin e lo Yang sono in costante movimento, gli antichi saggi sostenevano:

“Se qualcosa si ferma completamente vuol dire che è morta, perché il Chi è andato via”

Il Chi viene anche definito Respiro, esso è appunto l’alito di vita che si genera dall’azione del fuoco sull’acqua. A livello umano è il respiro, mentre a livello planetario è il vento. Respiro e vento sono alla base dei movimenti, sia interni che esterni di tutto ciò che vive. Il movimento, numericamente, è sempre rappresentato dai numeri dispari. Il Quattro rappresenta la Terra, coi suoi quattro punti cardinali.

Il Quattro è appunto un numero Yin, doppiamente Yin, che dà l’idea della fermezza, della stabilità, della compattezza; per questo anticamente la Terra veniva simboleggiata dal quadrato (in seguito ciò ha dato origine alla “svista” che la Terra fosse effettivamente quadrata). Dal Quattro nasce il Cinque, perché aggiungendo ai quattro punti cardinali il centro, naturalmente viene a manifestarsi il cinque. Esso è un numero altamente Yang, perché connesso al movimento appunto. Il Cinque è alla base di molte concezioni scientifiche dell’antica Cina, come la teoria dei Cinque Movimenti.

Il maestro di feng shui deve essere necessariamente un esperto della conoscenza dei Cinque Movimenti.

Questa conoscenza è indispensabile per capire le caratteristiche dei luoghi naturali, degli elementi per la costruzione degli edifici, e degli oggetti di arredo, nonché della loro disposizione nello spazio.

La teoria dei Cinque Movimenti ha come base Cinque Elementi che, interagendo fra loro causano creazione o distruzione, crescita o decadimento, ecc. Questi Cinque Elementi sono: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. Ognuno di questi cinque elementi è associato ad altri simboli.

Il Legno è associato alla nascita, all’Est, alla primavera, al fegato, alla cistifellea, agli occhi, alla vista, al sistema nervoso, alle vene, ai tendini, alla collera, alla nota Fa (il sistema musicale cinese ha come base solo cinque note), al colore verde, alle lacrime, ai sapori acidi, ecc.

Il Fuoco è associato alla crescita, al Sud, all’estate, al cuore, all’intestino tenue, alla lingua, alla parola, alle arterie, al sangue, alla gioia, alla nota Do, al colore rosso, al sudore e al sapore amaro.

La Terra è associata alla trasformazione, al centro, alla fine dell’estate, alla milza, allo stomaco, alla bocca, al gusto, alle mucose, alla carne, alla riflessione, alla nota Fa, al colore giallo, alla saliva e al sapore dolce.

Il Metallo è associato al declino, all’ovest, all’autunno, ai polmoni, all’intestino crasso, al naso, al tatto, all’odorato, all’epidermide, ai peli, al dolore, alla nota Sol, al colore bianco, al catarro e al sapore piccante.

Infine l’Acqua è associata alla stagnazione, alla morte, al Nord, all’inverno, ai reni, alla vescica urinaria, alle orecchie, all’udito, alle ossa, al midollo, alla paura, alla nota Re, al colore blu, all’urina e al spore salato.

Questi cinque elementi, sospinti dall’azione del respiro generante movimento, si combinano in modo favorevole o sfavorevole alla salute. Vi sono due modalità attraverso cui si esprimono le loro interazioni denominate: Ciclo di Generazione e Ciclo di Distruzione. Nel Ciclo di Generazione il Legno produce il Fuoco. Il Fuoco produce la Terra. La Terra produce il Metallo. Il metallo produce l’Acqua e l’Acqua produce il Legno. Mentre nel Ciclo di Distruzione il Metallo è nocivo alla Terra, perché la consuma. Il Fuoco è nocivo al Metallo, perché lo fonde. La Terra è nociva all’Acqua, perché la intorpidisce. Il Metallo è nocivo al Legno, perché lo corrode e l’Acqua è nociva al fuoco perché lo spegne.

In base a quanto detto, va da sé che più l’esperto di feng shui tiene conto di tutte queste corrispondenze migliore sarà l’esito del suo operato. La sapiente alternanza di tutti questi elementi, come la giusta combinazione di elementi da costruzione, l’uso appropriato dei colori, il saggio utilizzo della presenza dell’acqua in giardino o in casa, le corrette proporzioni degli spazi vitali e la loro disposizione in rapporto ai punti cardinali; unita alla giusta disposizione degli mobili e degli oggetti, fa sì che vi sia una corretta circolazione dell’aria, e quindi che il Chi non scorra né troppo velocemente o eccessivamente, né lentamente o troppo poco. Inoltre, un ambiente, non dovrebbe essere né troppo freddo né troppo caldo, soprattuto non molto umido, perché l’eccessiva umidità penetrando nel corpo umano causa numerose malattie.

L’arte del feng shui studia la multiforme presenza del Chi in tutti gli elementi, non solo in quelli principali. Quindi tutti gli oggetti hanno una diversa quantità e qualità di Chi, ed una positiva o negativa influenza uno sull’altro.

Gli “otto trigrammi”

Si deve al leggendario imperatore Fu hsi l’invenzione di un sistema di rappresentazione grafica dei fenomeni e dei continui mutamenti della Natura. Molto tempo dopo la sua invenzione, questo sistema venne messo per iscritto su quello che si ritiene sia il testo sapienziale più antico della Cina: l’I Ching, il Libro dei Mutamenti. Fu hsi rappresentò lo Yang come una linea intera orizzontale ? e lo Yin come una linea spezzata orizzontale – -.

Poiché sapeva che la vita inizia con il dinamismo del Tre, Egli pensò di sistemare le linee in gruppi di tre, posizionandole una sull’altra. Le possibili combinazioni di queste tre linee sono otto: nacquero così gli otto trigrammi.

Ogni trigramma simboleggia un importante elemento della natura. Iniziando dal primo in alto a sinistra abbiamo: il Cielo, il Lago, il Fuoco, il Tuono; i quattro trigrammi inferiori rappresentano: il Vento, l’Acqua, il Monte, la Terra.

Per fare un esempio di decodificazione di questi simboli, il Cielo viene rappresentato con tre linee intere perché è lo Yang nella sua massima espressione; mentre la Terra, viene rappresentata con tre linee spezzate perché è lo Yin nella sua massima espressione.

I “Sessantaquattro esagrammi”

L’Imperatore Fu hsi non si limitò solo ai trigrammi, ma accoppiandoli creò gli esagrammi; essi vengono rappresentati ponendo due trigrammi uno sull’altro. Infine, giocando su semplici spostamenti delle linee intere e spezzate, scoprì che le combinazioni possibili erano sessantaquattro, nacquero i “sessantaquattro esagrammi”. Queste 64 combinazioni rappresentano altrettanti mutamenti della natura, dai quali dipende anche la vita dell’uomo, come l’alternarsi delle stagioni, ecc. Questa serie di esagrammi, il loro significato e la loro corrispondenza con le attività umane, viene mirabilmente spiegata nell’I Ching, chiamato per l’appunto il Libro dei Mutamenti.

Il Libro dei Mutamenti, come tutta la conoscenza dell’antica Cina, tra cui anche il feng shui, sono basati sull’eterna verità che l’uomo (il microcosmo) è inserito in un grande Universo (il macrocosmo). Questo universo è in perenne mutamento, ed ha le sue Leggi e i suoi cicli, che si esprimono attraverso l’operato della Natura. Se l’uomo impara a conoscere ed armonizzare le sue attività alle leggi e ai cicli della Natura, potrà vivere felice fino a cent’anni, che è il periodo di vita che la Natura ha predisposto per l’essere umano; mentre, vivendo in modo disarmonico, l’uomo peggiora la qualità della sua vita e la rende più breve.

Bussola del Feng Shui

Uno degli strumenti più importanti usati da un esperto di feng shui è la bussola del feng shui. Vi sono diversi tipi di bussola; una bussola tipo potrebbe essere composta da otto cerchi concentrici. Al centro vi è una bussola; nel primo anello gli otto trigrammi; nel secondo gli otto punti cardinali; nel terzo gli elementi; nel quarto e nel settimo lo Yin e lo Yang e nel quinto e l’ottavo i Dodici Animali dell’Astrologia cinese:

  • Topo
  • Bue
  • Tigre
  • Drago
  • Serpente
  • Cavallo
  • Capra
  • Scimmia
  • Gallo
  • Cane
  • Maiale

La bussola del feng shui serve per conoscere le direzioni propizie e per valutare l’equilibrio Yin e Yang. Con l’uso sapiente della bussola, l’esperto del feng shui può valutare correttamente sia la disposizione delle piante o di fonti di acqua in un eventuale giardino o parco, che la disposizione delle stanze e il corretto posizionamento degli oggetti in casa.

Oltre alla bussola, il praticante di feng shui può usare un centimetro ed altri oggetti.

Naturalmente, egli deve avere solide basi di conoscenza del terreno, delle qualità Yin o Yang delle piante, e degli altri elementi. Da quanto detto è facile dedurre che la professione del feng shui richiede anni di studio e di pratica.

Feng Shui oggi

Con l’avvento della Repubblica Popolare Cinese, nei primi del novecento, tutte le conoscenze tradizionali vennero messe al bando, la millenaria scienza del feng shui non subì una sorte migliore. La sua pratica continuò di nascosto nei piccoli centri rurali, lontani dal potere centrale. Essa si sviluppò anche ad Hong Kong e Taiwan, perché queste città erano fuori dalla giurisdizione della Repubblica Cinese.

In questi ultimi decenni si è avuto un crescente interesse per il feng shui da parte dell’Occidente ispirando, tra l’altro, un moderno filone di architettura nato nel centro Europa, noto col nome di bioarchitettura. Quest’ultima sta conoscendo un exploit in tutto il mondo, e non sono pochi gli architetti di abitazioni e di paesaggi che si rivolgono a questo “nuovo modo” di fare architettura. Con queste premesse c’è da ben sperare sul futuro di una scienza e arte che merita la massima attenzione da parte delle menti più illuminate del terzo millennio.

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