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E finalmente è arrivata l’estate anche dal punto di vista meteorologico. Si parte per la meta estiva, ma quando ci sono i bambini, dov’è preferibile andare? Gli esperti non parlano di un posto in particolare, va bene il mare, la montagna o la piscina per chi deve rinunciare alle ferie fuori città. I bambini si adattano facilmente a nuove mete, al contrario mostrano irritabilità quando il posto non è dei più congeniali per mamma e papà, che riversano la loro contrarietà sui figli.

Per quanto riguarda la piscina, la preoccupazione di molte mamme è il cloro, ma i pediatri dicono che non c’è assolutamente da preoccuparsi. Il cloro che è contenuto nelle vasche della piscina è in una giusta quantità ai fini di evitare problemi alla pelle, a meno che non vi siano nel bambino intolleranze pregresse. Nessun problema anche se si sta troppo tempo in acqua, l’unico inconveniente sarebbe quello di trovarsi gli occhi un po’ arrossati, ma basta solo fare una doccia e la situazione torna alla normalità.

Un altro rischio è quello che nuotando si potrebbe ingerire una grande quantità di acqua, ma anche in questo caso nessun problema; al contrario è meglio prestare più attenzione a possibili otiti sia interne sia esterne. Per chi già soffre di questa patologia , è meglio procurarsi i classici tappini alle orecchie.

Altri rischi facendo il bagno in altri posti, come il mare o il lago, i rischi sono sempre gli stessi, prima tra tutti l’impetigine, un’infezione cutanea che comincia con un punto e si estende in tutto il corpo. E ancora, infezioni funginee, soprattutto ai piedi, ma bastano un paio di ciabatte per evitarle. La piscina quindi rimane un luogo ideale per gli allergici , salvo diverse disposizioni del pediatra.

Per quanto riguarda il mare e la montagna , le maggiori controindicazioni riguardano le irritazioni causate dalle meduse e le gastroenteriti da contaminazioni batteriche alimentare come la salmonella , che si possono contrarre anche mangiando semplicemente un cono gelato artigianale. Per quanto riguarda la montagna, occorre fare attenzione alle escursioni termiche eccessive soprattutto tra il giorno e la notte , e all’altitudine eccessiva affrontata in maniera non graduale. La riduzione della pressione parziale di ossigeno oltre i 1500 metri può determinare nei bambini irrequieti, insonnia e difficoltà respiratorie.

In ogni caso, il sole è il nemico numero uno: attenzioni alle esposizioni prolungate. E’ ovvio però che trascorrere le vacanze al mare o in montagna implica anche rimanere sotto il sole, ma con le dovute cautele. I bambini e i neonati dovrebbero essere tenuti lontani dalla luce diretta del sole ed esporli in maniera diretta se si utilizzano prodotti per la protezione solare, da scegliere sempre tra quelli con protezione Uva e Uvb e a alto fattore di protezione.

L’esposizione al sole, se presa coi dovuti modi, aiuta anche la produzione di vitamina D che protegge da rachitismo e osteoporosi e migliora alcune patologie dermatologiche. Infine, durante le vacanze è opportuno stare insieme alla famiglia per poter staccare la spina da tutto e tutti, e conoscere meglio il vostro bambino, praticando attività fisica o comunque giochi per potersi divertire insieme.

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