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come cancellare le voglie

Cosa sono le voglie dei bambini

Le tracce cutanee che si manifestano a pochi giorni dalla nascita sulla pelle del bebè secondo molti sarebbero la conseguenza diretta di alcuni desideri della mamma rimasti insoddisfatti durante il periodo di gestazione. In realtà si tratta di una leggenda popolare a cui è associato il nome stesso di queste macchie che non sono voglie bensì angiomi della pelle. Queste formazioni, in realtà, non sono tutte uguali. Al contrario delle voglie di vino o angiomi piani, che sono macchie della pelle di colore rosso scuro presenti già alla nascita del bambino, le voglie di fragola o emangiomi compaiono nelle prime settimane di vita e si sviluppano rapidamente per alcuni mesi.

Queste macchie si caratterizzano per il fatto di essere leggermente in rilievo rispetto alla superfice della cute e si sviluppano in tempi particolarmente rapidi. In linea di massima, questi rilievi possono essere causa di inestetismi o piccoli fastidi ma – con il tempo – tendono a scomparire e, anche nel caso fossero di tipo permanente, è bene sapere che la loro natura è sempre benigna. Secondo gli studiosi, però, è possibile prevenire la formazione delle voglie attraverso specifici trattamenti che in alcuni casi impediscono la formazione degli angiomi e in altri ne favoriscono l’assorbimento in poco tempo. I farmaci più indicati per favorire questo processo sono a base di propanololo. L’applicazione di questo farmaco per combattere gli angiomi è stata scoperta quasi per caso ma il suo utilizzo è già molto diffuso.

I tempi delle voglie

La comparsa delle voglie sulla pelle del bambino avviene dopo pochi giorni di vita. In un primo momento, le voglie si presentano come piccoli arrossamenti della pelle ed è per questo che, la maggior parte dei genitori, tende ad interpellare un dermatologo. Dopo un breve periodo, però, ci si rende conto che le macchie persistono e sono leggermente in rilievo rispetto alla superficie della pelle. La macchia non si allarga in fretta ma in poche settimane si arrossa molto e all’improvviso i capillari proliferano in maniera caotica. In questa fase di arrossamento dell’angioma, spesso i genitori del bambino possono preoccuparsi molto. In realtà, non c’è motivo di agitarsi perché, come detto, le voglie sono sempre di natura benigna.

Solo in casi molto rari, infatti, gli angiomi possono provocare dei problemi. Nella maggior parte dei casi, i problemi sono connessi alla posizione e alla grandezza della voglia: ad esempio, bisogna consultare il medico se la voglia si sviluppa all’altezza dell’occhio o della bocca oppure in prossimità delle pareti urogenitali. Sono molto rari, inoltre, i casi in cui le voglie si formano sulle pareti di organi interni come fegato, cervello o naso. Qualora l’angioma fosse presente in uno di questi punti a rischio, è comunque possibile intervenire per via farmacologica oppure, nei casi più preoccupanti, per via chirurgica. In genere le dimensioni delle voglie aumentano nel giro di tre mesi dalla comparsa della maglia e solo nel 50% dei casi si assiste ad un allargamento degli angiomi fino a sei mesi dalla comparsa. Dopo questo periodo di tempo, i vasi anomali si chiudono e si riassorbono lentamente. In genere, nel giro di massimo sei anni gli angiomi sono completamente assorbiti.

Voglie preoccupanti e possibili rimedi

Nel caso in cui la voglia si presenti nel piccolo in una posizione che non desta né fastidio né preoccupazione, è preferibile non intervenire farmacologicamente ma attendere che la macchia regredisca e si riassorba in modo naturale. Quando, invece, l’angioma è di dimensioni più grandi, è evidente che non solo va trattato con i farmaci ma che può anche lasciare una piccola cicatrice una volta riassorbito del tutto. In linea di massima, quando la voglia si presenta in una posizione delicata, ad esempio sul viso, è possibile intervenire con una piccola correzione chirurgica, con il laser o il bisturi a seconda delle caratteristiche e della posizione della cicatrice già a 4-5 anni di vita del bambino. In questo modo si riesce ad evitare che la cicatrice provochi un difetto estetico sul volto dell’adulto.

Quando si interviene su una voglia, in tutti i casi, è possibile quasi sempre prevenire i difetti estetici e la formazione di cicatrici troppo vistose. Attraverso l’uso di appositi farmaci, infatti, è possibile evitare la comparsa di cicatrici troppo vistose. Il trattamento standard degli emangioni, che è anche l’unico adottato fino a pochi anni fa, prevede la somministrazione di corticosteiroidi per via orale che vanno somministrati per un periodo minimo di sei mesi. I corticosteiroidi servono letteralmente a bloccare la formazione e la crescita dei vasi sanguigni impazziti. Tuttavia, non sono poche le controindicazioni che si rischiano con questi medicinali: ipertensione, iperglicemia e deficit immunitario sono solo alcuni dei disturbi più frequenti provocati dai corticosteroidi. Per questa ragione, questi farmaci non possono essere somministrati in modo continuativo per sei mesi ma soltati a fasi cicliche. I risultati che si possono ottenere, in linea di massima sono buoni anche perché le dimensioni della voglia non tendono ad aumentare e il riassorbimento si fa più rapido.

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