Come risparmiare sulla bolletta elettrica
Risparmiare e ridurre la bolletta elettrica è un desiderio di molte persone, che però spesso non fanno seguire a questa volontà un comportamento concreto. Eppure, basterebbero pochi gesti quotidiani per ridurre in maniera notevole i consumi, con un beneficio consistente anche per il portafogli.
A parte alcune piccole precauzioni, come quella relativa alla funzione stand by che vedremo tra poco, il grosso degli interventi che possiamo mettere in atto riguarda i grandi elettrodomestici che animano la nostra casa, aspirando energia elettrica in notevole quantità
Evitare di lasciare gli apparecchi in stand by
Il primo consiglio per ridurre la bolletta elettrica è quello di evitare di lasciare in stand by televisioni, fax, computer e tutti gli apparecchi elettronici in generale. Spegnere la lucina rossa degli elettrodomestici, infatti, costituisce un gesto molto semplice, che tuttavia farà sentire i propri effetti positivi sulla bolletta.
Particolare attenzione, in ogni caso, deve essere riservata ai grandi elettrodomestici: lavastoviglie, lavatrice e frigorifero, infatti, sono gli strumenti che incidono maggiormente sulla bolletta della luce.
Come risparmiare energia elettrica: il frigorifero
Il frigo influisce particolarmente in termini di peso energetico se si desidera ridurre la bolletta elettrica; in particolare, rimanendo sempre acceso contribuisce da solo a quasi il 30 % dei consumi domestici. Se è vero che senza frigo al giorno d’oggi non si può – ovviamente – vivere, bastano pochi accorgimenti per ridurne i consumi e la spesa della bolletta dell’elettricità (solitamente compresi – a seconda della classe energetica cui appartiene – tra i duecento e i seicento chilowattora ogni anno): posizionandolo lontano da fonti di calore (luce diretta dei raggi solari, forno e fornelli) e lontano dal muro, ma anche sbrinandolo una volta all’anno (visto che gli strati di ghiaccio che si formano sulle pareti provocano un aumento dei consumi di quasi il 30 %) e regolando il termostato tra i sei e gli otto gradi (mentre il congelatore dovrebbe stare tra i meno quindici e i meno diciotto).
Teniamo conto che ogni grado in meno fa consumare il 6 % di energia in più.
Evitare di introdurre cibi caldi
Un altro consiglio è quello di evitare di inserire in frigo alimenti ancora caldi: non solo provocano la comparsa della brina (una sorta di pellicola isolante che per mantenere le temperature basse aumenta il consumo di energia) ma soprattutto riscaldano l’ambiente interno, determinando la necessità di una quantità di energia elettrica maggiore per raffreddare il frigo.
Meglio i modelli No Frost
Il frigorifero non deve essere cambiato solo quando si guasta: sarebbe preferibile comprarne uno nuovo se quello che possediamo appartiene a classi energetiche che presuppongono consumi notevoli di energia (dalla C in poi). Dovrebbero essere preferiti i modelli No Frost, vale a dire quelli muniti di un ventilatore interno che permette la circolazione dell’aria tra i diversi vani, favorendo il congelamento. Inoltre, sarebbe opportuno scegliere i modelli con doppio interruttore e doppio termostato: in caso di necessità, infatti, consentono di disattivare il vano congelatore lasciando in funzione quello frigorifero o viceversa, riducendo i consumi.
Ridurre la bolletta elettrica: il congelatore
Anche il congelatore conta parecchio se si vuole ridurre la bolletta elettrica. Quando si vuole congelare più cibi nel congelatore, è meglio inserirli poco alla volta, e non tutti insieme: il congelamento, infatti, si verifica più velocemente se nel congelatore si trovano altri cibi congelati. Le porzioni di cibo dovrebbero essere piccole, così che il processo di congelamento avvenga più velocemente.
Scongelare gli alimenti
Per scongelare gli alimenti, invece, è un’idea furba quella di non lasciarli fuori, a temperatura ambiente, mettendoli invece nel frigo: così facendo cederanno parte della loro bassa temperatura. È buona norma pulire con regolarità la serpentina situata dietro al frigo, rimuovendo la polvere che potrebbe rallentarne il funzionamento: naturalmente, questa operazione deve essere compiuta dopo aver tolto la corrente al frigo (quindi presumibilmente quando si sceglie di sbrinarlo).
Meglio il congelatore a pozzo
A proposito del congelatore, poi, è raccomandato l’acquisto di uno a pozzo, che conserva i cibi consumando poca energia, è indicato in caso di black-out e provoca una ridotta dispersione di calore quando viene aperto.
Ridurre la bolletta elettrica: la lavatrice
Nell’ottica di ridurre la bolletta elettrica, per quel che riguarda la lavatrice, effettuando due cicli a quaranta gradi (invece che a novanta) ogni settimana si risparmiano decine di euro. Altri consigli utili sono quelli di evitare il pre-lavaggio e di azionare la lavatrice solo quando è a pieno carico. Teniamo conto che se si monta un decalcificatore magnetico nel punto di ingresso dell’acqua è possibile lavare a temperature nettamente inferiori rispetto alla norma.
Pulire spesso il filtro
Inoltre, è necessario evitare di utilizzare quantità di detersivo superiori a quelle indicate dalla casa costruttrice. Il risciacquo dovrebbe essere effettuato, quando possibile, con acqua fredda, mentre la pulizia costante del filtro consente di mantenere l’efficienza dell’elettrodomestico.
Fare il bucato di notte
Il bucato dovrebbe essere fatto di notte o di sera, quando si verifica un eccesso di produzione di energia elettrica (visto che i luoghi di lavoro sono chiusi): solitamente le società che erogano energia elettrica propongono tariffe diverse per il giorno e la notte.
Ridurre la bolletta elettrica: la lavastoviglie
A proposito della lavastoviglie, invece, occorre ribadire in primo luogo che si tratta di un elettrodomestico non indispensabile per la cucina: la sua eliminazione permette di risparmiare sia acqua che corrente. Se proprio non si riesce a farne a meno, in ogni caso, sarà bene ridurre gli sprechi: per esempio azionandola solo quando è a pieno carico, e in ogni caso non superando i cinquanta gradi.
Non otturare le pale
I programmi rapidi devono essere preferiti, mentre le stoviglie e i piatti prima di essere messi in lavastoviglie dovrebbero essere puliti grossolanamente e lasciati a mollo nel lavandino, così che i residui di cibo non otturino i pori delle pale. Vale la pena di notare, invece, che l’asciugatura automatica consuma una notevole quantità di energia: meglio far asciugare i piatti naturalmente.
Ridurre la bolletta elettrica: l’illuminazione
Anche sull’illuminazione (che perà incide sulla possibilità di ridurre la bolletta elettrica in misura non inferiore al 15 %) è possibile risparmiare senza cambiare abitudini e senza ripercussioni significative sulla qualità della vita.
Scegliere lampade fluorescenti
Innanzitutto scegliendo le lampade a risparmio energetico, che, a fronte di un costo iniziale maggiore, rappresentano un investimento sicuro che viene ripagato nel giro di poco tempo: teniamo conto, infatti, che la durata media di una lampada fluorescente è di circa 8mila ore, otto volte di più rispetto a una lampada a incandescenza normale.
Non solo: la lampada fluorescente è decisamente più efficiente, visto che trasforma il 20 % dell’elettricità in luce (mentre la lampada a incandescenza usa solamente il 4 % dell’elettricità per illuminare un locale).
Ciò vuol dire che, a parità di consumo, l’illuminazione di una lampada fluorescente è cinque volte più potente.
Ridurre i consumi dello scaldabagno
Nell’ambito del consumo di energia e della possibilità di ridurre la bolletta elettrica, poi, una nota dolente è rappresentata dallo scaldabagno, che necessita di una consistente quantità di energia per funzionare.
Il primo consiglio, dunque, è quello di installare uno scaldabagno elettrico unicamente in assenza di alternative (per esempio la caldaia a gas). Il suo utilizzo, in ogni caso, può essere ottimizzato posizionandolo in una zona isolata della casa (lontano, quindi, dalle finestre o da pareti particolarmente fredde): in questo modo, l’ambiente esterno non influenzerà il suo funzionamento.
Dove posizionarlo
L’ideale sarebbe installarlo vicino ai luoghi direttamente interessati (il lavandino, la vasca, eccetera), così che nel passaggio nei tubi non si verifichino dispersioni di calore. Per la cucina, sarebbe consigliabile utilizzare uno scaldabagno apposito, magari di piccole dimensioni, da mettere sotto il lavabo, invece che lasciare acceso quello principale (solitamente posizionato in bagno).
Il timer
E’ opportuno, inoltre, puntare un timer per far sì che lo scaldabagno si accenda non più di tre ore prima dell’uso dell’acqua calda. Tenerlo acceso di notte, o quando siamo fuori casa, è solo dispendioso: un timer costa pochissimi euro e agisce in maniera totalmente automatica. Il termostato dello scaldabagno, inoltre, non dovrebbe superare i sessanta gradi d’inverno e i quaranta gradi d’estate.
Ridurre la bolletta elettrica: il forno elettrico
Anche i forni elettrici, poi, incidono sul consumo di energia. In primo luogo, dunque, sarà preferibile utilizzare un forno elettrico ventilato, che, mettendo l’aria calda in circolazione, fa sì che all’interno la temperatura risulti uniforme: i cibi si cuoceranno in meno tempo, e il consumo di elettricità sarà ridotto.
Pulizia e manutenzione
Sarà bene evitare di aprire lo sportello quando non necessario (l’aria calda esce e così il forno si raffredda): per questo il forno elettrico dovrebbe essere dotato di uno sportello in vetro. Il pre-riscaldamento determina un consumo di energia eccessivo, e dovrebbe essere usato solo se strettamente necessario. Il forno, poi, sarà tanto più efficiente quanto più sarà pulito, visto che i residui di cibo fanno sì che la ri-accensione risulti più dispendiosa.
Preferire il micro-onde
Quando possibile, infine, il forno elettrico dovrà essere sostituito da quello a micro-onde, che consuma la metà e riduce di un quarto i tempi di cottura.