Ecco alcuni consigli e suggerimenti, una piccola guida per scrivere cv senza esperienza lavorativa, seguendo queste indicazioni eviterete grossolani errori e non sfigurerete:
Come iniziare
Chi si trova in questa situazione deve pensare, in primo luogo, all’obiettivo che intende raggiungere attraverso la spedizione del curriculum, e cioè il conseguimento di un posto di lavoro: ogni dettaglio deve essere focalizzato su questo scopo. Anche chi non ha mai lavorato può comunque trovare il modo di farsi notare: eventuali esperienze di studio all’estero, per esempio, sono molto apprezzate dai datori di lavoro, specialmente nel caso in cui esse siano avvenute in Paesi poco tradizionali: insomma, meglio la Svezia della Spagna o meglio la Lettonia della Gran Bretagna. Anche le esperienze di volontariato possono essere giudicate in modo positivo, così come – più in generale – l’impegno civico o addirittura l’attivismo politico.
Mai mentire
Certo è che mettersi in bella mostra non vuol dire mentire o millantare di aver vissuto esperienze in realtà mai esistite, anche perché il rischio di essere sbugiardati è molto alto: e se ciò avviene nel corso del primo colloquio si può anche far finta di niente e cercare altrove, ma che cosa potrebbe succedere se si venisse smascherati una volta che il lavoro è stato ottenuto? La brutta figura di fronte ai colleghi sarebbe colossale, e potrebbe compromettere il futuro professionale. Meglio, quindi, attenersi alla realtà: e anche se non c’è la possibilità di inserire nel proprio curriculum vitae il servizio civile, uno stage o qualsiasi altra esperienza interessante, ci si può comunque ingegnare per farsi conoscere, per esempio elencando le proprie passioni.
Hobby e passatempi
I passatempi e gli hobby sono altre informazioni che vengono prese in considerazione dai selezionatori che si trovano davanti a un cv privo di esperienze di lavoro: si tratta, infatti, di caratteristiche che contribuiscono a descrivere e a definire la persona. Vale la pena, inoltre, di inserire gli eventuali lavoretti svolti, anche se solo per pochi giorni: aver fatto il babysitter, il cameriere, il lavapiatti, lo steward (e così via) vuol dire essere disponibili a sacrificarsi e a impegnarsi, e dunque è sinonimo di maturità e di autonomia. I datori di lavoro in molti casi hanno una buona opinione di chi, pur di raggiungere una certa indipendenza, si adatta a svolgere mansioni che non corrispondono certo al lavoro dei sogni.
Come elencare le esperienze di studio
Naturalmente, per chi si è appena diplomato o laureato, il fulcro del curriculum vitae è costituito dalle esperienze di studio affrontate e dal percorso di formazione di cui si è stati protagonisti. La sezione relativa a istruzione e formazione, pertanto, deve essere compilata con la massima cura, inserendo non solo i titoli di studio di cui si è in possesso, ma anche le votazioni conseguite e tutti i riferimenti delle scuole o delle università frequentate. Anche le abilità informatiche hanno una notevole importanza: essere in grado di realizzare un video per Youtube, per esempio, vuol dire sapere come si usa una fotocamera, conoscere gli strumenti di editing, essere esperti di luci e audio, e così via.
Precisione e accuratezza
Infine, anche per un curriculum in apparenza scarno valgono le stesse regole che vanno rispettate per quelli più ricchi: vietati gli errori di grammatica, è indispensabile essere precisi e coerenti. Il cv va letto e riletto, perché un singolo refuso può essere interpretato come mancanza di attenzione.