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Acquistare il climatizzatore: cosa valutare per la scelta

Acquisto climatizzatore: ci siamo! Ecco giunto il momento di recarci dal rivenditore o negozio per acquistare il nostro “sudato” climatizzatore, ma non dobbiamo dimenticare che è giusto e necessario tener conto di molti elementi, da valutare attentamente prima dell’acquisto. Chiediamoci se lo abbiamo fatto.

  • dimensioni e forma dei locali
    da climatizzare influiscono sulla scelta di quale tipo di climatizzatore scegliere, se fisso, portatile, monoblocco, split, mono, dual, multi, a parete, a pavimento o a soffitto e quindi di quante unità interne dover usufruire. Essendo un calcolo complicato, è bene far effettuare un sopralluogo da tecnici specializzati, oppure visitate il sito http://www.delonghi.it/, dove una tabella appositamente compilata vi aiuterà a capire su quale tipo di climatizzatore orientarvi
  • orientamento dello stabile
    in base all’esposizione al sole e al piano in cui è collocato l’appartamento, permettono di capire quale potenza è effettivamente necessaria per climatizzare i locali
  • numero di persone
    che vivono nella casa da climatizzare
  • materiali costruttivi e tipo di isolamento
    di cui è dotata la casa, poiché se gli infissi e le pareti sono buoni, i consumi energetici sono inferiori
  • dimensione di finestre
    e porte-finestre, poiché superfici vetrate ampie favoriscono l’accumulo di calore
  • zona climatica
    e temperature medie della località di residenza influiscono sulla scelta della potenza del climatizzatore
  • calcolare se per il normale funzionamento, anche insieme ad altri elettrodomestici, sono sufficienti i 3 kw disponibili per l’utenza domestica per quanto riguarda l’energia elettrica, o se è necessario chiedere il potenziamento a 6 kw

acquistare il climatizzatore

Altri fattori da valutare prima dell’acquisto

  • il costo dell’installazione, non compreso nel prezzo esposto al pubblico, che può aumentare quest’ultimo del 20-40%
  • nell’etichetta energetica, tutte le informazioni riportate devono corrispondere alle esigenze emerse dall’analisi effettuata prima dell’acquisto, di cui si è parlato poco sopra
  • bisogna informarsi sugli interventi di manutenzione periodica necessari e sui relativi costi
  • usufruire di contratti per gli interventi di manutenzione che offrano eventualmente compreso nel prezzo il prolungamento della garanzia oltre i due anni normali: sono offerte frequenti
  • accertarsi, visitando il sito del governo http://www.governo.it/ o chiedendo al negoziante, che siano possibili eventuali detrazioni fiscali per il rinnovamento dell’impianto di climatizzazione e riscladamento

Acquistare climatizzatore: leggere l’etichetta

Per legge, anche i climatizzatori, come tutti gli elettrodomestici, devono essere dotati di un’etichetta energetica che riporti tutti i dati relativi ai consumi dell’apparecchio. Sull’etichetta dei climatizzatori in particolare, possiamo leggere i dati relativi a:

  • potenza assorbita
    espressa in watt
  • potenza resa
    espressa in Btu (British Thermal Unit), che solitamente corrisponde a tre volte circa la potenza assorbita
  • classe di efficienza energetica
    espressa in lettere dell’alfabeto dalla A alla G. La classe A corrisponde al consumo energetico più basso, quindi migliore
  • capacità di deumidificazione
    che indica la quantità di aria che viene deumidificata in un’ora, espressa in litri
  • rumorosità massima interna
    è il livello massimo di potenza sonora dell’unità interna, espressa in decibel.

I primi tre parametri valgono sia per il raffreddamento che per il riscaldamento

Scelta dell’impianto di climatizzazione fisso

Innanzitutto è bene ricordare che se si desidera far installare un impianto di climatizzazione fisso, è necessario il sopralluogo preliminare e l’intervento successivo all’acquisto, di un tecnico specializzato.

Nel caso dell’impianto fisso, è maggiormente diffuso lo split, suddiviso tra unità interna e unità esterna, che può essere mono, dual o multi. Al momento della progettazione, bisogna tenere conto che un’unità esterna si può collegare a un massimo di 4 unità interne o multisplit. Ricordate inoltre che ogni unità interna necessita di:

  • collegamento all’impianto elettrico
  • una conduttura in rame all’interno della quale circoli il gas refrigerante
  • un tubo collegato con l’esterno per l’espulsione della condensa, che può essere scaricata in un pluviale o in una bacinella sul balcone o sul terrazzo
  • tracce a parete, per cui sono necessari lavori murali, per inserire le condutture oppure canaline in plastica per evitare di rompere i muri

Al termine dell’installazione di un impianto da parte di un tecnico specializzato, ricordate che questo deve rilasciarvi la dichiarazione di conformità dell’impianto stesso.

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Milena Talento4 Luglio 2014

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