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Letti sollievo nelle RSA

RSA, una risposta ai bisogni dell’anziano

Innanzitutto diciamo che le RSA non sono altro che Residenza Sanitarie Assistenziali, strutture di assistenza con un funzionamento di 24 ore su 24, normalmente rivolte ad anziani non più autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Le motivazioni che spingono una persona anziana a scegliere la strada dell’RSA sono diverse, ma soprattutto legate al bisogno di assistenza e all’impossibilità di vivere da sole. Sempre più sovente sono i familiari dell’utente a farne richiesta in quanto non più in grado di sostenere ed assistere adeguatamente l’anziano rimasto solo, sia per motivi di lavoro, che di aggravamento delle condizioni dello stesso. Tuttavia è bene sottolineare che le RSA non sono strutture esclusivamente sanitarie quanto piuttosto dei luoghi dove l’assistenza sanitaria si integra perfettamente con quella assistenziale e sociale, nell’esclusivo benessere dell’ospite, al fine di garantirgli una dignitosa vecchiaia. Attualmente sul territorio italiano vi sono tantissime RSA (istituite dal servizio pubblico oppure gestite da cooperative sociali private), che garantiscono elevati standard qualitativi nonché servizi e prestazioni di massima efficienza. Come è facile intuire, l’RSA è una struttura ubicata su un determinato territorio e organizzata con un numero limitato di posti, tali da poter garantire l’accesso agli anziani che ne fanno richiesta, sulla base di determinate condizioni e caratteristiche. Normalmente l’ingresso in RSA avviene dietro presentazione della domanda di accesso direttamente dall’utente o dai familiari e dopo una valutazione fatta dall’ U.V.M (Unità di Valutazione Multidimensionale) del Distretto Sanitario. Ovviamente il numero dei posti letto disponibili è suddiviso fra posti letto convenzionati, posti letto privati e da qualche tempo anche in posti letto sollievo.

I letti sollievo, cosa sono?

Ma cosa sono i letti sollievo nelle RSA? Per prima cosa diciamo che il ricovero di sollievo è rivolto principalmente (ma non solo, come vedremo) a soggetti anziani non autosufficienti che si trovano in una temporanea situazione di emergenza e privi di sostegno assistenziale. Anche se sul nostro territorio sono già presenti diverse strutture dedicate appunto ai bisogni dell’ anziano, negli ultimi anni si stanno avviando progetti di letti sollievo nelle RSA che nascono dall’osservazione di due nuovi fenomeni, da una parte un progressivo aumento della popolazione anziana e dall’altra la razionalizzazione delle risorse in ambito sanitario ed ospedaliero. Cosa comporta tutto questo? Ovviamente un maggior carico assistenziale che grava sulle famiglie le quali sono chiamate a sostenere l’anziano rimasto solo, anche in situazioni post- acuzie. Seppur a livello territoriale vi è stata una immediata risposta delle strutture assistenziali, non sempre tutto ciò è sufficiente per risolvere le emergenze. Ecco dunque l’importanza di una prestazione come quella dei letti sollievo nelle RSA destinati appunto ad accogliere soggetti con una necessità assistenziale immediata ma temporanea, per dare sollievo sia all’ospite ma soprattutto alla famiglia.

Le caratteristiche dei Letti sollievo

Ma che differenza c’è fra l’entrata in RSA e i posti letto sollievo? Seppur la gestione del servizio avviene nelle medesime modalità e quindi la prestazione assistenziale è la stessa, vi è una differenza fondamentale rappresentata non solo dalla temporaneità dell’assistenza ma soprattutto dal destino degli ospiti che una volta conclusa la fase di maggiore criticità, potranno rientrare nel loro domicilio. I posti letto sollievo nelle RSA rientrano nella normale offerta dei servizi socio-sanitari ma gli enti gestori che vorranno inserirli all’interno delle loro strutture dovranno rendere più agevole e veloce l’accesso degli utenti e quindi predisporre personale dedicato appunto a quest’area. L’utenza accolta non dovrà essere necessariamente anziana ma anche malati cronici che necessitano di una temporanea assistenza non ospedaliera e ancora persone momentaneamente sole che hanno bisogno di essere accudite. Tuttavia i letti sollievo nelle RSA non vanno confusi con un ricovero definitivo, e la permanenza dell’ospite solitamente non dovrebbe superare i 90 giorni continuativi nel corso dell’anno, proprio per mantenere la caratteristica fondamentale del progetto, ovvero il possibile rientro al proprio domicilio.

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