Cos’è un impianto demotico
Da tempo ormai un nuovo vocabolo è entrato nell’uso comune e quindi anche nel dizionario: domotica, un termine clonato ad hoc, che mischia il vecchio con il nuovo, il termine latino per indicare la casa e le tecnologie più avanzate per il controllo elettronico della stessa.
In pratica, si tratta di sistemi automatizzati che fanno capo a una centralina computerizzata e che attraverso pannelli di interfaccia con l’utente, di semplice utilizzo, permettono di controllare tutti i dispositivi elettronici e meccanici di una casa. Il concetto è quello del minimo sforzo con il massimo risultato: soltanto premendo un tasto o toccando lo schermo di un touchpad, si possono eseguire piccole operazioni, come accendere la luce o chiudere le tapparelle, senza alzarsi dalla propria poltrona o senza spostarsi dal calduccio della propria casa, quando si tratta di controllare dispositivi esterni.
Il tutto con comandi e interfacce molto semplici, di facile comprensione e utilizzo, con collegamenti e dispositivi completamente nascosti alla vista e la possibilità di controllare il sistema da remoto e senza fili. Non solo: la domotica è anche un’occasione per creare atmosfere particolari e uniche in casa, attraverso la creazione di scenari che utilizzano combinazioni di luce e musica, pensati ad hoc per la conversazione, per la visione di un film o per la lettura e il relax, personalizzabili e memorizzabili o standardizzati.
La domotica inoltre è uno strumento che può risultare davvero utile per coloro i quali non hanno piena autonomia nei movimenti, come persone diversamente abili, anziani, infortunati temporanei.
Cosa si può controllare con un impianto domotico
Un sistema domotico può possedere diversi livelli di complessità a seconda del numero e della tipologia dei dispositivi da controllare. A un livello di complessità elevato, il sistema domotico può controllare un gran numero di dispositivi e meccanismi, tra i quali:
- tutti i punti luce di una casa, permettendo di accendere, spegnere e regolare l’intensità di lampade, faretti, lampadari in qualunque punto della casa anche a distanza
- tapparelle delle finestre, permettendo di chiuderle o aprirle, insieme eventualmente alle zanzariere
- impianti audio-video della casa: stereo, relative casse anche multiroom, schermi, televisori, decoder, recorder, etc
- impianto di climatizzazione, riscaldamento e deumidificazione della casa, nelle diverse stanze, permettendo anche qui di accendere, spegnere e regolare la temperatura e il livello di umidità
- sistema di videocitofonia, permettendo di vedere e rispondere al citofono rimanendo seduti in poltrona, osservando chi suona alla porta sullo schermo del pc o sulla tv del salotto
- sistema di videosorveglianza, per controllare che tutto sia ben sorvegliato
- sistema di anti-intrusione, per controllare che tutto risulti inserito per la sicurezza della casa
- sistema di irrigazione del giardino, da programmare e regolare come si desidera
- accensione o lo spegnimento di sauna e vasca idromassaggio, con relative regolazioni
- ricircolo e riscaldamento della piscina in giardino
- apertura e la chiusura del cancello
- apertura e la chiusura del garage
- apertura e la chiusura delle tende da sole sul terrazzo o sul balcone
- apertura e la chiusura delle tende delle finestre o delle coperture di una veranda.
La parola chiave della domotica: integrazione
Per funzionare bene, la domotica ha bisogno di un elemento fondamentale: l’integrazione.
Si ha integrazione quando vari sistemi e dispositivi comunicano tra loro.
Nel progettare e installare un impianto di domotica, è necessario che l’integrazione tra vari sistemi funzioni alla perfezione, in modo che semplici comandi si trasformino in un insieme di azioni che facilitano la comodità e la vita in casa.
Ad esempio, l’azione “uscire di casa”, che potrebbe corrispondere a un comando del pannello di interfaccia con l’utente, può comprendere diverse altre azioni, correlate tra loro e simultanee, come spegnere le luci, abbassare le tapparelle, inserire l’allarme, abbassare il riscaldamento, spegnere i dispositivi elettronici della casa, aprire e poi chiudere garage e cancello in giardino, etc.
Un sistema domotico permette quindi di attuare attività di questo genere, mentre l’integrazione insita nello stesso, permette invece che queste attività si svolgano contemporaneamente con l’invio di un solo comando, quello che nell’interfaccia grafica apparirà sotto la dicitura “uscire di casa”.
Si potrebbero fare mille altri esempi di questo genere, senza contare che gli stessi “scenari” di cui si è parlato prima, rientrano nell’integrazione di un sistema demotico; altri comandi simili potrebbero essere: entrare in casa, preparare il terrazzo al pranzo, preparare l’angolo tv a una proiezione, preparare la casa per la notte, preparare l’angolo relax per la lettura, etc.
Vantaggi di un impianto demotico
La domotica può fornire vantaggi favolosi per le persone cosiddette “normali” e necessari per le persone diversamente abili, poiché riduce gli ostacoli ai movimenti e alle attività. Tra questi vantaggi vi sono:
- comodità
la comodità di compiere molte operazioni soltanto con un comando, dato anche a distanza, in qualunque punto della casa
- sicurezza
attivare e controllare sistemi di videosorveglianza e di anti-effrazione, controllare da lontano le persone sole rimaste in casa (anziani, bambini, disabili, etc), tenere sotto controllo situazioni di pericolo come fuoriuscite di gas o allagamenti, tramite segnalazioni di avvertimento, eventualmente anche inviate a postazioni esterne alla casa, come le abitazioni di amici o parenti o la stazione di polizia più vicina
- risparmio energetico
spegnere luci e dispositivi elettronici quando non servono, regolare automaticamente la temperatura abbassando il riscaldamento o il condizionatore quando non servono, e via discorrendo, sono piccole operazioni che permettono però di risparmiare ingenti quantità di energia e quindi di denaro, nonché di salvaguardare maggiormente l’ambiente.
Per quanto riguarda le persone diversamente abili, è contemplata la possibilità di installare dei trasponder alla carrozzella, in modo che lo scenario adatto o scelto si attivi quando la persona passa da una stanza all’altra, accendendo luci, alzando o abbassando le tapparelle, accendendo dispositivi elettronici, etc, automaticamente e senza alcuno sforzo.
Da cosa è composto un impianto domotico
A livello elementare, un sistema domotico è composto da due componenti principali:
- un sistema centralizzato di controllo
- i collegamenti per la comunicazione tra i dispositivi e con l’esterno
A loro volta questi sistemi sono composti da:
- un processore che funge da centralina generale di gestione di ognuno dei sottosistemi;
- un processore di gestione per ognuno dei sottosistemi;
- collegamenti fisici dedicati tramite bus, passanti solitamente nei muri, insieme all’impianto elettrico;
- pannelli di gestione e comando con interfacce per l’utilizzo da parte dell’utente;
- telecomandi di gestione a distanza del sistema;
- eventuali altoparlanti per il riconoscimento vocale dei comandi;
- eventuale impianto wireless in caso di mancati collegamenti fisici, compreso di dispositivi per la ricezione dei comandi su ogni elemento controllato dal sistema;
- software per la gestione dei vari dispositivi e l’integrazione degli stessi, nonché per l’interfaccia con l’utente;
- gateway o residential gateway, che fungono da grandi router per la comunicazione del sistema domotico con l’esterno, tramite mail, sms o remoto.
Il sistema di controllo centrale: le funzioni
Questo sistema è predisposto per eseguire diverse funzioni:
- eseguire i comandi scelti dall’utente
- monitorare i parametri ambientali, controllando ad esempio che non ci siano allagamenti o perdite di gas
- regolare automaticamente e autonomamente alcuni parametri come il livello di umidità o la temperatura
- generare segnalazioni all’utente oppure ai servizi di teleassistenza
- generare segnalazioni visive, tramite LED, o sonore per ogni comando eseguito.
Collegamento tra i diversi elementi domotici
Il collegamento tra centraline, interfacce e dispositivi da controllare, può avvenire in diversi modi:
- tramite un sistema fisico di bus dedicati
- tramite rete locale già esistente
- tramite onde convogliate
- tramite onde-radio, ossia con il wireless
Controllo da remoto: la comunicazione con l’esterno
I sistemi domotici sono solitamente dotati di dispositivi che ne permettono la comunicazione non solo tra gli elementi del sistema stesso, ma anche tra il sistema e l’esterno della casa. Tali dispositivi sono detti gateway o residential gateway e permettono controllo, regolazione e cambiamenti anche quando si è fuori casa.
La comunicazione a distanza può avvenire:
- tramite telefono, con sms o videochiamata
- tramite computer, tramite mail o webcam o software di gestione da remoto
Attraverso questi metodi, quando si è fuori casa si possono compiere tutta una serie di operazioni, tra le quali ad esempio:
- controllare che non sia avvenuta nessuna effrazione durante l’assenza
- controllare una persona rimasta sola in casa, per vedere se risulta in pericolo
- disattivare dispositivi elettronici lasciati accesi
- predisporre la casa per l’arrivo di pioggia o grandine, ritirando le tende da sole e chiudendo le tapparelle ad esempio
- predisporre la casa per il rientro, con l’accensione anticipata del riscaldamento o della climatizzazione, con l’accensione del forno per la cena, etc.
Come funziona un impianto domotico
Sempre a livello elementare, un impianto domotico ha un funzionamento piuttosto intuitivo: dal software per il riconoscimento vocale, dal telecomando o dal pannello di interfaccia con l’utente, partono dei segnali, chiamati “contatto”, che inviati al cuore intelligente del sistema, cioè alla centralina del sistema o del sottosistema, verranno tradotti in comandi per i dispositivi finali interessati dal comando scelto, quindi le luci, oppure le tapparelle, piuttosto che lo stereo, etc.
Come valutare un consulente domotico
Per scegliere a quale ditta rivolgersi per la progettazione e la realizzazione del vostro impianto domotico, bisogna considerare diverse variabili. Innanzitutto occorre informarsi sull’esperienza della ditta, cioè da quanto tempo è nel settore, dato che si tratta di un campo piuttosto nuovo, soprattutto in Italia. Poi sarebbe utile venire a conoscenza del numero e della tipologia di realizzazioni domotiche della ditta stessa, e infine chiedere di poterne visionare qualcuna oppure di parlare con uno dei clienti precedenti.
Realizzare un impianto domotico infatti è un’operazione che cambia la vita in modo quasi definitivo e che richiede costi di realizzazione relativamente alti: occorre quindi operare la scelta con calma e valutando diverse ditte e preventivi.
Si consiglia inoltre di iniziare il progetto e i lavori soltanto dopo aver deciso a quale ditta affidarsi; in secondo luogo, per evitare successivi interventi costosi e non preventivati, è necessario rivolgersi ad aziende che garantiscano anche la presenza e l’assistenza di esperti direttamente sul luogo della realizzazione, e non soltanto la fornitura di materiale.
Installazione domotica: ristrutturazione con bus dedicati o wireless?
Attuare un progetto di domotica in fase di costruzione o ristrutturazione di un’abitazione, sarebbe la soluzione ideale. Se l’idea infatti è quella di costruire collegamenti fisici dedicati, che comunque garantiscono un funzionamento migliore, incorporare le spese murarie necessarie, a quelle della ristrutturazione o della costruzione, è sicuramente vantaggioso.
Se il progetto domotico si realizza a costruzione o ristrutturazione già avvenuta, l’installazione del sistema è più difficile: o si è costretti a rompere e ricostruire muri, oltre che intervenire su impianti elettrici già esistenti, oppure si decide di installare un impianto di domotica dotato di tecnologia wi-fi.
Quest’ultima soluzione evita l’utilizzo di cavi e collegamenti fisici, poiché sfrutta le onde radio dei protocolli wireless; l’unica pecca è che occorre acquistare e sistemare dispositivi wireless per la ricezione delle onde radio e quindi dei comandi da parte della centralina, su ogni elemento che si intende integrare nel sistema domotico.
Abitazione indipendente e appartamento in condominio
Se abitiamo o abbiamo in progetto di abitare in una casa indipendente, l’installazione di un sistema domotico dovrebbe risultare più semplice e soprattutto omnicomprensiva: nell’impianto infatti possono essere inseriti tutti quei dispositivi che invece in un condominio risultano di proprietà comune e sui quali di conseguenza non si può intervenire: citofoni, giardini, piscine, cancelli, garage.
Se abitiamo in un appartamento all’interno di un condominio, bisogna mettere in conto che certe comodità dell’impianto precedentemente pensato, potrebbero venire a mancare: se ad esempio il citofono condominiale è vecchio e non prevedere il video, il nostro sistema di domotica non potrà controllare un sistema di videocitofonia; se il riscaldamento è centralizzato, il nostro sistema domotico non potrà controllarlo e regolarlo; non potremo includere nel sistema il controllo del garage o del cancello condominiale, e via discorrendo.
Questi sono elementi da considerare necessariamente, nel momento in cui si inizia a pensare all’eventualità di un impianto domotico.
h2>Costo di un sistema domotico
Il costo della realizzazione di un sistema domotico dipende da molte variabili:
- se la realizzazione avviene in fase di ristrutturazione ed è possibile utilizzare collegamenti fisici dedicati, il costo si alza, ma crescono anche i vantaggi, poiché come detto i costi per i lavori murari si pagano una volta soltanto sia per l’impianto domotico che per la costruzione o ristrutturazione; al contrario però realizzare un sistema domotico con collegamenti fisici dedicati approntando modifiche murarie apposite, può risultare ancora più costoso, mentre realizzarne uno con collegamenti wi-fi comporta tutta una serie di costi per i dispositivi wireless
- più l’abitazione è grande e più costerà l’impianto
- più numerosi e diversi sono i dispositivi da controllare e integrare, più complesso e costoso risulterà il sistema domotico
- più numerose e sofisticate sono le interfacce di controllo e quindi i software utilizzati, più costoso risulterà il sistema domotico in toto.
Domotica: e quando manca la corrente?
Sicuramente una domanda che molti si pongono quando pensano di realizzare un sistema domotico è: cosa succede se la mia casa è controllata dalla domotica e disgraziatamente viene a mancare la corrente? Verrò inghiottito dalle macchine? I computer prenderanno il sopravvento e si realizzerà uno scenario in perfetto stile Matrix?
Ebbene no. Non accadrà nulla di tutto questo. Semplicemente la casa tornerà ad essere “normale”, a funzionare cioè meccanicamente e con l’intervento “umano”. Il funzionamento di luce ed elettrodomestici, va da sé, sarà interrotto, a meno che non si disponga di un gruppo elettrogeno personale. Ma non si resterà intrappolati dalle porte, le tapparelle non rimarranno inceppate, il riscaldamento non ci farà diventare dei soufflè al forno. Niente paura.
Link a siti sulla Domotica
Domotica.it
www.domotica.it/
Un sito dedicato interamente alla domotica, con consigli, ditte, novità e discussioni sull’argomento.
Edizioni Master
www.edmaster.it
Per un elenco dei migliori installatori di domotica regione per regione, la rivista cartacea Digital Home, Edizioni Master, fornisce elenchi completi e aggiornati.
Uno dei migliori articoli sull’argomento… completo e comprensibile anche a chi non è molto tecnologico come me!
Ho trovato anche un sito che ti fa la simulazione di un impianto domotico in una casa… è carino da provare
www vividomotica.it/ita/domotica/1_demo.jsp