Quale sport scegliere
Oggi, inoltre, il pericolo dell’obesità infantile è sempre più alto, quindi per molti genitori è diventata un’ossessione far praticare un’attività al proprio figlio. Proprio perché sovrappeso nei bambini può portare gli stessi problemi degli adulti, e le statistiche affermano che un bambino in sovrappeso diventerà un adulto obeso. Per questo oggi si registrano sempre più iscrizioni ad attività sportive in età prescolare. Come scegliere però lo sport più adatto per il bambino?
La prima regola importante da rispettare è che il bambino si diverta nel fare sport. Seconda regola è quella di non ostacolarlo nelle sue scelte che in età prescolare saranno soprattutto dettate da quello che fanno gli amichetti. Potrebbe anche capitare che possa decidere di cambiare sport dopo un po’ di tempo. Meglio non discriminare a priori le sue idee e anche se dovesse stancarsi presto di uno sport, può sempre iniziarne un altro: dopotutto lo si iscrive per fargli praticare un’attività sportiva in modo regolare. Praticare più attività inoltre lo aiuterà a impadronirsi di schemi motori più completi e dato che sarà lui e solo lui a praticare lo sport, è possibile che abbia bisogno di capire quale sia il suo preferito.
Gli sport adatti ai più piccoli
In età prescolare tanti sono i tipi di attività sportive che il bambino può svolgere. Da sempre il nuoto è in cima alla classifica come sport più completo e per questo anche il preferito dai genitori. Il nuoto infatti è lo sport più indicato perché non carica troppo l’apparato locomotore e favorisce un sano e corretto sviluppo del bambino. Naturalmente è importante far approcciare il bambino al nuoto, come a ogni altro tipo di sport, in modo graduale, magari attraverso un corso di acquaticità per poi pian piano farlo avanzare ad altri livelli. Infatti meglio aspettare che abbia compiuto almeno gli otto anni per iniziarlo a qualsiasi tipo di attività agonistica.
Il calcio, per esempio, è lo sport meno agonistico per i bambini, perché tendono a praticarlo di più per motivi di socializzazione e di gruppo. Quando tutti gli amichetti praticano calcio, è normale volersi aggregare a loro per spirito di gruppo anche se magari non piace molto. I bambini più piccoli soprattutto si divertono molto a giocare a pallone, e questo favorisce maggiormente anche la voglia di allenarsi. Il calcio, contrariamente a quello che si possa pensare, è un’attività sportiva completa anche se sviluppa soprattutto i muscoli delle gambe. Dev’essere fatta vivere al bambino in maniera sobria, senza caricarlo di aspettative e soprattutto spiegandogli che si tratta di uno sport di squadra e che non è necessario vincere a tutti i costi per divertirsi lo stesso.
Oggi altre due discipline adatte ai piccoli sportivi sono il basket e la pallavolo. I bambini si divertono a praticare queste due attività perché si tratta di sport di squadra che portano inevitabilmente a socializzare con i propri compagni. A livello fisico, favoriscono lo sviluppo di tutti i muscoli del corpo e per questo sarebbe consigliabile non iniziare prima dei sette o otto anni, limitando il bambino a dei corsi di minibasket o minivolley, dove può prender confidenza con la palla e le diverse regole.
Anche il rugby è uno sport valido per insegnare al piccolo a rispettare le regole. Può risultare efficace per quei bambini un po’ più vivaci o dal temperamento un po’ aggressivi perché permette loro di sfogarsi in campo. Sebbene molti genitori lo credano uno sport violento e troppo duro proprio per l’enorme contatto fisico che permette, in realtà esistono dei corsi più leggeri organizzati e pensati appositamente per i più piccoli.
Un altro ottimo sport che favorisce la concentrazione e lo sviluppo dell’agilità motoria è la scherma. Oggi forse nelle principali città italiane è possibile trovare più facilmente dei centri sportivi che la facciano praticare anche ai più piccoli. È consigliabile inoltre che i bambini inizino a praticare la scherma dai sei anni in poi.