A contribuire a questa moda è anche Internet, che oggi offre agli appassionati maggiori opportunità in termini di informazioni e di scelte: su omniaracing.net, in particolare, esistono decine di categorie specializzate di accessori moto da navigare alla ricerca del pezzo giusto.
Le differenze tra personalizzazione e customizzazione moto
In termini pratici, bisogna distinguere tra due tipologie di intervento (in verità spesso confuse, almeno nel linguaggio comune): la personalizzazione delle moto è un processo “semplice” affidato al gusto, all’estetica, alle convinzioni e alla volontà del singolo biker, che decide di metter mano a vari aspetti della sua creatura fino ad arrivare a cavalcare un prodotto praticamente nuovo e assolutamente a sua immagine. Esiste poi la “customizzazione”, che invece fa riferimento alla Kustom Kulture che si è sviluppata negli USA subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e che si basa su una serie di precetti ben definiti.
La storia della cultura Custom
I valori fondanti di questa vera e propria cultura sono infatti fratellanza, rispetto e libertà, ereditati – per così dire – dai primi rappresentanti del fenomeno, ovvero i gruppi di ex militari americani che, nel dopoguerra, acquistarono i mezzi “scampati” a basso prezzo: si trattava per lo più di moto Harley-Davidson dell’esercito, solide ma poco performanti, che questi giovani, rientrati in patria dai campi di battaglia, cominciarono a modificarle per renderle più performanti e leggere, anche in vista delle gare di velocità (non propriamente ufficiali) che in quegli anni prendevano vita praticamente dappertutto lungo la West Coast. Da questi esordi, la Cultura Custom si è poi incardinata nella cultura popolare americana, mantenendosi ben viva ancora oggi.
Metter mano alle Harley Davidson (ma non solo)
E la stessa personalizzazione delle motociclette prende in qualche modo spunto dalla Cultura custom, anche se – come detto – si limita sostanzialmente a modificare gli elementi estetici per spingere sulla customizzazione del mezzo come elemento distintivo della propria individualità, senza rimandi a scale di valori o stili di vita precisi. In altre parole, la moto personalizzata consente in definitiva di distinguersi dagli altri e distinguere la propria creatura dalle altre che escono dalla concessionaria.
Gli interventi di personalizzazione sulle moto
Per questo, il primo intervento che in genere può essere attuato è quello che riguarda l’estetica nel complesso, e dunque la verniciatura: cosa più del colpo d’occhio iniziale può essere una “carta di identità” del proprietario di una moto? Una volta la moto per definizione era rossa con cromature, ma oggi le possibilità a disposizione sono molto maggiori e non c’è quasi limite alle sfumature che possono essere applicate al telaio, anche con aerografi o con gli “stencil“, speciali maschere che consentono di riprodurre vari disegni o forme. Ma è solo l’occhio che vuole la sua parte, come si suol dire: anche l’orecchio ha un ruolo centrale per la personalizzazione, perché in tanti decidono di sostituire l’impianto di scarico originale con un terminale aftermarket, che in genere garantisce prestazioni migliori e più efficienti, ma soprattutto un sound più potente e grintoso (ma è bene ricordare che alcuni impianti modificati non sempre rispettano i criteri delle norme anti rumore e antinquinamento vigenti in Italia, per cui bisogna prestare attenzione alle specifiche tecniche).
Gli accessori più acquistati
Se quello estetico è solo il primo livello di personalizzazione, i più esperti o “coraggiosi” possono procedere con tutti gli altri interventi per reinterpretare il design motociclistico alla propria maniera, acquistando prodotti come specchi, manopole o borse moto che consentono di creare una custom bike all’insegna dello stile, della funzionalità e del comfort. Secondo gli studi in materia, le parti della moto sulle quali si interviene con maggior insistenza sono proprio specchietti, manopole, manubri, finali e selle; in genere, poi, chi non si accontenta passa agli accessori (in particolare borse e parabrezza) e alla verniciatura della carrozzeria, per poi affrontare le componenti di motore, forcelle e telaio, che sono le più delicate e anche le più costose. C’è poi una minoranza di persone che invece parte proprio da telaio e motore, realizzando praticamente un mezzo che poco o nulla ha in comune con quello originale.
Quanto costano gli accessori moto
Abbiamo citato l’aspetto economico, e bisogna sottolineare che (ovviamente) la customizzazione e la personalizzazione di una moto necessitano di un budget che può essere anche piuttosto consistente; in media, gli esperti spiegano che la spesa minima può partire da circa 300 euro e arrivare praticamente all’infinito, soprattutto nel caso di preparatori che costruiscono pezzi unici mettendosi all’opera in prima persona, dando vita a vere sculture su due ruote. In termini pratici, si può dire che un lavoro solo estetico su modelli Harley-Davidson (che non riguardi dunque motore e telaio) ha un costo variabile dai mille ai 5 mila euro, che dipende anche dal canale di acquisto delle componenti di ricambio.