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La libreria: un mobile dalla storia intrecciata con la parola scritta

La libreria ha una storia millenaria. Da quando esiste la parola scritta esiste l’esigenza di riporla, catalogarla, osservarla, cercarla, rileggerla.

La libreria in quanto oggetto da utilizzare in casa, per le collezioni di libri privati, inizialmente fu prerogativa soltanto dei ricchi, si pensi per esempio all’Impero Romano, dove le librerie alloggiavano solo nelle ville dei patrizi; contemporaneamente la libreria esisteva ovviamente dentro le biblioteche: quanti scaffali saranno andati distrutti insieme ai preziosissimi libri della biblioteca di Alessandria! (Tanto per citarne una tra le più famose della storia e del mondo.)

Da quando i libri sono diventati appannaggio anche delle classi meno abbienti e queste ultime hanno cominciato a essere istruite per poterli leggere, l’esigenza di riporli è diventata comune. Ecco che nascono quindi le prime librerie casalinghe come le intendiamo oggi.

La libreria è quindi un mobile che, oltre a esistere da millenni sotto forme diverse, intreccia strettamente la sua storia a quella dei libri e delle parole, ha una valenza sociale ed è strettamente legata all’istruzione.

Dunque la libreria non è un mobile qualunque, soprattutto per chi ama leggere: si può fare dei libri il centro nevralgico di una stanza, concentrandoli in uno o più mobili affiancati, o anche di un’intera casa, utilizzando oltre alle librerie vere e proprie, anche altri luoghi che ben si adattano a questa funzione.

Mensole e nicchie

Vediamo come far diventare il libro un personaggio costantemente presente all’interno della nostra casa.

Innanzitutto si possono utilizzare delle mensole. Ne esistono di varie grandezze, molto facili da sistemare in porzioni di muro libere anche piccole, e di diverse forme, anche impensabili.

Attenzione: la prima cosa che si deve fare quando ci si accinge ad acquistare una mensola è verificare quando peso può sostenere, calcolando se può fare al caso dei nostri libri, e in secondo luogo scegliere viti e tasselli adatti al tipo di muro della nostra casa e al peso massimo che sosterrà la mensola. Misuriamo la lunghezza che abbiamo a disposizione e compriamo solo mensole che ovviamente non la superino.

Ricordiamoci poi di posizionare le mensole in punti facilmente accessibili, non troppo in basso perché si potrebbero urtare o potrebbero essere oggetto di attenzione da parte dei piccoli bimbi di casa (attenzioni che potrebbero provocare disastri!), e di mantenere una distanza fra l’una e l’altra (se posizionate una sopra l’altra) di almeno 30 cm.

Così potremmo avere una fila di libri magari nell’ingresso, un paio di file in cucina, e perché no anche una in bagno, per i libri che leggiamo durante il caldo bagno oppure in altre sedute che ci tengono fermi per diversi minuti!

Inoltre esiste un altro efficacissimo modo per riporre i nostri preziosi libri: le nicchie.
Se possediamo dei muri spessi e cavi, è possibile ricavarne in punti strategici, delle rientranze di forma quadrata o rettangolare ( o anche a volta). Innanzitutto bisogna assicurarsi che il muro dove vogliamo ricavare la nicchia non contenga tubi o fili e che, se si tratta di muro portante, non comprometta la stabilità della casa.

Una volta ricavata la nicchia (profondità e altezza minime 30 cm), la si può rendere particolare colorando soltanto la parete di fondo oppure soltanto le pareti laterali con un colore simile a quello dei muri intorno, oppure di un colore completamente contrastante. La nicchia diventa così motivo decorativo, da ricavare anche dentro a colonne o pilastri, se dentro casa questi sono a vista.

Muri permettendo, anche la nicchia può diventare un elemento costante in tutte le stanze della casa, oltre che essere un modo pratico per ricavare spazio ulteriore.

Librerie a muro o sospese

Ora iniziamo a parlare della libreria vera e propria.Ne esistono di innumerevoli tipi.La più classica è ovviamente la libreria a muro, da poggiare a terra o da sospendere.Solitamente si tratta di librerie chiuse da ante o, ancora meglio da vetrine, ma ne esistono anche di aperte.

Se chiusa o aperta, questa è una scelta stilistica e di gusto, ma non solo: la libreria chiusa è ovviamente più facile da tenere pulita e quella fornita di vetrina permette di vedere i libri anche quando la libreria è chiusa, il che non è poco per individuare un libro in mezzo a tanti; soprattutto vedere i libri è bello, perché essi sono preziosi anche per la loro copertina, i loro colori, o per come è scritto il titolo a fianco.

Se dotata di vetrina poi la libreria può acquisire particolarità decorative non indifferenti: intanto esistono vetrine con i disegni e i motivi più diversi, ed inoltre la si può illuminare dall’interno con le luci appositamente create per le librerie.

Si tratta di piccoli faretti anche qua di diverso tipo: esistono quelli che si accendono soltanto quando le ante si aprono, esistono quelli fissi da attaccare allo scaffale superiore e con i fili a scomparsa, i quali si accendono semplicemente inserendo la spina, oppure esistono quei faretti da appendere all’estremità superiore della libreria, che si possono regolare per quanto riguarda la posizione e che sono dotati ognuno di un interruttore a sé.

Le librerie a muro possono essere classiche oppure più moderne: si possono trovare quindi quelle in diversi tipi di legno oppure quelle in laminato o in laccato, che possono assumere diverse colorazioni o che, pur costando meno, possono sembrare in legno anch’esse.

Accertarsi comunque sempre, sia in caso di legno, sia in caso di altro materiale, di quanto peso possa sostenere ogni singolo scaffale.

Dopo aver scelto quale tipo di libreria a muro acquistare, classica o moderna, chiusa o aperta, è importante sceglierne le dimensioni. A tutta parete, fino al soffitto (e in questo caso pretendere che siano fornite di una sicura scaletta per arrivare agli scaffali più alti), oppure sospese.

Nel caso in cui la libreria scelta sia sospesa, vale lo stesso consiglio delle mensole: accertarsi del peso che possono sostenere gli scaffali e comprare viti e tasselli adeguati al muro e al peso.

La libreria sospesa potrebbe essere utile quando abbiamo una parete piena fino a metà muro, perché occupata per esempio da un divano o da una scrivania oppure ancora da un comò. Non è consigliabile invece posizionare una libreria sospesa sopra a un letto: il pericolo di cadute è sempre in agguato, anche se avete scelto bene le viti…una libreria in fronte durante la nanna non è il massimo della salute!

Librerie sospese, quindi più lunghe che alte (solitamente con due o tre scaffali in altezza, non di più) potrebbero invece essere usate come librerie da terra da posizionare dietro a un divano, quando questo si trova nel mezzo del soggiorno. Anche in questo caso la libreria si rivela un elemento decorativo importante e soprattutto un modo per ricavare spazio: infatti, oltre a occupare un’area, come quella dietro a un divano, che normalmente non verrebbe utilizzata, in questo caso la parte superiore della libreria diventerebbe un comodo ripiano in più, un piano d’appoggio da poter utilizzare sia da dietro il divano, sia (ancora più comodo) dalle sedute del divano stesso.In questo caso la libreria non deve superare l’altezza del divano.

La libreria come elemento divisorio nella stanza

Esistono poi le librerie aperte su due lati, quindi accessibili “davanti” e “dietro”: parliamo di davanti e dietro perché queste librerie sono pensate per essere utilizzate come divisori di carattere.

Se per esempio vogliamo dividere la zona conversazione dalla zona studio all’interno del soggiorno, o la zona da pranzo da quella per gli ospiti, una libreria aperta su due lati può essere una soluzione visivamente efficace, in quanto dividerebbe in effetti gli ambienti senza togliere luce né troppo spazio.

Questo tipo di librerie è spesso fornito anche di accessori (acquistabili a parte solitamente) che chiudono i libri (o altri oggetti), in modo che non prendano polvere, e che possono essere aperti sia da un lato che dall’altro. Si tratta per esempio di cassetti senza cerniere, con maniglie da entrambi i lati, oppure di contenitori confezionati ad hoc per la libreria che si sta acquistando.

Le pareti attrezzate con libreria

Le librerie poi possono fare parte integrante delle cosiddette pareti attrezzate, quelle che oltre ai libri sono predisposte per accogliere la televisione, lo stereo, i lettori dvd e tutta la tecnologia che più ci piace in casa.

Anche in questo caso esistono quelle chiuse e quelle aperte, quelle in legno, quelle in altri materiali più economici ma non meno belli e resistenti, quelle componibili, quelle a tutt’altezza.

Si tratta comunque in tutti questi casi di librerie a muro da poggiare a terra, in cui la parte inferiore è solitamente adibita oltre a piano d’appoggio, anche a contenere dvd, vhs, giornali, o altri oggetti.

Le pareti attrezzate componibili sono quelle più adattabili e flessibili: si può scegliere quanto spazio dedicare ai libri e quanto invece alla tecnologia in nostro possesso e sfruttare ogni porzione di parete libera a nostra disposizione.

Ultima frontiera dell’arredamenti: le librerie contemporanee

Infine meritano di essere menzionate le librerie ultramoderne. Oltre a essere realizzate nei materiali e nei colori più diversi, assumono forme stravaganti e spesso componibili.
Ne esistono di assolutamente irregolari, curve, a spirale, a forma di scala, a cubi che si possono continuamente e agevolmente spostare.

Impossibile riassumerle in poche righe, ma in ogni negozio d’arredamento se ne trova qualcuna, per chi ama le linee contemporanee e vuole dare un risalto davvero particolare ai propri libri, anche in mezzo a un arredamento più classico.

Consigli pratici per scegliere e aquistare la libreria giusta

> approfondisci i criteri per la scelta e l’acquisto della libreria

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Milena Talento5 Febbraio 2013

One Comment

  • Sara ha detto:

    Davvero un ottimo articolo. Mi avete dato qualche spunto per la mia nuova libreria.

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