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Adozioni internazionali

Adozioni internazionali, speranza per genitori e bambini sfortunati

“Nessun genitore può dirsi “vero” se non ha fatto nulla per aiutare il bambino a proiettarsi verso il futuro nel rispetto del suo particolare modo di essere. Un figlio adottivo è un figlio a tutti gli effetti, così come un genitore adottivo è genitore a tutti gli effetti.” Tutti i bambini e le bambine del mondo dovrebbero avere una famiglia in grado di crescerli con l’affetto e le cure di cui hanno bisogno. La realtà però è ben più triste e sono milioni i minori che non potranno mai avvalersi di questo diritto. Solo una piccolissima parte di fortunati vedono aprirsi le porte di una casa dove una mamma e un papà, anche se non biologici, sono pronti ad accoglierli per dare alle loro vite spezzate una speranza.

E se l’esperienza di diventare madre o padre è sicuramente tra le più belle e gratificanti che un individuo possa fare nel corso della propria esistenza, quella di adottare un bambino racchiude in sé qualcosa di speciale. Negli ultimi anni qualcosa però è cambiato da un punto di vista sociale perché le coppie che vogliono adottare aumentano di continuo, mentre i bambini che possono essere adottati diminuiscono. Questo per tanti fattori: il bambino orfano è una rarità, alcuni Paesi crescono economicamente e quindi non hanno più bisogno dell’adozione internazionale; altri sono restii a concederla per motivi culturali e politici.

Il risultato è che i Paesi aperti all’adozione sono pochi e sovraffollati. Questo non significa che le coppie debbano rinunciare, ma devono armarsi di pazienza e saper mantenere i piedi per terra. L’iter per adottare un bambino, non è semplice e veloce, ma costoso, lungo e a volte irraggiungibile, soprattutto se si vogliono seguire le vie legali. Ancora oggi infatti esistono modi, a me sconosciuti, per adottare senza un vero e proprio percorso, ma è un po’ come rubare o strappare un minore dalla sua terra. Bisogna sempre che gli adulti un domani sappiano dare spiegazioni reali e veritiere al figlio riguardo le sue origini ma se lo si è preso con l’inganno cosa potrà penserà di noi nostro figlio?

Iter adottivo internazionale

Come si accennava le procedure, prima di riuscire ad avere un bambino in adozione, sono numerose e lunghe. Innanzitutto è necessario che la coppia aspirante a divenire genitore sia sposata da almeno 3 anni. Tale periodo può essere raggiunto anche computando (contando) un eventuale periodo di convivenza pre-matrimoniale.

A questo punto la coppia può dichiararsi disponibile all’adozione di uno o più minori, presso il Tribunale di competenza per il territorio di residenza. Bisogna compilare un modulo o fare la domanda in carta semplice A volte capita che alcuni tribunali richiedano che tale dichiarazione venga fatta direttamente dai servizi socio-assistenziali.

Dopo la domanda, il tribunale chiederà ai Servizi Sociali di valutare la coppia attraverso dei colloqui con gli aspiranti genitori. Psicologi e assistenti sociali hanno principalmente il compito di indagare l’eventuale idoneità ad educare, istruire e mantenere il minore. Al termine dell’indagine i servizi sociali esprimeranno un parere sulla coppia e tale relazione verrà inviata al tribunale. Questa parte dovrebbe durare all’incirca 4 mesi, ma spesso capita che, a causa di un numero sempre crescente di domande, il tempo sia maggiore.

Trascorso tale tempo il tribunale dichiarerà l’idoneità o l’insufficienza dei requisiti all’adozione, oppure potrebbe richiedere ulteriori approfondimenti. Entro un anno dal decreto con esito positivo, la coppia dovrà conferire il mandato per l’espletamento delle pratiche di adozione di un minore straniero a uno degli Enti autorizzati dalla CAI (Comitato adozioni internazionali). Dal momento del conferimento all’Ente scelto, il decreto ha validità per l’intera procedura, cioè fino al completamento della pratica di adozione. Attualmente gli enti autorizzati sono circa una settantina, ma ogni anno vengono pubblicati gli aggiornamenti sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito della Cai.

Enti e associazioni autorizzate per le adozioni internazionali

La commissione per le adozioni internazionali ha anche il compito di svolgere attività di revisione e controllo degli enti, con facoltà di revoca o sospensione dell’Ente se non risulta rispettata la normativa Italiana e straniera. Prima di scegliere l’Associazione alla quale conferire l’incarico, è consigliabile che la coppia chieda degli incontri informativi con il maggior numero di enti, al fine di ricevere indicazioni esatte sui contenuti e metodologie che differenziano le procedure di ogni paese straniero e fare quindi una comparazione tra le informazioni ricevute così da scegliere l’Ente che rispecchia maggiormente le proprie aspettative.

Sotto consiglio dell’associazione è la coppia che deciderà in quale paese straniero rivolgere la propria richiesta. La coppia può scegliere un solo paese straniero dove indirizzare la domanda; nel caso in cui successivamente si volesse cambiare paese, verranno pagate le spese di traduzione e legalizzazione per le pratiche sostenute a vuoto.

In base al paese straniero scelto, alla coppia viene consegnato un elenco di documenti da preparare che dovranno essere tutti inviati all’Ente in originale o in copia autenticata, e legalizzati o postillati. L’Ente prevede alle traduzioni e legalizzazioni dei documenti e alla spedizione delle pratiche complete presso il centro per le adozioni all’Estero. Mentre la coppia è in attesa dell’abbinamento con il bambino, che sarà proposto dall’Autorità straniera, i futuri genitori continuano presso l’Ente gli incontri di informazione e preparazione alla partenza.

Abbinamento del bambino con i genitori adottivi

Le modalità di abbinamento sono diverse a seconda del Paese straniero. Solitamente è l’autorità straniera che invia la proposta di un bambino, secondo il parere che la commissione composta da esperti del Centro straniero per le adozioni decide in base ai contenuti dei documenti della coppia. In ogni procedura bisogna infatti rispettare sempre la normativa Italiana e quella straniera.

Quando l’Ente italiano riceve dall’Autorità straniera i primi documenti del bambino (scheda sanitaria, relazione sociale, foto o filmino), lo psicologo dell’Ente convoca la coppia per la proposta di abbinamento e per raccogliere il consenso scritto, successivamente inviato all’estero. I tempi di attesa per l’abbinamento e la partenza dipendono esclusivamente dalle autorità straniere.

Incontro con il bambino e sentenza definitiva di adozione

La coppia che si reca all’estero è accolta all’aeroporto e assistita per tutto il soggiorno dal rappresentante straniero dell’Associazione, il quale ha il compito di organizzare le pratiche per l’udienza fino al completamento della procedura. Se si ritiene necessario per il rapporto genitori –bambino può essere interpellato anche uno psicologo locale.

Dopo l’udienza se la sentenza è positiva, coppia e minore attendono i tempi previsti per l’esecutività della sentenza. Quindi si provvederà a fare tutti i documenti necessari per fare l’ingresso in Italia con il bambino.

Arrivo in Italia con il minore

Dopo il rientro in Patria, la nuova famiglia provvede a registrare l’ingresso del figlio in Questura, al Tribunale per i Minorenni, all’ufficio Asl e all’anagrafe. Alcuni paesi di origine del bambino richiedono relazioni periodiche obbligatorie sull’inserimento del minore in Italia. Il nucleo familiare sarà pertanto seguito ancora da uno psicologo dell’Ente per tutto il tempo necessario.

Tempi di attesa per le adozioni internazionali

I tempi medi di attesa per una pratica di adozione internazionale, dal momento del conferimento dell’incarico fino al completamento, possono variare da 2 a 4 anni. Tutto dipende anche dalle disponibilità della coppia; se si è disposti ad accogliere bambini grandicelli o coppie di più fratelli i tempi di attesa si accorciano. L’attesa dipende dalla situazione del paese straniero e dalla disponibilità di bambini adottabili in quel particolare periodo.

Costi delle adozioni internazionali

I costi in genere variano da 10 a 12 mila euro circa; comprendono tutte le spese di procedure in Italia e all’estero, le spese del rappresentante straniero e dei suoi collaboratori. Per alcuni Paesi stranieri in tale costo è incluso anche il soggiorno all’estero.

Link a siti web utili per sapere di più sulle adozioni internazionali:

Commissione adozioni internazionali
www.commissioneadozioni.it
portale ufficiale della Cai, con informazioni su procedure, costi, paesi, elenchi enti autorizzati, normative e tutto ciò che è utile sapere in caso di adozione internazionale.

Adozione internazionale
www.adozioneinternazionale.it
sito dedicato a chi vuole adottare un bambino, a chi lo ha già adottato e a chi vuole sapere quali sono i problemi ma anche le gioie della genitorialità adottiva.

Le radici e le ali
www.leradicieleali.com
portale di una associazione di genitori adottivi.

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Milena Talento10 Gennaio 2023

4 Comments

  • paola ha detto:

    Una precisazione: è giusto come dite, i tempi medi di attesa per una pratica di adozione internazionale, dal momento del conferimento dell’incarico fino al completamento, possono variare da 2 a 4 anni (meno per bambini grandicelli: anche da 12 a 18 mesi). Non va dimenticato, però, il tempo di attesa che intercorre dal deposito della disponibilità all’adozione in Tribunale (la “domanda” di adozione) al rilascio dell’idoneità da parte del Tribunale stesso! Per noi, a Milano, ci sono voluti 13 mesi! P&C

  • ABBATE ELISABETTA ha detto:

    Vorrei che mi mandiate le nomative per quanto riguarda le adozioni internazionali

  • ABBATE ELISABETTA ha detto:

    Vorrei che mi mandiate le normative legislative per le adozini internazionali

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