Caratteristiche fisiche della tormalina
Guardando l’abito cristallino, è possibile notare che il cristallo della tormalina fa parte del sistema trigonale. E’ prismatico ed allungato, ha delle striature ai lati e non sempre presenta la stessa struttura sulle due estremità dell’asse verticale. Ha una durezza variabile tra 7 e 7,5 sulla scala Mohs, il peso specifico, invece, è racchiuso in valori compresi tra 3,00 e 3,26. Dal punto di vista cromatico la tormalina presenta tutte le tonalità, nessuna esclusa. La lucentezza è vitrea mentre sotto l’aspetto della trasparenza essa può essere opaca, trasparente o traslucida. Lo striscio presenta una polvere bianca mentre non si riscontra la presenza della sfaldatura. La frattura non è regolare, ma concoide e fragile. La tormalina può caratterizzarsi a tratti per un forte pleocroismo. L’intensità cambia a seconda delle varietà di tormalina mentre mancano fenomeni di fluorescenza.
Una caratteristica fisica delle tormaline riguarda la piroelettricità. Ciò vuol dire che se le tormaline vengono sottoposte ad un processo di riscaldamento seguito da uno di raffreddamento si caricano dal punto di vista dell’elettricità. Oltre alla piroelettricità la tormalina presenta anche il fenomeno della piezoelettricità, secondo cui se le tormaline sono sottoposte a pressione si caricano elettricamente. Le tormaline sono, inoltre, sostanze dicroiche. Questo vuol dire che nei cristalli di tormalina si possono osservare solamente due colori, ecco perché si parla di dicroismo. Le tormaline non possono essere attaccate dagli acidi.
Dal punto di vista chimico è possibile evidenziare che le tormaline sono ricche di silicio il quale si trova nella parte centrale di un tetraedro che vede ai suoi lati la presenza di atomi di ossigeno. La tormalina piace molto ai collezionisti ed ha suscitato l’interesse e l’attenzione anche di gioiellieri e orafi, specie quando viene lavorata per essere tagliata. E’ un minerale che vanta tra i suoi punti di forza non soltanto la varietà cromatica ma anche le dimensioni piuttosto elevate e la possibilità di trovare campioni di tormalina trasparenti, tutte caratteristiche che la rendono molto appetibile sul mercato e nel campo gemmologico.
Genesi e giacimenti di tormalina
La tormalina si origina soprattutto nelle rocce eruttive e metamorfiche, si presenta in abbondanza anche nelle pegmatiti. E’ possibile trovarle anche nelle rocce sedimentarie per via del fatto che la tormalina si caratterizza per essere un minerale duro e inalterabile. I principali giacimenti di tormalina si trovano presso l’isola d’Elba ma anche nella regione del Minal Gerais in Brasile, nonché nei pressi dei Monti Urali, in Madagascar, Namibia, Mozambico, Sri Lanka. Negli Stati Uniti si trova prevalentemente in California ed in Maine. Altri tipi di cristalli, nello specifico quelli opachi, si vengono a formare nelle pegmatiti alpine e presso le località di Candoglia, Sondalo, Olgiasca e Craveggia. Anche la Val di Vizze è una zona ricca di cristalli di tormalina.
Varietà di tormalina
Esistono in natura diverse varietà di tormalina. Tra le più pregiate rientra sicuramente la rubellite. Ha un colore che può variare dal rosa al rosso, spesso viene accostato e paragonato al rubino.La colorazione della rubellite dipende essenzialmente dalla presenza al suo interno di manganese e litio ma c’è da dire che spesso essa assume una tonalità anche vicina al violetto e al color albicocca. La rubellite vanta una storia molto lunga che risale addirittura all’epoca romana. A quei tempi, la rubellite veniva confusa con altre gemme di colore rosso, come ad esempio i granati e gli spinelli. Un’altra varietà di tormalina è l’elbaite. Il nome deriva dal fatto che questa varietà proviene dall’isola d’Elba. Può essere incolore ma assumere anche altre tonalità, che vanno dal blu al bianco, dal verde al giallo, dal rosso al rosa, per finire col grigio. L’indicolite assume prevalentemente una colorazione che va dall’azzurro al blu per via della presenza di ioni di ferro e ioni di rame.
A causa della presenza anche di manganese non è raro che questo minerale mostri una tonalità cromatica tendente al verde. Gli europei hanno conosciuto per la prima volta questo minerale nei primi anni del 1700 quando fu importato dallo Sri Lanka. Il colore verde si trova soprattutto in un’altra varietà di tormalina, ovvero la verdelite. Il nome, in questo caso, dice già tutto. Ci possono essere, oltre al verde intenso, anche altre tonalità come il giallo-verde ed il blu-verde. L’acroite è, invece, la varietà che non assume alcun colore mentre la dravite ha un colore bruno. Abbiamo anche la cromo tormalina che si caratterizza per avere un colore verde scuro a causa della presenza di impurità di cromo. La tormalina Paraiba si chiama così perché proviene dall’omonima regione del Brasile. Ha un colore blu-neon, dovuto al formarsi di impurità di rame. Ha un valore di mercato molto alto ed ha conservato il suo nome d’origine sebbene nel corso degli anni siano stati scoperti giacimenti anche in Nigeria e in Mozambico. Altre varietà meno conosciute ma comunque pregiate ed importanti sono la tormalina cocomero, la tormalina capo blu e la tormalina fungo.
Curiosità sulla tormalina
Si dice che la tormalina abbia alcuni effetti sul corpo. In particolare, sembra possa funzionare bene da antidolorifico. Aiuta a recuperare le energie vitali, rinvigorisce il sistema immunitario e riesce a proteggere anche dagli attacchi delle radiazioni nocive che si trovano nelle apparecchiature elettroniche. Serve, dal punto di vista psichico, a purificare le proprie energie nonché a proteggere il proprio corpo da tutto ciò che di nocivo si può trovare nell’ambiente circostante. Fornisce un utile aiuto anche nel miglioramento dell’autostima. Si rivela importante dal punto di vista comunicativo, consente di rimanere concentrati sui propri obiettivi ma, all’occorrenza, di rilassarsi e di evitare di pensare troppo.