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Centri pet therapy

Cos’è la pet therapy

In italiano si può anche definire come “zooterapia”, ma la versione inglese del suo nome è senza dubbio la più diffusa. La pet therapy è un tipo di terapia che include gli animali come forma di trattamento; il termine pet, infatti, significa “animale domestico”. Lo scopo di questa particolarissima terapia è il miglioramento degli aspetti sociali, cognitivi o emotivi del paziente, oppure ancora la stimolazione dei processi di apprendimento.

La pet therapy è un campo di studi relativamente recente, anche se il legame fra animali e uomo esiste da migliaia di anni. Gli animali vengono impiegati come veri e propri “strumenti” di terapia perché possiedono la capacità di far sentire le persone amate ed al sicuro, in special modo nelle situazioni più critiche come ad esempio l’esclusione sociale, l’handicap o la limitata capacità comunicativa.

Poiché gli animali non comunicano con le parole, ma semplicemente a livello fisico, i pazienti che tendenzialmente hanno paura a confrontarsi con altre persone possono sentirsi totalmente a proprio agio con un animale. Inoltre, un terapeuta che porta con sé un animale come strumento curativo è visto come “meno pericoloso” dal paziente, e questo permette alle persone con problemi di comunicazione di aprirsi di più con la persona che le ha in cura.

Specie animali adatte per la pet therapy

Quali animali vengono utilizzati nella pet therapy?

Grandi o piccoli, non esiste alcuna limitazione; i cani sono gli animali di gran lunga più impiegati per via del loro carattere socievole e giocherellone; molto apprezzati sono anche i cavalli (nella cosiddetta ippoterapia), gli asinelli, ma anche delfini, gatti, uccellini, coniglietti e altri animali di piccole dimensioni. Sono esclusi dalla pet therapy gli animali che non hanno ancora raggiunto la maturità (i cuccioli), le specie esotiche e gli animali selvatici o rinselvatichiti.

Ogni animale ha le sue caratteristiche specifiche, e a seconda delle condizioni del paziente può essere scelta la specie più idonea. Ad esempio il cane è un animale che fa molta compagnia, stimola l’interazione ed è particolarmente propenso al gioco: per questo, è molto adatto per bambini ed anziani. Il gatto, invece, è più indipendente ed autosufficiente, ed è molto indicato per persone sole con capacità limitate di movimento.

Il cavallo è un eccellente terapeuta per persone con problemi comportamentali e motori, e soprattutto per i bambini, mentre molti anziani traggono grande giovamento dall’interazione con uccellini e pappagallini. Per chi è stressato, nervoso o ansioso si consiglia di ricorrere ai pesci, che con i loro movimenti placidi contribuiscono al rilassamento. Molto apprezzati sono anche i delfini, molto efficaci per le persone che soffrono di disturbi della comunicazione, mentre negli ultimi anni alla grande “famiglia” degli animali impiegati nella pet therapy si sono uniti anche capre, asinelli e persino mucche.

Aspetti legislativi della pet therapy

La legislazione sulla pet therapy attualmente si basa su norme regionali, mentre purtroppo da anni sono ferme in Parlamento diverse proposte per regolamentare questa attività su scala nazionale. Attualmente alcune regioni come ad esempio Veneto, Lazio, Puglia ed altre ancora si sono dotate di una propria legislazione in materia di pet therapy.

Per quanto riguarda invece il Servizio Sanitario Nazionale, la pet therapy è stata riconosciuta con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003 “Recepimento dell’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy”. Questo importante Decreto riconosce il valore terapeutico del contatto fra uomo ed animali, e permette di superare tutti i vincoli e preclusioni che impedivano l’accesso degli animali ad ospedali, case di riposo ed istituti di cura.

Centri dove viene praticata la pet therapy

In Italia, così come nel resto del mondo, la pet therapy viene spesso praticata in centri specializzati che ospitano gli animali e presso i quali lavorano terapeuti e operatori professionisti. In molti casi sono i pazienti che vengono portati presso questi centri, ad esempio per sedute di gruppo di ippoterapia o con i cani. Ma la pet therapy può essere utilizzata anche in una grande varietà di strutture esterne come, ad esempio:

Assistenza a domicilio

La pet therapy è molto utile per le persone che soffrono di disabilità fisiche come:

  • paralisi cerebrale
  • epilessia
  • morbo di Parkinson
  • lesioni alla spina dorsale
  • sclerosi multipla

oppure mentali, come:

  • agorafobia
  • attacchi di panico
  • depressione
  • disordine mentale post-traumatico

e che sono spesso costrette in casa tutto il giorno. Grazie alla pet therapy è possibile stimolare queste persone sia dal punto di vista fisico che mentale; ad esempio, nel caso dell’agorafobia (il terrore degli spazi aperti) la compagnia di un cane rassicura e permette di vincere poco alla volta le proprie paure.

Alcuni cani sono addirittura in grado di riconoscere quando il proprio padrone ha un attacco epilettico o maniacale, e sono addestrati a cercare aiuto ad esempio chiamando persone o schiacciando bottoni che attivano una chiamata automatica ai numeri di emergenza. Alcuni cani sono anche addestrati a tenere i bambini a debita distanza dal genitore sinché l’attacco non è finito.

Alcuni ricercatori ritengono inoltre che i cani siano in grado di “prevedere” gli attacchi epilettici o le crisi diabetiche grazie al loro sviluppatissimo senso dell’olfatto, che permette loro di riconoscere le particolari secrezioni prodotte dal corpo prima di un attacco.

Cani guida per persone non vedenti

In questo caso, la pet therapy e i cani guida per disabili visivi si associano in un solo, grande strumento che permette di migliorare la qualità di vita delle persone. Questi intelligentissimi cani, addestrati a svolgere diverse mansioni, non solo aiutano il loro padrone nella vita di tutti i giorni, ma rappresentano anche una grande compagnia e migliorano l’umore e l’autostima. Vivere una vita autonoma muovendosi in città con il proprio cane guida è ovviamente molto più rassicurante rispetto allo spostarsi da soli con il ‘classico’ bastone bianco.

Case di riposo

Le persone anziane ospitate nelle case di riposo spesso soffrono di solitudine e di depressione, lontane come sono dagli affetti familiari e dalla propria casa. Per questo, la compagnia ad esempio di un cane rappresenta un’occasione importante per sentirsi amati ed apprezzati, dal momento che questi animali danno un amore incondizionato. La pet therapy rappresenta inoltre un’importante occasione per far fare del moto agli anziani, stimolare la loro mente e creare momenti di rilassamento, gioco e divertimento.

Per le persone anziane in genere, la pet therapy rappresenta uno strumento importante per combattere la depressione e il lasciarsi andare, instillando ottimismo e voglia di vivere. È stato inoltre dimostrato che il contatto con gli animali riduce la necessità di ricorrere a farmaci, attenua la percezione del dolore e riduce l’ansietà.

Ospedali psichiatrici

Negli ultimi anni, nonostante la messa al bando dei manicomi e il generale miglioramento delle condizioni degli ospedali psichiatrici, i pazienti che vi sono ospitati spesso manifestano la tendenza all’ansia e ai comportamenti antisociali. Anche in questo caso la pet therapy è in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti con disordini psicotici e comportamentali. Secondo una ricerca svolta negli Stati Uniti nel 1998, nei pazienti con disordini mentali sottoposti alla pet therapy si osservava una riduzione dell’ansietà di ben due volte superiore rispetto ai pazienti che partecipavano ad altre attività ricreazionali.

Prigioni e ospedali giudiziari

Gli animali sono in grado di stimolare, anche negli individui più violenti, comportamenti protettivi e di cura. Particolarmente significativo ed emblematico è il caso dell’ospedale psichiatrico giudiziario Lima State Hospital (Ohio, USA), nel quale nel 1975 l’operatore dei servizi sociali David Lee introdusse per la prima volta animali di piccole dimensioni. Ai carcerati venne data l’opportunità di trascorrere parte del loro tempo con uccellini, pesci o gerbilli.

La risposta fu talmente positiva che Lee stabilì un particolare sistema secondo il quale i detenuti che si comportavano bene potevano ricevere come ricompensa un animaletto tutto per loro, del quale prendersi cura. Il sistema permise di ridurre in modo significativo i casi di violenza e i tentativi di suicidio ed anche i pazienti più violenti riuscirono a stabilire relazioni di affetto con i loro piccoli animali. Anche i rapporti fra il personale e i detenuti migliorarono significativamente grazie alla pet therapy.

Centri di ippoterapia

L’ippoterapia è una particolare forma di pet therapy che prevede l’utilizzo di cavalli. Questa terapia è particolarmente valida per le persone che soffrono di problemi fisici, sociali, comportamentali, psicologici o cognitivi, e soprattutto per i bambini. L’ippoterapia viene ad esempio utilizzata nei pazienti affetti da paralisi cerebrale, sclerosi multipla, disturbi del linguaggio, depressione, ritardo mentale, sindrome di Down, spina bifida e molte altre gravi patologie con risultati davvero positivi.

Esistono due principali tipologie di ippoterapia: la prima si basa sul semplice contatto con l’animale, mentre la seconda, più “completa”, prevede anche il montare in sella.

Figure professionali coinvolte nella pet therapy

La pet therapy è un’attività multidisciplinare che si basa sul contributo di diverse figure professionali specializzate come ad esempio medici, psicologi, terapeuti della riabilitazione, infermieri, insegnanti, pedagoghi, ma anche veterinari, addestratori, conduttori ed etologi.

La presenza di medici e psicologi è di fondamentale importanza quando i pazienti sono afflitti da problemi di natura fisica e/o mentale; questi professionisti sono in grado di valutare le terapie più adatte per il soggetto. Molto importante è anche il ruolo del veterinario, che deve accertare l’idoneità dell’animale nei confronti dell’utilizzo terapeutico e ha il compito di mantenerlo costantemente controllato al fine di evidenziare eventuali stati di malessere. Non appena infatti l’animale dovesse manifestare sofferenza, va immediatamente sospeso il suo utilizzo nella pet therapy. Il veterinario si occupa inoltre di controlli costanti allo scopo di individuare l’eventuale presenza di parassiti o di malattie trasmissibili all’uomo.

Gli addestratori e i terapeuti sono professionisti che ben conoscono le caratteristiche degli animali e sono quindi in grado di svolgere le sedute di pet therapy secondo le modalità più indicate. Queste figure si avvalgono inoltre dei consigli degli etologi, che studiano il comportamento degli animali.

Come aprire un centro per la pet-therapy

Amate gli animali e volete diventare imprenditori aprendo un centro per la pet-therapy? Non preoccupatevi, sarà molto facile se vi affiderete alle preziose informazioni di uno specifico kit per l’imprenditoria fatto davvero bene e che vi darà tutte le nozioni necessarie per partire con la marcia giusta e avere successo in poco tempo.

Approfondire la pet therapy

  • Associazione Italiana Pet Therapy
    Sito ufficiale dell’Associazione Italiana Pet Therapy, punto di riferimento a livello nazionale per le attività di terapia, ricerca e formazione riguardante la pet therapy. L’Associazione è riconosciuta dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ed è stata fondata nel 1998. Sul sito è possibile trovare informazioni su questa terapia complementare, sulle attività svolte dall’Associazione e sui corsi di formazione.
  • Pet Therapy Online
    Sito interamente dedicato alla pet therapy gestito da un gruppo di professionisti del settore (psicologi, operatori di pet therapy, veterinari, sociologi, istruttori cinofili e molti altri ancora) accomunati dal grande amore per gli animali e dal desiderio di aiutare gli altri. Sul sito è possibile trovare numerosi interessanti approfondimenti riguardanti la pet therapy, le terapie e le attività di formazione.
  • Corriere della Sera – «Pet therapy», luoghi e segreti per farci aiutare dagli animali http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/landing.html

Video sulla pet therapy

  • Pet Therapy – Centro Studi del Cane https://www.youtube.com/watch?v=yC5CN3GpfsY

Libri

Titolo: Educazione e riabilitazione con la pet therapy
Collana: Guide per l’educazione
Curatore: L. Pergolini
Editore: Edizioni Erickson
Anno: 2009
Lunghezza: 140 pagine

Titolo: Pet Therapy. Il potere di guarigione degli animali
Autore: Maryse De Palma
Tradotto da: R. Sorgo
Editore: Armenia
Anno: 2007
Lunghezza: 282 pagine

Titolo: Guida alla Pet Therapy. Verso il benessere psicofisico con gli animali da compagnia
Autore: Renata Fossati
Editore: Editoriale Olimpia
Anno: 2003
Lunghezza: 112 pagine

Titolo: La pet therapy
Collana: I Tascabili Xenia (Volume n. 214)
Autori: Giuliana Proietti, Walter La Gatta
Editore: Xenia
Anno: 2005
Lunghezza: 125 pagine

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