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Casa a risparmio energetico: gli elettrodomestici migliori

Spendere meno per la bolletta elettrica è possibile. Basta applicare le sane norme di risparmio energetico in casa, e questo è reso possibile, senza sforzi eccessivi e senza particolari rinunce alla comodità, semplicemente utilizzando al meglio i nostri elettrodomestici e, quando li dobbiamo sostituire, acquistando quelli di classe energetica migliore.

Una particolarità da conoscere sui principali elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie è infatti la classe di consumo energetico, una normativa stabilita dall’Unione Europea che determina, a seconda dei kWh che un elettrodomestico consuma in un anno, quale sia la classe di efficienza energetica di un elettrodomestico che varia dalla G, ossia il consumo maggiore, alla A+++, cioè il consumo minimo, come si può osservare nello schema seguente.

Classe energetica degli elettrodomestici

  • A+++ meno di 188 kWh annui
  • A++ da 188 a 263 kWh annui
  • A+ da 263 – 344 kWh annui
  • A meno di 300 kWh annui
  • C da 400 a 560 kWh annui
  • D da 563 a 625 kWh annui
  • E da 625 a 688 kWh annui
  • F da 688 a 781 kWh annui
  • G più di 781 kWh annui

 

Casa a risparmio energetico

Da molti anni è quasi impossibile acquistare un forno a gas e se si trova costa molto di più di uno elettrico, il quale però ha consumi piuttosto elevati, appena inferiori di quelli del frigorifero, che talvolta fanno passare la voglia di cuocere un arrosto con patate o una torta. Sul microonde le cose vanno decisamente meglio, ma non è certo parco in termini di uso dell’energia elettrica. Ma risparmiare pur cuocendo al forno i nostri piatti al forno si può, vediamo come.

Casa a risparmio energetico: come usare bene il forno elettrico

Innanzitutto, quando decidiamo di cambiare il nostro forno, lo sceglieremo sicuramente di classe A e A+ per avere un risparmio certo che va da 200 a 400 kWh annui. Inoltre, è meglio preferire i forni ventilati che consentono di cuocere alimenti spendendo il 30% in meno rispetto al forno tradizionale.

Importante è anche eseguire un minimo di manutenzione, oltre alla normale pulizia, ogni mese è consigliabile, o anche ogni due, dipende da quanto spesso si usa il forno, controllare le guarnizioni ed eventualmente sostituirle; se sono usurate, infatti, lasciano che il caldo del forno si disperda in cucina causando un lavoro eccessivo all’elettrodomestico per mantenere costante il calore impostato e una cottura disomogenea degli alimenti.

Se una ricetta prevede che il forno venga preriscaldato cerchiamo di rispettare i tempi per evitare inutili sprechi e non riscaldiamo il forno prima per ogni preparazione: è inutile e costoso. Se capita che la lampadina interna si fulmini, cambiamola subito così apriremo il forno al minimo per controllare la cottura: aprire spesso il forno, infatti, causa dispersione di calore e richiede un tempo superiore per finire la preparazione. Se dobbiamo gratinare le preparazioni, cerchiamo di accendere il grill per non più di dieci minuti.

Teniamo sempre presente che è possibile far cuocere più pietanze contemporaneamente per sfruttare al massimo le potenzialità dell’elettrodomestico. Un ultimo consiglio: spegniamo il forno qualche minuto prima del tempo previsto, il calore accumulato terminerà la cottura senza utilizzare elettricità.

Microonde a risparmio energetico

Il forno a microonde è presente ormai in quasi tutte le cucine, molti sono convinto che sia un’invenzione recente, invece fu messo in vendita nel 1947 negli Stati Uniti, dopo essere stato brevettato l’anno precedente: era però uno strumento enorme, grosso e pesante non certo adatto alle cucine di casa.

Dopo una ventina d’anni, un’azienda di nome Litton Industries progettò e mise in commercio dei forni a microonde non molto diversi da quelli moderni. Con il microonde, seguendo le istruzioni, si consuma meno energia anche perché gli alimenti cuociono in meno tempo che nel forno elettrico, oggi poi i microonde sono anche ventilati, hanno la possibilità di gratinare e i più evoluti hanno anche la modalità “forno normale” che può essere combinata con quella a “microonde”.

Consigli d’uso per il microonde

Dal momento del suo acquisto vi sono piccole astuzie per utilizzarlo al meglio a cominciare dalla sua posizione: infatti è opportuno collocarlo lontano da altri apparecchi e da caloriferi o finestre al sole: perché il microonde necessita di una buona aerazione circostante per raffreddarsi correttamente.

Contrariamente, però, ai suoi “colleghi” a gas o elettrici il forno a microonde resta in funzione per meno tempo, poiché riesce a cuocere le vivande mettendoci un terzo del tempo impiegato dagli altri: la cottura avviene tramite la diffusione del calore all’interno degli alimenti, senza schizzi né esagerata formazione di vapore che sono la causa maggiore di sporco e incrostazioni nei forni tradizionali, questo rende il microonde più semplice da pulire.

Per quanto riguarda le teglie da usare, ve ne sono in commercio di apposite, ma possiamo utilizzare con tranquillità qualsiasi contenitore in carta, cartone, plastica, vetro, terracotta, ceramica e porcellana che però non siano decorate con fregi dorati, da escludere recipienti in cristallo che contengono piombo, in metallo e con rivestimenti in teflon.

Tra tutti questi recipienti, quelli in porcellana non si riscaldano, mentre è bene stare attenti con tutti gli altri materiali che diventano bollenti e vanno maneggiati con guanti da forno.

Un pregio della cottura a microonde è che scongelare o riscaldare manicaretti precucinati li fa apprezzare per profumo e sapore come se fossero stati cotti al momento, in più se scongeliamo alimenti crudi, questi non perdono il loro contenuto in vitamine e sali minerali, mantenendoli quasi per intero.

Un altro pregio del microonde consiste nel non dover necessariamente aggiungere olio o acqua ai cibi in cottura permettendo così un risparmio calorico nel primo caso e il mantenimento del gusto non reso insipido dall’aggiunta di acqua.
Risparmiare elettricità usando bene frigorifero e congelatore

Il frigorifero (e il congelatore) sono elettrodomestici che non si spegnono quasi mai, e sono da sempre considerati come una lussuosa necessità per il loro consumo di energia; inoltre vengono considerati un pericolo per l’ambiente a causa dei gas usati per raffreddare. Oggi però, grazie alle nuove tecnologie, si trovano in commercio ottimi frigoriferi di classe A++, i quali non solo consumano meno energia, circa un quarto rispetto a quelli di classe G, ma contengono gas, se non ecologici, almeno più rispettosi dell’ambiente ed emissioni di anidride carbonica notevolmente inferiori ai modelli più vecchi.

Risparmio energetico in casa comprando un nuovo frigo o congelatore

Quindi se ci troviamo a dover cambiare il frigorifero, ben venga la scelta su uno di classe A++, tenendo presente che un frigorifero dovrebbe essere cambiato ogni dieci anni circa, ma non prima perché sarebbe controproducente sia per la spesa sia per lo smaltimento del vecchio frigo.

Naturalmente prima di acquistare un nuovo frigorifero è bene chiedere a chi ci vende quello nuovo se sarà lui a ritirare il vecchio e a incaricarsi dello smaltimento: perché questa operazione ha un costo e se non è il negoziante a occuparsene toccherà a noi, aumentando il prezzo finale dell’acquisto.

Uso corretto per risparmiare elettricità

Per quanto riguarda l’utilizzo del frigorifero, vi sono piccole regole da rispettare per non fare sprechi, per prima cosa è bene tenere aperto lo sportello per il tempo più breve possibile: non lasciamolo spalancato fino a che non abbiamo riposto quattro buste di spesa! Se dobbiamo riporre degli alimenti nel vano congelatore, e non sono già surgelati, mettiamone uno/due per volta non di più, oppure facciamo confezioni piccole, per favorire il congelamento che avviene più rapidamente se già vi sono alimenti congelati nel freezer.

Quando, al contrario, dovremo scongelare gli alimenti, li passeremo dal vano congelatore al frigorifero così sgeleranno lentamente, passando il loro freddo al vano frigo che assorbirà meno energia, rendendo lo scongelamento più ecologico. Alcuni modelli hanno termostati e interruttori doppi: sono preferibili perché in tal caso è possibile disattivare uno dei due vani, lasciando l’altro in funzione, nel caso di pulizia per esempio.

Un altro consiglio, che potrebbe sembrare scontato, è quello di porre il frigorifero lontano da fonti di calore come i termosifoni, il forno o finestre esposte al sole. In caso di acquisto di un nuovo frigorifero, oltre a badare che sia almeno di classe A, è bene scegliere il modello più adatto alle nostre esigenze familiari, senza strafare: per una famiglia media di quattro persone è perfetto un frigo da 250 l.

Ricordiamo poi che è necessario un minimo di manutenzione per mantenere in efficienza il nostro elettrodomestico: se le guarnizioni in gomma si danneggiano vanno sostituite per evitare che facciano entrare il caldo dall’esterno.

La serpentina dietro il frigorifero va pulita regolarmente, togliendo la polvere che la copre: questo va fatto quando si sbrina il frigorifero perché sono operazioni da compiere a frigo spento. Puliamo anche regolarmente il foro per lo scolo della condensa, quello in basso all’interno del frigo.

Se avete un box o una cantina freschi, potete collocare lì il congelatore a pozzetto per le scorte di congelati: la sua apertura dall’alto disperde meno il freddo e consente un piccolo risparmio energetico e in caso di interruzioni della corrente mantiene molto più a lungo gli alimenti rispetto a un congelatore verticale a cassetti.

Un’ultima raccomandazione: quando vogliamo scegliere un frigorifero nuovo teniamo presente questa semplice tabella per capire meglio il significato delle stelle che contraddistinguono i congelatori e le celle congelanti dei frigoriferi.

Stelle Temperatura minima Surgelati Congelazione ? Periodo di conservazione
* -6°C No Non oltre 1 settimana
** -12°C No Non oltre 1 mese
*** -18°C No Non oltre 1 anno
**** -18°C Non oltre 1 anno

Elettrodomestici a risparmio energetico

Se quelli appena visti, con guide approfondite e specifiche, sono gli elettrodomestici più usati nelle nostre case, ve ne sono altri meno noti e diffusi, così come vi sono apparecchiature elettroniche e hi-tech che, dato il loro funzionamento elettrico, possono essere assimilate ad essi e quindi, usandole con accortezza, permettono anch’esse un risparmio in bolletta. Vediamoli brevemente:

Lavastoviglie a risparmio energetico

Si tratta forse dell’elettrodomestico meno utilizzato, l’ultimo a entrare nelle nostre case. Di solito i piatti si lavano amano, a meno che una famiglia non sia davvero numerosa. Ma, se pure le lavastoviglie abbiano ancora prezzi sostenuti, a conti fatti, se usate nel modo giusto, permettono di risparmiare sui detersivi, sull’acqua e sull’energia che serve per scaldare l’acqua.

Come per altri elettrodomestici, quando ci accingiamo all’acquisto della lavastoviglie, innanzitutto verifichiamo i suoi consumi sull’etichetta, indicati in kWh dal costruttore, scegliamo un modello adatto alla nostra famiglia per capienza e, soprattutto, orientiamo la nostra scelta sui modelli più nuovi che appartengono a classi di energia A+, A++ e A+++ che consumano meno della metà dei detersivi richiesti dagli apparecchi più vecchi e, per il ciclo più lungo di lavaggio. La metà esatta di kWh!

I tipi più recenti, poi, possono essere alimentate con acqua calda, tramite il collegamento con la caldaia a gas: così si risparmia energia e anche i bucati richiedono meno tempo. Ma non solo, le macchine nuove hanno cicli di lavaggio più brevi di quelle più antiquate che fanno sprecare meno corrente e detersivi e sciacquare i piatti prima di lavarli diventa pressoché inutile a meno di incrostazioni difficili da togliere e di avanzi di cibo che potrebbero otturare il filtro che va pulito spesso.

Un particolare che accomuna tutte le lavastoviglie e ne protegge l’efficienza, è l’aggiunta di sale nell’apposito contenitore per debellare il calcare e mantenere pulite le resistenze.

Per l’uso specifico poi, ricordiamo di far funzionare la lavastoviglie solo a pieno carico, impostando il ciclo più energico solo se le stoviglie sono molto sporche, mentre se le stoviglie sono poche è consigliabile far partire il ciclo rapido, in attesa di completare il carico, evitando così che lo sporco aderisca maggiormente ai piatti e non si formino sgradevoli odori. Per un ulteriore risparmio è possibile non utilizzare l’aria calda per asciugare le stoviglie.

Orologi elettrici a risparmio energetico

Gli orologi elettrici che sembrano così delicati e innocenti consumano tanta corrente e non solo. Quando la lancetta dei secondi si muove fa una specie di piccolo salto che in realtà è un vero e proprio sbalzo di corrente che aumenta il consumo in maniera sensibile. Quindi è meglio metterli in cantina e preferire i più modesti orologi a pila che consumano davvero meno… oppure un bell’orologio a cucù che oltre a essere decorativo ci fa compagnia quando annuncia le ore.

Scaldabagno a risparmio energetico

Lo scaldabagno elettrico è senza dubbio meno costoso di quello a gas, è pratico e la sua manutenzione non è complessa come quella del suo “collega” a gas. Però consuma così tanta energia elettrica da diventare davvero un lusso. Certamente, ci sono ancora luoghi dove non c’è allaccio di gas metano, oppure una casa grande con la caldaia lontana dal bagno dove è necessario installare un piccolo scaldabagno per la doccia e le abluzioni quotidiane.

Ovviamente lo scaldabagno elettrico dovrà essere scelto in base alle nostre necessità: né troppo capiente né troppo piccolo: non è piacevole rimanere, in inverno, a metà della doccia senza disporre di una goccia di acqua calda per sciacquarci! Per prima cosa, lo scaldacqua elettrico dev’essere installato in un luogo ben isolato e lontano dalla finestra e vicino ai sanitari cui serve l’acqua calda in modo che l’acqua calda non debba percorrere un’infinità di tubi per arrivare dove occorre, raffreddandosi strada facendo.

Se in bagno metteremo uno scaldabagno medio, in cucina ne installeremo uno piccolo, sufficiente per lavare i piatti: forse non tutti lo sanno ma quello della cucina, invece di essere posizionato in alto sul muro, sarà installato nell’armadietto sotto il lavello così da essere ben protetto dal freddo. Come per la caldaia a gas, anche la temperatura dello scaldabagno elettrico va regolata a 60° C in inverno e a 40° C in estate: temperature che garantiscono il benessere sotto la doccia. Lo scaldabagno va acceso due/tre ore prima di usarlo, per comodità si può dotare di timer per l’accensione e lo spegnimento: così non ci si dimenticherà di spegnerlo dopo l’uso.

Televisori e decoder a risparmio energetico

Pur non essendo elettrodomestici in senso stretto, questi apparecchi tecnologici sono comunque alimentati elettricamente. Uno spreco di energia, ormai riconosciuto, che accomuna televisori, decoder, videoregistratori e lettori di dvd, è rappresentato dalla funzione standby: quando spegniamo questi apparecchi, infatti, resta accesa una lucetta rossa che indica che il televisore o il decoder sono pronti a ripartire subito, appena tocchiamo il telecomando, quindi se pure spegniamo gli apparecchi, continuiamo a consumare elettricità senza motivo, questo costa a una famiglia media circa settanta euro, sempre che non si abbiano play station, televisori con schermo panoramico e così via: in tal caso i costi aumentano fino a duecento euro l’anno, certo non è una grandissima cifra ma unita a tutto il resto…

Oltre a pesare sull’economia delle famiglie, lo standby aumenta l’inquinamento ambientale poiché, a livello mondiale, vengono emessi nell’atmosfera più di tre milioni di tonnellate di CO2 ogni anno: ecco perché gli apparecchi che consumano, in standby, più di una watt sono stati vietati dall’Unione europea nel 2010.

Quindi se vogliamo acquistare un nuovo televisore, scegliamolo in regola con le direttive Cee e possibilmente a Led che consuma meno e a 32 pollici che permette un risparmio energetico notevole, circa il 50%, rispetto a un televisore da 47 pollici. Ma se abbiamo un televisore anziano ma perfettamente funzionante con decoder e lettore dvd? Esiste un sistema davvero semplice e rapido: colleghiamo tutti gli apparati a una ciabatta con interruttore, spenti gli apparecchi, basterà spegnere anche la ciabatta per eliminare gli standby.

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