Le persone ipocondriache però non vivono nel presente, ma in un futuro che si inventano; il loro cervello ha una peculiarità, cioè fa in modo che l’immaginazione attivi neurologicamente delle situazioni, come se fossero reali, ma i “se “ che si pongono corrispondono a risposte che generano paura e insicurezza.
In altre parole se ci si chiede “avrò questo disturbo?” molto probabilmente seguirà la convinzione che se ne soffre davvero. E questa idea comporterà malesseri, preoccupazioni e umore sotto terra.
Come uscirne
Purtroppo non ci sono possibilità di uscire dal circolo vizioso, a meno che non lo si desideri davvero. Ognuno è il regista della propria vita e le soluzioni le troviamo solo se le vogliamo trovare. Innanzitutto non si dovrebbe mai ascoltare in modo maniacale il proprio corpo; se si avverte un piccolo fastidio non bisogna trasformarlo in un focus mentale, in qualcosa che cattura talmente tanto l’attenzione da apparire reale. Se per esempio ci si sveglia con un dolore cervicale sarà perché probabilmente abbiamo dormito in una posizione storta e non è la spia di un grave disturbo.
La Pnl
Chi soffre di ipocondria può trovare giovamento nei corsi di Pnl, la programmazione neuro linguistica; un trainer o un coach attraverso il dialogo forniranno gli strumenti per riprogrammare gli schemi di pensiero. Vengono poste delle domande e poi vengono fatti notare i meccanismi per cui ci si dà una determinata risposta, creando così nuove neuro associazioni che possono rendere la vita più facile.
Alcuni consigli
1) Non negare la propria situazione, e chiedersi se vale la pena vivere con questa angoscia di fondo o se è meglio provare ad essere più sereni.
2) Analizzare i pensieri sbagliati e convincersi che accentuare ogni piccolo sintomo o andare immediatamente dal medico non rende invulnerabili.
3) Fare esercizi di rilassamento, concentrandosi su respiro e sensazioni fisiche.
4) Non lasciarsi condizionare dai timori e riappropriarsi pian piano della sua vita. Solitamente gli ipocondriaci evitano di uscire, vedere gente e si isolano. Bisognerebbe iniziare a rinvitare qualche amico, ad andare al cinema e fare una breve passeggiata. All’inizio si proverà agitazione ma con il tempo tutto sarà più facile.
A chi rivolgersi
Se il sentimento predominante è la paura di ammalarsi o stare male la cosa migliore è chiedere aiuto a uno specialista. Non ad un medico del corpo, ma della mente, perché l’ipocondria ha origini psichiche . la cura solitamente è finalizzata a migliorare il rapporto con se stessi e a gestire l’ansia.