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funko pop la bella e la bestia

Riepilogo del must Disney del 1991

“E’ una storia sai vera più che mai…” o almeno ci piacerebbe che nella vita la bellezza interiore possa trionfare sempre sull’apparenza, come nel caso de La Bella e la Bestia (The Beauty and the Beast).

Nel classico Disney che ha fatto sognare (e tuttora lo fa) milioni di ragazzine e di donne Belle è una giovane fanciulla che vive con suo padre, Maurice, un inventore buffo e goffo, in un villaggio della Francia. Belle è intelligente, appassionata di lettura, una sognatrice e allo stesso tempo una figlia responsabile e una ragazza sveglia e caparbia. E’ corteggiata da Gaston, considerato da tutti l’uomo più forte e bello del villaggio, ma in realtà la sua è prepotenza mista ad arroganza.

Belle comprende subito che Gaston non è quello che tutti decantano e inoltre lo trova rozzo e per nulla attento o preparato sulle cose che le interessano davvero. Mentre Belle è presa dalla lettura di un libro, Gaston glielo sottrae e lo getta nel fango, dimostrando tutto il suo poco rispetto e la poca considerazione non solo per la lettura, ma anche per il ruolo della donna.

Infatti l’uomo in un secondo colloquio con Belle le dice che a lei toccherebbe preparagli il pranzo e rammendargli i vestiti e Belle nauseata lo caccia letteralmente fuori di casa. E’ in quel momento che Belle si rende conto di volere di più, una vita di avventure proprio come nei suoi libri preferiti.

Nel frattempo vicino al villaggio dove vive Belle sorge un castello dove tutti i suoi abitanti sono caduti sotto un sortilegio. Il motivo è la presunzione e l’egoismo del principe Adam, il quale, avendo irriso una povera vecchina in cerca di riparo, rivelatasi poi una bellissima fata, viene punito per il suo comportamento sgarbato e trasformato in un’orrida bestia.

Insieme a lui tutti gli inservienti del castello vengono trasformati in oggetti animati e al principe viene offerta come unica possibilità di redenzione quella di innamorarsi e a sua volta farsi ricambiare entro il suo ventunesimo compleanno, altrimenti l’incantesimo non potrà più essere spezzato.

Maurice, partito per una fiera dove avrebbe esibito la sua ultima invenzione, smarrisce la strada e si ritrova al castello della Bestia. Qui viene sbattuto in una prigione e quando Belle riesce a ritrovarlo, è solo offrendosi come ostaggio in cambio del padre, che riesce a liberarlo.

Gli oggetti animati del castello, come Lumiere, un candelabro, e Tockins, un orologio a cucù, invitano il loro padrone a comportarsi bene, poiché Belle potrebbe essere la ragazza che eviterà gli effetti permanenti dell’incantesimo. All’inizio Belle è spaventata e non vuole avere nulla a che fare con la Bestia.

Lumiere e Tockins cercano di metterla a proprio agio mostrandole il castello, ma quando Belle va nell’ala ovest, proibita per volere della Bestia, quest’ultimo si arrabbia tantissimo vedendo la ragazza vicino a una rosa incantata. La rosa, dono della fata, scandisce il tempo del principe.

Belle scappa via terrorizzata, ma viene attaccata da un branco di lupi, dal quale è la Bestia a salvarla. I lupi sono messi in fuga, ma la Bestia è ferita, perciò Belle ci ripensa e torna con lui al castello, dove cura le sue ferite e iniziano a conoscersi.

Col passare del tempo Belle scopre che sotto la Bestia si nasconde una personalità gentile e premurosa. La Bestia si innamora di lei e le fa dono della sua immensa libreria e di uno specchio magico col quale poter guardare suo padre.

Quando Belle vede che Maurice è malato e chiede alla Bestia di poter andare a trovarlo, lui la libera. In quel momento tutti perdono le speranze che torni. Una volta al villaggio Belle trova Gaston e i suoi scagnozzi che vogliono mettere Maurice in manicomio, a meno che Belle non acconsenta a sposare Gaston.

Il motivo per cui il padre dovrebbe essere chiuso in un sanatorio è che al suo ritorno ha parlato a tutti di un’orrida bestia che aveva rapito Belle. La fanciulla rifiuta Gaston e poi per dimostrare che suo padre diceva il vero, con lo specchio magico fa vedere a tutti la Bestia.

Gaston e gli abitanti del villaggio si mettono in marcia con l’intento di uccidere la Bestia e Belle viene intrappolata per impedire di avvisarla. Grazie a un escamotage la fanciulla si libera e corre al castello, dove intanto gli oggetti animati stanno difendendo con successo la loro dimora.

La Bestia viene attaccata da Gaston e pare volersi abbandonare al suo destino, finché non vede Belle tornare. In quel momento lotta per la sua sopravvivenza e risparmia Gaston, che però lo colpisce alle spalle e poi cade dalla cima del castello.

La Bestia giace morente tra le braccia di Belle, che piangendo gli dice di amarlo e in quel momento la magia avvolge tutto e il principe e tutti gli abitanti del castello tornano alle loro vere sembianze. Adam, che finalmente ha imparato ad amare, sposa la sua Belle e il lieto fine si compie.

Belle

La prima versione funko pop di Belle è una riproduzione della fanciulla con gli abiti del ballo che organizza per lei la Bestia. E’ un abito lungo, principesco, color oro che porta dei guanti abbinati. I capelli castani sono raccolti in uno chignon, avvolto da un nastro giallo oro.

L’abito da ballo ci riporta ovviamente al momento iconico del film d’animazione, in cui vediamo Belle e la bestia danzare insieme e ascoltiamo la celebre Tale as old as time cantata nella versione inglese da Celine Dion e nella versione italiana da Isa Di Marzio, brano poi re-interpretato dal grande Gino Paoli.

A seguire troviamo una versione hipster di Belle, che è praticamente identica all’originale in tutto e per tutto eccetto per il paio di occhiali da vista che lei indossa. Poi una edizione di Belle “contadina”, quindi con gli abiti che indossa al villaggio, prima di arrivare al castello della Bestia.

Porta un abito azzurro con un grembiule bianco, i capelli raccolti in una coda e al braccio destro una cesta.

Adam: l’uomo dietro la Bestia

Come anticipato il principe Adam viene colpito dal sortilegio di una maga, che per punirlo del suo egoismo e della sua maleducazione lo trasforma in una bestia. La maga vuole insegnare ad Adam ad andare oltre le apparenze, poiché non può essere la bellezza esteriore, il titolo nobiliare o la ricchezza a determinare i comportamenti.

Il principe, in realtà, non disconosce completamente l’amore e la generosità, ma in ogni caso è Belle e la convivenza con la fanciulla a guidarlo verso la strada di redenzione che un attimo prima di morire gli restituisce la sua vita umana e la libertà sua e dei suoi sudditi, che dal sortilegio in poi diventano per Adam una vera e propria famiglia che se ne prende cura e che cerca di intercedere in suo favore con Belle, perché appunto veda l’uomo dietro la bestia.

Il bobblehead di Adam lo ritrae in tutto le edizioni sotto forma di bestia, con la sua pelliccia folta, le corna e i dentoni che fuoriescono dal muso. Indossa in ogni caso abiti principeschi, adattati alle sue misure e nel primo funko in commercio la tenuta è propriamente quella del ballo, come per Belle. Nella seconda edizione, invece, Adam ha gli abiti della scena nel giardino innevato quando Belle gli mostra come nutrire gli uccellini senza spaventarli. Infatti il funko lo riproduce con un uccellino tra le zampe e uno posato sulla testa.

 

Tockins: il maggiordomo divenuto un orologio a pendolo

Tockins, come anche Lumiere, è fra i protagonisti del nostro amato film d’animazione, occupando gran parte della scena come mediatore all’interno del castello e come suo strenuo difensore nel momento in cui vengono attaccati. La sua metamorfosi in un orologio a pendolo sembrerebbe casuale, ma in realtà l’orologio serve a rivelarne parte del carattere. Si tratta di un personaggio che cerca di osservare ossequiosamente le regole del padrone, molto preciso nelle sue spiegazioni, sempre pronto a dire la sua, “puntuale” quasi come ogni ora che viene scandita dal pendolo con le sue opinioni.

Quando riacquista le sembianze umane si rivela un uomo robusto e basso se paragonano a Lumiere, maitre magro e spilungone. Entrambi bisticciano e si punzecchiano, ma sono legati da una profonda amicizia, che li rende eccelsi anche nella gestione del castello nel momento di maggiore difficoltà.

Lumiere: “Stia con noi” come motto di vita

Lumiere è l’anima della festa, anche se la festa non c’è. Potremmo dire che è il personaggio che nutre le migliori speranze e che non abbandona mai il suo spirito ospitale, anche e nonostante le disposizioni del padrone, per il quale è pronto a sfidare anche il timore reverenziale che nutre per rendere un servizio più alto a lui e al castello.

Lumiere fa battute, flirta con “Spolverina“, un’altra vittima dell’incantesimo con la quale anche in forma umana intrattiene una relazione, canta per la nuova ospite Belle affinché si senta a casa e riesca ad andare oltre il tetro che è piombato nel castello e nel cuore sofferente della Bestia, del quale non viene mai rivelata l’identità, perciò l’amore di Belle si palesa ancor più in tutta la sua forza e spontaneità.

Il funko pop del maitre di Adam è il candelabro in cui è stato tramutato.

Mrs Bric e Chicco: la cuoca teiera e la tazzina curiosa

Mrs Bric, o Mrs Potts nella versione originale, è la cuoca del castello e al momento dell’incantesimo è divenuta una teiera che coordina le faccende domestiche e si occupa dell’andamento della cucina, badando in particolar modo alla credenza, dove a sera riposa suo figlio Chicco, trasformato in una tazzina.

La teiera è la figura materna della fiaba, la matrona del castello che risolve i problemi con saggezza e pacatezza, spesso capace di riprendere anche il padrone per fargli notare gli atteggiamenti che ne ledono la vera sostanza e che sono sbagliati verso il prossimo. Chicco familiarizza subito con Maurice, del quale adora i solleticanti baffi, e poi con Belle, che al momento del ritorno a casa segue, nascondendosi nella sua borsa. La tazzina, infatti, teme che Belle li abbandoni e si rivela un aiuto essenziale per liberare Belle intrappolata da Gaston.

Quando riacquistano la loro forma umana Mrs Bric si rivela una dolce signora piccina e in carne e Chicco un bambino vivace e affettuoso.

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One Comment

  • Nikky ha detto:

    Ogni volta che leggo gli articoli dei funko pop che parlano dei film Disney il primo paragone che poi mi viene in mente è la serie tv “Once Upon a Time” (per noi italiani “C’era una volta”) che per me resta la trasposizione più bella, tipo live action delle favole, che abbia mai visto. Questi parallelismi mi vengono in mente perchè la descrizione nei più piccoli particolari dell’autrice dell’articolo richiama alla mia memoria quei dettagli che si trovano pure nella serie tv e ti fanno rendere conto il lavoro quasi perfetto che è stato fatto nell’ideare scrivere e realizzare quella serie tv.
    Il funko pop di Belle è meraviglioso anche solo per la scelta di usare il vestito oro che la principessa indossa nella meravigliosa scena del ballo al castello che qualsiasi bambina di qualsiasi generazione avrebbe voluto indossare. Solo per questo merita di essere acquistato,

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