Passaporto biometrico

Il passaporto biometrico rappresenta l’evoluzione del tradizionale documento di viaggio, quello che si faceva in questura ed era pronto in genere dopo molti giorni. La nuova versione è decisamente elettronica, prevde un chip, una piccola placca, collocata sul retro della copertina del passaporto e finalizzata ad immagazzinare una serie di dati relativi alla persona. Molti vantaggi, ma, come è naturale, anche qualche poblema dovuto soprattutto alla sua “fragilità”.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Passaporto biometrico

Cos’è il passaporto biometrico. 1

Dove richiedere il passaporto biometrico. 1

Cosa serve per richiederlo e quanto costa. 1

Quanto dura il passaporto biometrico. 1

Quando farlo. 2

Tipi di passaporto ancora in circolazione. 2

I dati immagazinati dal chip del nuovo passaporto di tipo biometrico sono di duplice natura: biometrici e anagrafici. Per biometrici si intendono le impronte digitali di entrambe le mani e la foto del viso. Per anagrafici i classici nome, cognome, data di nacita, residenza e nazionalità. L’insieme dei dati viene riportato come una sorta di codice a barre, per completare i dati personali che sono comunque riportati nelle pagine cartacee del documento.

Il nuovo passaporto si configura così come una singolare commistione di cartaceo e digitale, fisico e immateriale, nella misura in cui la parte biometrica va a favorire la procedura di identificazione del passeggero, agevolandola nel momento in cui ne tutela la sicurezza.

Cos’è il passaporto biometrico

Per biometrico si intende l’insieme delle caratteristiche fisiche di una persona che la identificano, rendendola unica. E si tratta di caratteristiche scarsamente manipolabili, nel senso che le impronte digitali e la forma della mano sono difficili da alterare o simulare, il che riduce i margini per scambi di identità più o meno voluti.

Inoltre, la registrazione di tali dati oggettivi su un supporto elettronico come il microchip rappresenta una ulteriore garanzia rispetto al rischio di contraffazione.

Dove richiederlo

In Italia il passaporto biometrico è attivo dal 20 maggio di quest’anno (anche se nel 2006 era comparso per la prima volte) e per ottenerlo è necessario ritirare presso le questure e i commissariati un particolare modello unificato chè è uguale per tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea.

Il prelievo delle impronte digitali può essere però effettuato solo negli uffici della Polizia di Stato, per cui anche se la domanda per il nuovo passaporto può essere presentata alla stazione dei Carabinieri o al Comune di Residenza, bisogna comunque passare attraverso la polizia per perfezionare la pratica. Niente impronte, niente rilascio.
Ma attenzione: la rilevazione delle impronte non è necessariamente contestuale, può anche avvenire in un momento diverso rispetto a quello in cui si presenta l’istanza.

Cosa serve per richiederlo e quanto costa

Per la richiesta del nuovo passaporto biometrico occorre prima di tutto un documento di identità valido da presentare all’ufficio prescelto. Poi due foto tessera e la ricevuta di pagamento di un bollettino a copertura delle spese di rilascio dell’importo di 42,50 €. E ancora, una marca da bollo telematica (la ‘vecchia’cartacea non va più bene) emessa dall’Agenzia delle Entrate e stampata dal tabaccaio, di importo pari a 40,29 € e della validità di un anno. Insomma, per richiedere un documento necessario per l’espatrio bisogna spendere più di 80 €.

Quanto dura?

Il passaporto biometrico dura 10 anni, per cui i nostri 80 € possono anche pesare un pò meno. In apparenza non è diverso dal passaporto cartaceo, ha la grandezza di una rubrica tascabile di piccole dimensioni, contiene 48 pagine e la copertina è rigida con il famoso microchip inserito al suo interno, per l’esattezza sul retro della prima pagina di copertina.

Il contenuto del microchip è leggibile soltanto attraverso uno specifico lettore collegato ad un computer, e in questo modo gli agenti doganali riescono a tenere sotto controllo le entrate e le uscite dai vari paesi grazie all’immenso database di cui dispongono. Il database consente di leggere i dati del viaggiatore senza che l’addetto inserise alcun dato sul computer, il che rende la procedura tanto sicura quanto rapida.

Quando farlo

Chi avesse ancora il passaporto in corso di validità non deve certo preoccuparsi, non deve correre alla polizia per rinnovarlo. Le due versioni coesisteranno ancora per molto tempo, almeno fino a quando quelli cartacei già emessi non arriveranno alla loro scadenza naturale. Solo allora, al momento del rinnovo, si farà il nuovo passaporto biometrico, e ovviamente passeranno immediatamente alla nuova versione elettronica anche quanti devono sostituire subito il vecchio perchè scaduto o rovinato.

Tipi di passaporto ancora in circolazione

Al momento (2012) in circolazione ci sono ben quattro modelli di passaporto: il tradizionale senza lettura ottica; l’elettronico; due tipi a lettura ottica, uno con foto digitale ed uno senza.

  • tradizionale
    è il più vecchio in assoluto, quello con la foto incollata nella seconda pagina. Per questo esistono delle limitazioni territoriali, nel senso che per viaggiare in alcuni paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, è obbligatorio completarlo con un visto.
  • a lettura ottica senza foto digitale
    emesso fino al 2005, contiene due righe di testo che possono essere decifrate soltanto con un lettore ottico. La foto è incollata, come nel tradizionale. Anche in questo caso, per entrare negli Stati Uniti occorre il visto.
  • a lettura ottica con foto digitale
    qui, oltre alla banda a lettura ottica c’è a foto digitalizzata e stampata sulla pagina. In questo modo il visto non è necessario.
  • elettronico
    emesso dopo il 2006, è stato una sorta di prova di quello biometrico, una sperimentazione. La differenza risiede nel numero di pagine, che sono 32 invece di 48, e nelle foto, che sono due piuttosto di una. Non occorre il visto.

Avvertenze e conservazione del passaporto biometrico

Attenzione a come si conserva il nuovo passaporto biometrico, perchè è decisamente delicato a causa del microprocessore elettronico, che lo rende sicuro e all’avanguardia. Riporlo in una custodia o comunque maneggiarlo poco e con attenzione diventa allora fondamentale per salvaguardarne l’integrità, anche perchè non dimentichiamo che ha un costo non irrilevante che in caso di danneggiamento rimane a carico del titolare.

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3 Commenti

  1. Cristina
  2. Pier Luigi
  3. fabio

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