Caratteristiche fisiche della proustite
La proustite, per quanto riguarda le proprietà cristallografiche, appartiene al gruppo dimetrico ed al sistema trigonale. L’abito cristallino è prismatico, con facce romboedriche e scalenoedriche anche se in alcuni campioni è possibile notare una biterminazione che consiste nell’ottenere facce terminali diverse dal solito. Nella maggior parte dei casi, troviamo i cristalli della proustite in forma massiva e granulare.
La proustite ha una durezza variabile tra 2 e 2,5 sulla scala Mohs. Sotto il profilo della densità, il valore è di 5,57 g/cm3. Il colore della proustite è essenzialmente rosso, con sfumature che si richiamano al rosso caramella, alla cannella, al rosso arancio, al rosso-grigiastro e al grigio-rossastro. La lucentezza può essere adamantina e submetallica. La trasparenza si muove lungo una linea che va da trasparente a traslucida. La sfaldatura viene ritenuta scarsa mentre la frattura è concoide e irregolare. Lo striscio mostra una polvere rossa.
Volendo approfondire le differenze e le similitudini tra proustite e pirargirite accennate in precedenza dobbiamo dire che entrambi i minerali cristallizzano nella classe ditrigonale piramidale. I cristalli che presentano sono ben sviluppati ed in alcune occasioni riescono a dare vita a diversi tipi di germinati. In caso di spaccatura, sia proustite che pirargirite si presentano informi. Dal punto di vista cromatico, la pirargirite ha un colore rosso più scuro rispetto alla prustite. I riflessi della prustite sono rossi scarlatti, quelli della pirargirite rosso ciliegia. Entrambi, comunque, rappresentano minerali d’argento importanti e li troviamo spesso associati proprio ad altri minerali dello stesso tipo nonché alla galena.
Genesi e giacimenti di proustite
La proustite nasce come minerale tardivo nelle vene idrotermali caratterizzate da basse condizioni di temperatura, in compagnia di altri solfuri, come appunta la pirargirite. Possiamo, dunque, concludere che l’origine della proustite sia idrotermale. Con l’argento, l’acantite e l’arsenico si verifica la paragenesi che altro non è che l’associazione di minerali che si sono formati insieme oppure in un periodo successivo, l’importante è che il processo genetico che porta alla formazione della roccia magmatica sia lo stesso.
I principali giacimenti di proustite si trovano in Germania, nello specifico presso le località di Annaberg ed Aue. Si possono trovare cristalli addirittura di 15 cm nel Cile ed in Messico. In Italia, se volete trovare questo minerale, dovete recarvi in Sardegna, precisamente a Gonnosfanadica, nella miniera Fenugu Sibiri, ma anche in provincia di Nuoro, nella miniera Correboi, presso la località di Villagrande Strisaili e, infine, in provincia di Cagliari, a Muravera, presso la miniera di Baccu Arrodas.
Uso della proustite
La proustite viene impiegata soprattutto nei processi finalizzati all’estrazione dell’argento. Un altro impiego della proustite è nel campo gemmologico. Viene, infatti, tagliata come pietra semipreziosa. Ciò lo si deve soprattutto al suo bellissimo colore. L’aspetto negativo è dato da un valore piuttosto basso di durezza, motivo per il quale è difficile utilizzare questo minerale in altri ambiti. La proustite viene anche venduta come minerale da collezione. Chi si occupa della conservazione di questo minerale deve fare attenzione al fatto che essa reagisce alla luce e può comportare la formazione di pellicole di colore bianco che possono rendere opaco il campione.