Caratteristiche fisiche del minio
Partiamo innanzitutto da considerazioni relative all’aspetto cristallino. Il minio appartiene al gruppo dimetrico e cristallizza nel sistema tetragonale. L’abito cristallino può essere massivo ma anche granuale. I cristalli si presentano, spesso, molto simili a scaglie dalle dimensioni davvero limitate. Non è raro trovare anche dei cristalli riuniti in aggregati polverulenti. E’ solubile nell’acido cloridrico.
Sotto l’aspetto fisico, invece, il minio presenta una densità di 8,2 g/cm3 mentre ha valori molto bassi (tra 2 e 3 sulla scala Mohs) per quanto concerne la durezza. La sfaldatura avviene in maniera perfetta lungo le due direzioni, l’indice di rifrazione è di 2,4 mentre la lucentezza è adamantina. Volendo dare un’occhiata al colore si nota che quello principale è senza dubbio il rosso, anche se sono presenti diverse tonalità che si avvicinano al giallo, all’arancio, al bruno e ad altri colori.
Una delle caratteristiche principali del minio è quella di avere una frattura terrosa. Ciò vuol dire che si disintegra abbastanza facilmente, come avviene anche per l’argilla. Dal punto di vista del pleocroismo possiamo dire che si verifica un dicroismo medio. I colori che compaiono al dicroscopio sono il rosso mentre è presente anche la varietà incolore. Chiudiamo con una considerazione sulla trasparenza. Per quanto concerne il minio, essa può essere subtrasparente o opaca.
Genesi e giacimenti di minio
Il minio si origina nelle zone di ossidazione dei giacimenti di piombo. In realtà, la sua è un’origine secondaria. La paragenesi avviene con la galena e la cerussite. I principali giacimenti di minio si trovano in California, Colorado e Arizona, nonché in Australia, Russia, Francia, Grecia e Scozia. In Spagna il minio si trova lungo il fiume Minius che, come abbiamo visto, dà il nome al minerale. In Italia alcuni giacimenti si trovano ad Iglesias ed in provincia di Cagliari. Nel Settentrione sono ubicati a Zuccarello, in provincia di Savona.
Curiosità ed utilizzo del minio
Già da diverso tempo, ormai, il minio viene prodotto a livello industriale tramite l’ossidazione del piombo fuso che avviene attraverso una corrente d’aria. Un tempo veniva impiegato nella fabbricazione di vernici antiruggine nonché come pigmento pittorico. Oggi, viene utilizzato nella preparazione di smalti e vernici ad olio per il rivestimento di manufatti di ferro, acciaio e ghisa. A volte, viene lavorato con varie sostanze colorate con gli ossidi di ferro.