Come funzionano i Triac
I Triac sono componenti elettrici molti versatili, grazie alla loro capacità di funzionare sia con tensioni positive sia negative ai loro terminali. Nello specifico, sono tre i terminali dei Triac:
- Gate (G)
- Anodo1 (A1 o MT1)
- Anodo2 (A2 o MT2)
Per attivare il flusso di corrente elettrica, i Triac funzionano utilizzando il terminale Gate (G), attraverso gli altri due terminali, gli anodi. Come affermato precedentemente, a differenza dei SCR (Silicon Controlled Rectifiers) i Triac sono bidirezionali a tre elettrodi, permettendo agli elettroni di fluire in entrambe le direzioni.
Come altri componenti elettronici, il Triac ha il proprio simbolo di circuito da utilizzare negli schemi circuitali e questo indica le sue proprietà bidirezionali. Il simbolo del Triac quindi, può essere visto come una coppia di simboli di tiristori in sensi opposti uniti insieme.
Campi di applicazione dei D
Grazie alla loro versatilità e alla loro caratteristica di essere bidirezionali, i Triac trovano spesso applicazione come interruttori in un’ampia gamma di apparecchiature elettriche, come lampade, ventilatori e motori. Questi componenti elettronici sono spesso utilizzati in requisiti di commutazione CA di potenza medio-bassa.
In generale, i Triac sono classificati in due categorie in base al loro utilizzo:
- per circuiti di commutazione
- per circuiti di potenza variabile (dimmer)
Ecco i campi di applicazione dei Triac:
- controllo dell’illuminazione, in particolare dimmer domestici
- controllo di ventilatori e piccoli motori
- interruttori elettronici per la commutazione ed il controllo generale della corrente alternata
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