Minipimer: scelta e acquisto

Utile, veloce, non ingombrante. Il frullatore a immersione, meglio conosciuto come Minipimer, è un piccolo elettrodomestico che non può mancare nella casa sia di chi cucina tanto e spesso come di chi preferisce la toccata e fuga davanti ai fornelli. A naso si potrebbe pensare che il nome derivi dalla lingua inglese, in realtà l’origine è nell’acronimo PIMER, nome dell’azienda spagnola che lo creò nel 1959: Pequeñas Industrias Mecánico Eléctricas Reunidas. L’inventore fu un dipendente che lavorava presso la PIMER, Gabriel Lluelles. Scopriamo insieme qual’è il miglior minipimer in commercio.

Il Minipimer

Il Minipimer è un frullatore a immersione: per frullare la nostra minestra e ottenere un gustoso passato di verdure non è necessario travasare tutto nel frullatore o nel robot. E’ sufficiente immergerlo nella pentola stessa e azionarlo.

Il Minipimer è composto da due componenti base: il corpo motore e il gambo frullatore. Il primo contiene il motore e i pulsanti a pressione di azionamento delle funzioni; l’impugnatura è ergonomica e dotata di pulsanti a pressione. In effetti maneggiarli nella lavorazione di alimenti diversi tra loro è molto comodo e semplice.

Il gambo frullatore può essere in plastica o in acciaio. Quest’ultimo è da preferire sia per la resistenza a urti e scheggiature, sia perché meno soggetto a macchiarsi a contatto con determinati cibi.

Gran parte dei Minipimer in commercio hanno due velocità e la funzione turbo. Esistono modelli che possono arrivare ad avere ben 15 velocità! Ovviamente il consumo in termini di energia è maggiore, ma sarà più semplice frullare alimenti poco morbidi.

Minipimer

Che si tratti di un modello base o di un simil robot da cucina, non può mancare in dotazione il bicchiere recipiente, solitamente da 500 ml. Utile per evitare di schizzare le pareti della cucina durante la frullatura, si può trovare un modello base in plastica trasparente oppure con le gradazioni in litri o grammi. Molto utili i bicchieri con il coperchio in dotazione, così che una volta realizzata la nostra preparazione la si può comodamente chiudere e riporre in frigo direttamente nel bicchiere contenitore senza doverla travasare altrove.

A questi elementi base si possono aggiungere moltissimi accessori che possono dotare il Minipimer delle funzioni di un robot da cucina. Innanzitutto la frusta: fissata al gambo motore consente lavorazioni come la montatura della panna. Per schiacciare le patate o verdure cotte il mercato offre anche il gambo schiaccia verdure o gambi frullatori con una base più ampia, utili per lavorare le minestre direttamente in pentola. In questo caso, ricordate sempre di raffreddare prima gli alimenti! Anche il tritaghiaccio è un accessorio interessante se si vogliono preparare granite casalinghe.

Al bicchiere si può sostituire un recipiente più grande, simile a quello dei robot. Ci potremmo così trovare davanti a un vero e proprio tritatutto!

Come scegliere il miglior minipimer

L’offerta in termini di performance e di prezzi è molto ampia. Un modello base in plastica con due velocità può costare poco più di 10 euro. Con l’aumento delle funzioni e degli accessori in dotazione, come in presenza di design curati, si possono superare le 100 euro.
Come e quanto pensiamo di usare un Minipimer? Abbiamo già in casa un frullatore o un robot da cucina? Molti Minipimer in commercio, per le loro funzioni e i loro accessori, possono essere considerati dei piccoli sostitui dei robot da cucina. Per questo valutare il tipo di impiego che intendiamo effettuare del Minipimer è essenziale per scegliere quanto “investire” in questo piccolo e prezioso mini elettrodomestico.

Inoltre, il Minipimer è un elettrodomestico poco ingombrante e se crediamo di usarlo spesso, è bene scegliere un modello con l’anello appendi parete, così da averlo sempre a portata di mano. Non tralasciate nulla al caso e verificate anche la lunghezza del cavo: in una cucina grande e con diversi piani di appoggio la scelta potrebbe fare la differenza! E se desiderate avere infinita libertà di movimento in cucina, valutate la possibilità di acquistare un modello senza fili ricaricabile sulla base.

Consumi del minipimer

Vasta la gamma dei Minipimer in base ai loro consumi. Si parte da un minimo di 180W per arrivare a superare i 700W. Risparmiando energia si perde di performance in termini di potenza e funzionalità. I modelli fino a 200W difficilmente hanno più di due velocità.

Pulizia del minipimer

Posso lavare il Minipimer in lavastoviglie? Tranne l’attacco del Minipimer dotato di motore, tutti gli accessori possono essere lavati in lavastoviglie. Il corpo motore può essere pulito con un panno umido. I prodotti in plastica possono perdere il loro colore originario in quanto alcuni alimenti (acidi come il pomodoro o contenenti pigmenti come le carote) possono scolorirlo o macchiarlo.

Uso del Minipimer in cucina

Frullati, passati di verdure e in generale minestre, frappè sono gli impieghi classici del Minipimer. Tra le salse che si possono ottenere con il frullatore a immersione c’è la maionese; prepararla a mano può essere difficile e faticoso, il rischio è di trovarci una maionese troppo liquida.

Preparata direttamente nel bicchiere recipiente il risultato finale è buono e pulire il tutto è veloce. Il Minipimer può essere un valido alleato anche nella preparazione delle pappe per i bambini, anche se su questo impiego ci sono opinioni contrastanti perché , a differenza dell’omogeneizzatore, con il frullatore a immersione si rischia di far inglobare l’aria nel cibo con conseguenti fastidi per il bambini. Una soluzione veloce potrebbe essere quella di far riposare pochi minuti il preparato e girarlo lentamente con un cucchiaio.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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Una risposta

  1. Agatha

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