Servizi per i bambini da 6 a 12 anni

Servizi ai bambini. Esattamente come i servizi per la prima infanzia, anche i servizi per i bambini più grandicelli vanno scelti con la massima consapevolezza, in quanto da queste scelte potrebbe dipendere il loro benessere futuro. Continua a leggere questa guida per saperne di più!

problematiche e consigli per genitori di bambini da 6 a 12 anni

Problematiche legate alla fascia di età che va dai sei ai dodici anni

Nel momento in cui il bambino cresce e termina il percorso alla scuola dell’infanzia (comunemente nota come scuola materna), giunge ad affrontare il suo primo ciclo di istruzione, ciclo che comprende dapprima la scuola primaria (scuola elementare) e, successivamente, la scuola secondaria di primo grado (scuola media). Molto probabilmente, parecchi di voi genitori saranno alle prese con la scelta tra settore pubblico e privato, perciò vi sarà utile tenere presente che la scuola primaria pubblica è gratuita, eccezione fatta per il servizio della mensa – che è appunto a pagamento – e per l’ulteriore onere dei libri insieme alla cancelleria necessaria.

I genitori che, invece, pur consapevoli di questo preferiranno comunque scegliere una scuola privata dovranno tenere presente sì l’ammontare delle tariffe, che varia da scuola a scuola, ma anche gli orari previsti dalla scuola stessa, valutazione che anche i genitori orientati al settore pubblico dovranno in ogni caso fare.

Infatti, la scelta di un orario che impegni parzialmente o totalmente il tempo del proprio bambino a scuola deve tener conto sì dei propri impegni lavorativi ma anche delle esigenze del bambino stesso. A tal fine, sarà utile dare uno sguardo al funzionamento della scuola primaria alla luce delle della riforma Moratti entrata in funzione nel 2003 e delle successive integrazioni e modifiche.

Spunti di riflessione per aiutare i genitori a scegliere tra i vari servizi offerti

Nella scelta dell’orario scolastico – sia nel caso della scuola primaria che di quella secondaria e al di là del settore pubblico e privato – è fondamentale tenere presente che, se da un lato l’orario a tempo pieno (o prolungato per le medie) è molto allettante oltre che comodo per gli orari di lavoro di voi genitori, dall’altro risulta essere invece parecchio pesante per il bambino direttamente coinvolto. Questo succede non solo perché la giornata scolastica è piuttosto lunga, ma anche perché la concentrazione del bimbo – già messa a dura prova durante le lezioni – tende a diminuire maggiormente una volta che torna a casa e deve accingersi a svolgere i compiti quotidiani.

Sarebbe dunque opportuno valutare la validità dell’alternativa fornita dalle classi “a modulo” (per la scuola primaria) e a tempo normale (per quella secondaria). Nel primo caso, nonostante ci siano comunque delle lezioni pomeridiane, le giornate sono però più brevi rispetto a quelle del “tempo pieno” e, dunque, sono fisiologicamente più adatte alla giovane età del bimbo stesso.

Ė conveniente applicare lo stesso criterio di valutazione per scegliere poi tra il tempo normale e quello prolungato previsto dalle scuole secondarie: nonostante il tempo normale sia anch’esso piuttosto impegnativo in termini di orari, i bambini hanno comunque la possibilità di tornare a casa nel primo pomeriggio e di avere il resto della giornata a disposizione per svolgere la mole di compiti che, inevitabilmente, in questo ciclo di studi aumenta.

Una recente iniziativa nata in questi ultimi anni può meglio aiutare voi genitori nel momento in cui dovete scegliere non tanto l’orario di lezione quanto la scuola stessa per i vostri figli: si tratta dei cosiddetti “Open Day”, ossia giornate nelle quali le strutture scolastiche (delle primarie o secondarie che sia) sono letteralmente aperte alle famiglie, che in tal modo possono vedere e conoscere personalmente l’ambiente e farsi un’ idea utile a scegliere o, magari, anche a scartare un istituto piuttosto che un altro. Si tratta, insomma, di utili iniziative che permettono alle famiglie di scegliere con una buona dose di consapevolezza anziché di procedere a “scatola chiusa” per poi trovare delle eventuali sgradite sorprese una volta ormai iniziato l’anno scolastico.

Infine, va sottolineato anche il prezioso contributo dato da altre strutture culturali e ricreative diverse dalla scuola, quali sono le biblioteche e le ludoteche in particolare, dato che esse rivestono un ruolo importante per la crescita del bambino in termini non solo culturali, ma anche di socializzazione in generale. Tali strutture, naturalmente, sono anche un ottimo modo per far avvicinare il bambino al mondo della cultura già durante gli anni dell’infanzia. Inoltre, siccome tutto questo avviene attraverso un metodo diverso da quello tipicamente istituzionale, risulta forse essere più efficace appunto perché più dilettevole.

Questo articolo si compone dei seguenti capitoli

Problematiche e consigli ai genitori
Scuola e servizi per l’istruzione
Servizi culturali e ricreativi
Servizi per le vacanze, lo sport e la salute

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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  1. FLORIANA VINCENZA ROLLERI

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