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Cucinare con il wok

Una padella, tante cotture

Friggere, saltare, affumicare, cuocere al vapore, stufare: chi pensa che col wok si possano cucinare solo ed esclusivamente verdure al salto si sbaglia, perché questa padella rappresenta un utensile da cucina estremamente versatile, che si presta molto bene a diversi tipi di cottura. Vediamole tutte, una per una.

Cottura al vapore col wok

La cottura al vapore è una delle tecniche di cottura più impiegate nella cucina cinese, con la quale si possono cuocere in modo sano e senza aggiungere grassi carne e pesce, verdure e ravioli. Per cuocere al vapore col wok basta versarvi dentro un po’ di acqua e appoggiare poi sul bordo del wok i cestelli per la cottura al vapore. La sua forma concava, infatti, permette la creazione di un vapore molto denso e abbondante, che cuoce i cibi alla perfezione.

Frittura col wok

Friggere con il wok vuol dire riuscire a utilizzare meno olio di quanto se ne utilizzerebbe in una padella normale: nonostante le sue dimensioni piuttosto grandi, infatti, il wok è dotato di una forma semisferica che permette di friggere pochi alimenti per volta, in pochissimo olio. Il suo spessore ridotto, inoltre, permette all’olio di riscaldarsi velocemente e di mantenere più facilmente la temperatura.

Cucinare al salto col wok

La tecnica di cottura al salto è forse la più caratteristica della cucina cinese, e quella per cui il wok viene maggiormente impiegato. È un tipo di cottura particolarmente indicata per alimenti di piccole dimensioni, tagliati quindi a pezzettini o a listarelle, che si rosolano in poco olio e a fuoco molto vivo, approfittando dello spessore ridotto del wok che permette quindi di raggiungere velocemente temperature molto alte.

Solitamente con questa modalità si preparano le verdure o il pesce, e per una buona cottura al salto col wok bisogna ricordarsi di rimescolare spesso gli alimenti di modo che non si attacchino al fondo.

Cottura mista in stile orientale

È un tipo di cottura con la quale si preparano, nel wok, piatti come il maiale in agrodolce, il manzo con le cipolle, il pollo con gli anacardi e via dicendo: tutti piatti che prevedono una cottura in umido, quindi, ma con tempi di cottura molto ridotti. Per questo, viene utilizzato il wok per scottare preliminarmente gli alimenti, a cui poi viene aggiunto un liquido di cottura, ad esempio il brodo, e le salse o gli aromi.

L’affumicatura con il wok

Il wok è una padella che permette di affumicare in modo molto efficace (e casalingo) le pietanze, semplicemente posizionando un po’ di carbonella nella parte concava, accenderla e ricoprirla con trucioli di legno di quercia, di castagno o comunque di un legno non resinoso, posizionare una griglia nella parte superiore e coprire il tutto con un coperchio. Con questo tipo di cottura, i filetti di carne o di pesce che si desiderano affumicare vanno posti sui bordi esterni della griglia, ossia dove il calore è meno intenso.

Ovviamente si tratta di un’operazione che, esattamente come una grigliata, è meglio fare all’aria aperta, in giardino, in balcone o in terrazzo.

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