Come avviare un Garden Center

La passione per le piante, per il giardinaggio, e insomma il pollice verde possono diventare molto redditizie, condividendole con le persone e mettendosi a disposizione per aiutarle. Come? Avviando un Garden Center. Se siete interessati all’argomento, leggendo questa guida avrete tutte le informazioni che vi servono.

Come avviare un Garden Center

Rinnovare per rinnovarsi

In Italia la crisi non si è mai davvero risolta. Ci sono stati gli anni peggiori, ovvero il periodo dal 2009 al 2012, ma in realtà anche dopo pur essendoci stati miglioramenti l’economia non si è più ripresa.

Lo dicono anche i dati recenti, che vedono una contrazione della produzione industriale italiana del -7% e, nonostante l’occupazione generale sia aumentata, quella giovanile e femminile continua ad aumentare.

Quindi, in tempi così difficili e lontani dal periodo più fiorente dell’Italia postmoderna molte persone hanno deciso di mettersi in proprio e di reinventarsi per trovare un modo di sbarcare il lunario in maniera più o meno sicura.

Tra le attività più redditizie che hanno letteralmente salvato e aperto nuove possibilità a chi le ha intraprese c’è l’apertura di un garden center, che del resto è uno dei fini ultimi dei veri amanti della natura.

Qualcuno potrebbe storcere il naso, dicendo che è un’impresa poco impegnativa – e, quindi, poco redditizia, ma in realtà non è così: la sua gestione, se ben fatta, richiede tanta pazienza e abilità che si acquisiscono col tempo e con l’esperienza, ma soprattutto riesce anche a far guadagnare bene.

In questa guida vediamo di darvi tutte le informazioni necessarie e dettagliate per l’apertura di un garden center, inserendoci anche dei suggerimenti e dei consigli che speriamo possano esservi utili per evitare errori.

Suggerimenti e consigli per un inizio senza intoppi

Il primo consiglio di cui dovreste tenere conto per avviare un garden center è essere consapevoli delle proprie conoscenze in merito al settore. Una sicurezza in tal senso può essere data dal diploma (o addirittura laurea, per i più giovani) agrario che riesce a conferire molta, ma molta competitività in più rispetto a chi ne è sprovvisto.

Potrebbero essere utili anche delle certificazioni dovute a corsi privati cui si è partecipato per avere competenze nel settore, ma a livello di percezione generale tendono ad essere accolte un po’ più freddamente di un titolo di studio.

Comunque, molto spesso anche avere “solo” le conoscenze di base potrebbe non essere abbastanza. Infatti, una cosa che dovreste fare per essere ancor più certi delle possibilità di successo del vostro garden center è capire quale sarebbe il flusso di clienti del vostro negozio, clientela che naturalmente è diversa da comune a comune, da regione a regione.

Questo in generale vale per ogni attività imprenditoriale, che nell’apertura si basa anche sull’antropologia del luogo in cui sarà operativa: nessuno, garden center compreso, può permettersi di saltare questo importante passaggio.

Oltre a ciò, molto utile si rivela anche la stesura di un piano preciso e dettagliato che analizzi tutte le esigenze del target di clientela cui si ha intenzione di puntare. Non va per esempio trascurato che il settore dei garden center sta vivendo un momento di espansione, che va trattata con molta attenzione: la clientela, in particolare, si rivela molto esigente e raramente lascia le cose al caso.

Proprio per questo motivo la conoscenza, l’analisi del territorio a livello antropologico si rivela fondamentale per conoscere al meglio e nella maniera più dettagliata possibile la possibile clientela. È vero che è complessivamente prevedibile, ma sono proprio i dettagli e le sfumature a fare la differenza: più ne scoprirete, maggiore sarà il successo della vostra attività.

E ora veniamo a noi, e iniziamo a parlare a livello un po’ più “tecnico” dei garden center, partendo dalla loro struttura.

Struttura di un Garden Center

Sappiamo bene che l’Italia è un paese sommerso dalla burocrazia: leggendo gli ultimi dati, solo la Grecia fa peggio di noi in Europa. Questo si traduce in un’estrema lentezza per fare qualsiasi cosa, anche l’apertura delle attività.

Gli amanti del giardino potranno però tirare un sospiro di sollievo, perché per avviare un garden center non ci sono troppi né troppo specifici criteri burocratici da rispettare. In generale bisogna infatti tenere in considerazione le stesse normative che vanno rispettate per l’apertura di una qualsivoglia attività piuttosto “generalista”, concentrando le proprie energie – come detto – sul target e sulla struttura aziendale che a livello teorico ha molte possibilità di crescita.

Molto importante è, poi, la dimensione dell’edificio in cui l’azienda, il garden center troverà la sua sede nonché la collocazione di tutte le piante.

È vero che ad un primo sguardo possono essere cose apparentemente e tranquillamente sottostimabili, ma la realtà e l’esperienza di altri insegnano che sono tra gli elementi fondamentali dell’apertura di un garden center (e di un’azienda in generale) e che, quindi, se non ben considerati potrebbero anche compromettere il successo del garden center stesso.

Per cui, anche questo aspetto richiede necessariamente di concentrarsi nello stilare una giusta e approfondita analisi sul target su cui si ha intenzione di puntare, non lasciando proprio niente al caso.

Per procedere in maniera intelligente, di solito, si cerca di organizzare lo stabile in un percorso estremamente semplice nel suo attraversamento, che abbia il giusto spazio per le persone e per i visitatori che potranno comodamente e facilmente osservare le piante esposte.

E, ovviamente, è importante il fattore climatico, anch’esso assolutamente da non trascurare. Se avete intenzione di vendere tanti tipi diversi di piante, saprete già che ognuna di loro ha bisogno di specifiche condizioni ambientali che quindi incidono sulla decisione del posizionamento della pianta dentro o fuori lo stabile.

Molto importante è anche un buon merchandising, che venda bene la vostra attività, che abbia una buona pubblicità e che sia corredato di tutto il necessario. Insomma, oltre alle piante aiuta molto mettere in vendita tanti e diversi accessori attirando la clientela con prodotti collaterali, che però piacciono molto un po’ a tutti.

Altri consigli utili per l’apertura di un Garden Center

Abbiamo detto ad inizio articolo che l’apertura di un garden center è per molti quell’Attimo Fuggente da cogliere sul momento, il treno da non farsi scappare. Tuttavia, scegliere i prodotti della migliore qualità vi farà fare la differenza.

Questo significa che dovrete stare molto attenti nella selezione del terriccio, dei concimi e degli altri articoli per il giardinaggio, tenendo conto di vari fattori (tutti importanti) e cercando il giusto compromesso tra qualità, prezzo e target di riferimento.

Il che significa che se aprite lo store in una zona abitata da classe media, i prezzi potranno essere alti ma non altissimi, come invece potete permettervi di fare in un quartiere particolarmente facoltoso.

I clienti, infatti, hanno tantissime e variegate esigenze, e questo vi fa capire quando dovrete divenire abili – voi e i vostri soci in attività – a tenere tutto sempre sotto controllo. Inizialmente, quindi, il consiglio è di rivolgervi a dei consulenti esperti nel settore, che sapranno consigliarvi i prodotti migliori.

Una buona idea è anche quella di assumere uno, due o tre consulenti da mettere al servizio dei clienti, aiutandoli nel momento dell’acquisto e indirizzandoli a scegliere i prodotti più giusti per quello di cui hanno bisogno.

Questo vuol dire che i consulenti dovranno sempre essere disponibile nel dare tutte le informazioni utili e importanti per i clienti, che in questo modo potranno fare la scelta (per loro) migliore.

Certamente la scelta di assumere del personale competente in tal senso alzerebbe i costi, che però in breve tempo sarebbero ammortizzati e soprattutto conferirebbero al garden center molta professionalità in più.

Tenete conto, comunque, che per quanto riguarda i guadagni con i garden center nella maggior parte dei casi si riesce a raggiungere la parità dei conti rispetto all’investimento iniziale già dal primo anno.

Per riuscire in questa impresa chiaramente dovete avere buone abilità comunicative voi, e/o dotarvi di un ottimo team di gestione pubblicitaria, che sappia creare grafiche accattivanti e moderne sia per l’allestimento sia per le promozioni, nonché che sappia sfruttare bene i social (soprattutto Instagram, dove le immagini delle piante e degli ortaggi sono particolarmente seguite e vanno alla grande).

Campagne di promozione mirate e ben fatte riusciranno ad attirare molti clienti in più, consentendovi di essere sempre sicuro e di andare sempre sul sicuro.

Non dimenticate mai, infine, la manutenzione del centro, che per farla bene richiede costi piuttosto alti. In generale sappiate che maggiori sono le dimensioni di un garden center maggiori saranno i suoi costi di gestione.

Potrà rivelarsi molto utile, per voi, la stesura di un buon business plan che vi consenta di capire quali saranno le entrate e le uscite in un determinato periodo. Inoltre, specie i primi anni, per una maggiore redditività sarà molto conveniente lavorare anche e soprattutto nei giorni festivi: la gente è a casa, e ha più tempo per dedicarsi a spese di questo genere.

Sono quindi dei sacrifici che poi sono ben ripagati nel tempo: potete per esempio progettare le vostre ferie nel momento in cui la maggior parte delle altre persone lavora, risparmiando anche sui costi di viaggio.

Quindi, se anche dopo questa lettura avete ancora intenzione di aprire un garden center, altro non dovete fare che mettervi sotto, informarvi al meglio e al dettaglio e iniziare a lavorare.

E ricordate sempre la parola chiave: analisi del target di riferimento. Capitelo, e puntate alle sue esigenze e vedrete che la vostra attività avrà molto successo!

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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