Come aprire un’erboristeria
Nel nostro Paese il business delle erboristerie ha una storia piuttosto recente; queste attività commerciali si sono diffuse agli inizi degli anni ’70 e ad oggi i dati parlando di una crescita del settore di oltre il 40% annuo. Le ragioni di tale crescita vanno ricercate nella sempre più popolare mentalità ecologica e naturalista che sta prendendo piede tra i giovani e i meno giovani.
L’offerta di prodotti naturali che è possibile acquistare in erboristeria è sempre più varia e, complici le nuove tendenze e le cosiddette mode green, sempre più persone sperimentano tali prodotti sia per la cura del corpo che, in molti casi, in alternativa ai farmaci come strumenti di prevenzione, nonché come veri e propri trattamenti per un gran numero di disturbi.
Oggi le erboristerie non si limitano all’offerta dei classici prodotti naturali con cui preparare tisane o confezionare pot pourri, ma seguono le tendenze più recenti mettendo a disposizione della clientela, sempre più attenta ed informata, una grande varietà di prodotti davvero innovativi.
Il settore in forte crescita degli alimenti biologici, ad esempio, rende questo genere di attività commerciale una reale risorsa lavorativa; così come l’offerta, ampia e differenziata, di cosmetici, fragranze, tisane, erbe sfuse, piuttosto che confezionate e pronte all’uso, va incontro alla domanda in continuo aumento.
Molte persone cercando sempre più frequentemente prodotti alternativi ai medicinali chimici, elementi naturali con cui attenuare fastidi, rilassare corpo e mente e prevenire malesseri di varia origine.
Appare, quindi, piuttosto evidente che decidere di aprire un’erboristeria rappresenti un ottimo investimento; se avete passione per la medicina naturale e alternativa, unitamente al giusto spirito imprenditoriale, e avete intenzione di intraprendere questa attività di seguito troverete alcune indicazioni in merito ai passi da compiere.
1. La prima distinzione da fare in merito ad un’erboristeria è tra due alternative:
- Commercio dei soli prodotti confezionati
- Trasformazione di piante officinali nei loro derivati
Nel primo caso sarà sufficiente seguire uno specifico corso di abilitazione, nel secondo caso è invece necessario un titolo di studio (laurea triennale in Tecniche Erboristiche, laurea in Farmacia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche o un diploma di laurea in Scienza e Tecnica delle piante officinali o in Farmacognosia.)
2. Operare la scelta tra Impresa Individuale e Società di Capitale; per comprendere le caratteristiche delle varie realtà è necessario rivolgersi ad un consulente del settore.
3. Redigere l’atto costitutivo mediante scrittura privata o atto pubblico attraverso il notaio, il quale provvederà all’inoltro della registrazione presso l’Agenzia delle Entrate e il Registro delle Imprese.
4. Richiedere l’attribuzione del Codice Fiscale all’Agenzia delle Entrate.
5. Denunciare l’inizio dell’attività al Comune (Ufficio Commerciale), il quale valuterà il rispetto alle normative edilizie e urbanistiche.
6. Infine, iniziata l’attività, effettuare l’attivazione della società presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
7. Aprire un’erboristeria non comporta grandi investimenti, né in merito alle dimensioni del locale né in funzione della gestione dell’attività; la chiave di successo è rappresentata dalla passione per la medicina naturale e dall’offerta di una vasta gamma di prodotti, che siano in grado di soddisfare le esigenze sempre maggiori di una clientela in forte aumento.