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Come comportarsi quindi se il nostro bambino dice parolacce? Gli esperti hanno pareri diversi. Alcuni infatti dicono che bisognerebbe ignorare il fatto che dicano parolacce, mentre altri sono convinti che bisognerebbe fare capire al bambino che sbaglia.

Personalmente credo che si dovrebbe far finta di niente o comunque se si vuole esprimere disappunto, occorre farlo coi dovuti modi, senza mettere in imbarazzo il bambino. Se volete che non parli usando tra un vocabolo e l’altro una parolaccia, dovete essere voi i primi a non dirle. In poche parole, dovete cercare di essere sempre coerenti, altrimenti toglierete a voi stessi la credibilità di genitore!

Provate a spiegargli che le parolacce a volte sono segno di debolezza, magari le usano i bambini ( e non solo ahimè) per mettersi in mostra, e cercate di fargli capire come si sentirebbe lui se i suoi compagni gli rivolgessero delle parolacce. A seconda dell’età, il bambino preferisce dire determinate parolacce piuttosto di altre.

Nella prima fase, quella che va dai 2 ai 3 anni, il bambino raggiunge il controllo degli sfinteri e inizia ad essere attratto da tutto ciò che ha a che fare con questo aspetto. Le parolacce che dirà di più in questo periodo quindi sono legate alla produzione del suo corpo.

Nel secondo periodo che va dai 3 ai 6 anni, il bambino vive la cosiddetta fase fallica. Inizia a scoprire la differenza tra maschio e femmina e le parole volgari riguardano appunto questa sfera. Per il bambino dire le parolacce è segno di trasgressione, ma sin dalle prime parole capisce che sono vocaboli volgari, tant’è vero che quando le pronuncia il più delle volte ride, e le dice sempre al momento giusto!

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