Cosa fare in caso di pressione alta
La pressione sanguigna è la forza con cui il sangue viaggia lungo le arterie del nostro corpo. I suoi valori devono rimanere il più possibile stabili perché eventuali variazioni ci espongono al rischio di patologie cardiovascolari anche gravi che possono mettere a repentaglio la nostra salute. La pressione alta è anche conosciuta con il termine “ipertensione” ea diagnosticarla deve essere un medico, dopo aver misurato la pressione sanguigna con lo strumento opportuno.
Quando i valori della pressione si alzano il cuore può risultarne danneggiato, così come i vasi sanguigni, i reni e altri organi del corpo. L’età è un fattore molto importante; la pressione infatti tende ad aumentare man mano che il corpo invecchia. A questo si aggiungono le buone abitudini alimentari e l’attività sportiva, indispensabili per mantenere il corpo in uno stato di benessere.
Avere la pressione che rientra nei valori considerati normali è molto importante perché ci mette al riparo dalle malattie cardiovascolare in cui a giocare un ruolo importante è proprio il valore della pressione. Stiamo parlando di infarti, arterie ostruite, ictus e altre patologie a carico del cuore che riguardano anche i livelli di colesterolo nel sangue.
I livelli di colesterolo nel sangue e i giusti valori della pressione sono due aspetti da non considerare perché, da loro due, dipende la buona salute del cuore. Colesterolo alto e pressione alta possono diventare due elementi molto pericolosi insieme ed è per questo che è necessario seguire una dieta sana e povera di grassi, che vanno a intaccare le arterie, e tenere la propria pressione sempre monitorata.
Il calcolo della pressione sanguigna
La pressione sanguigna viene misurata tendendo conto di due importanti valori di riferimento; la pressione sistolica, conosciuta anche con il nome di “massima”, e la pressione diastolica, quella “minima”. Il numero più alto della misurazione corrisponde alla pressione sistolica mentre il più basso a quella diastolica. Considerando un soggetto adulto, i valori normali della pressione si aggirano intorno ai 120 di massima e agli 80 di minima. Oltre questa soglia, in base all’aumento del valore, si parla di pre-ipertensione, ipertensione di grado 1 e ipertensione di grado 2.
Più la pressione aumenta, maggiore è il rischio di incorrere in patologie di tipo cardiovascolare. La pressione va misurata costantemente ed è compito del medico di base stabilire l’iter giusto per tenere monitorata la situazione o, eventualmente, intervenire con una terapia farmacologica.
I fattori di rischio per la pressione alta
Alcune condizioni aumentano la possibilità di soffrire di pressione alta:
- Età: più si invecchia e maggiore e la possibilità che la pressione si alzi
- Familiarità: la pressione alta tende a essere ereditaria
- Sovrappeso: il grasso in eccesso è nemico del cuore, delle arterie e quindi anche della pressione
- Sedentarietà: chi ha uno stile di vita sedentario ha più probabilità di avere la pressione alta
- Fumo: il tabacco aumenta la pressione del sangue e danneggia le arterie
- Alimentazione scorretta: una dieta ricca di sale e di grassi saturi è nemica della pressione sanguigna
- Alcool: con il tempo l’alcool può danneggiare il cuore. Mai eccedere, soprattutto con i superalcolici, che andrebbero evitati.
- Stress: inutile dire che anche lo stress può contribuire a innalzare la pressione sanguigna
I sintomi della pressione alta
Non sempre chi soffre di pressione alta presenta sintomi ben specifici che facciano supporre a un innalzamento della pressione. Alle volte, invece, è possibile accusare qualche disturbo generico, come forti mal di testa o perdita di sangue dal naso. Si tratta di disturbi, però, che in genere si manifestano quando la pressione alta è a uno stadio avanzato e la maggior parte delle volte chi scopre di avere la pressione alta lo fa a seguito di una visita medica.
Proprio perché in genere l’innalzamento della pressione è qualcosa di asintomatico, è importante recarsi periodicamente dal medico per una visita di controllo e imparare a misurare da soli la pressione, anche con gli apparecchi elettrici che oggi si possono acquistare con facilità. È anche importante misurare la pressione in assenza di qualche sintomo, per essere informati su quali sono i propri valori e per poterli comunicare al medico in caso di necessità.
Cosa fare in caso di pressione alta
E veniamo al dunque: cosa fare quando ci accorgiamo di avere la pressione alta? Una cura definitiva non c’è, ma quello che è possibile fare è tenere sotto controllo la situazione per fare in modo che non peggiori ulteriormente. Sicuramente è necessario badare di più alla propria alimentazione e al proprio stile di vita, mentre alle volte, se la pressione si scopre essere già piuttosto alta, è necessario intervenire con una terapia di tipo farmacologico.
Ma quali sono, nello specifico, i comportamenti alimentari e non che è bene adottare in caso di pressione alta? In cucina, il nemico numero uno in caso di pressione alta è il sale. In linea teorica bisognerebbe assumere una quantità si sodio giornaliera pari a tre grammi, anche se in realtà, molte volte si tende a superare di gran lunga questo limite.
Da mettere al bando quindi, è tutto ciò che contiene molto sale, come i prodotti che contengono salsa di soia, bicarbonato e lievito, ma anche insaccati e prodotti in scatola, che oltre al sale contengono anche additivi e conservanti, nemici delle arterie e della buona salute del cuore.
In caso di pressione alta andrebbe limitata anche la quantità di sale che si utilizza in cucina per preparare o condire gli alimenti. Se in alcuni casi queste limitazioni risultano difficili, nel caso in cui per esempio dobbiamo salare l’acqua della pasta, in altri invece rinunciare al sale diventa un po’ più semplice. Utilizzare le spezie per condire la carne, il pesce e le verdure è infatti un ottimo modo per limitare il consumo di sale giornaliero.
Oltre ad alcuni accorgimenti di tipo alimentare, per contrastare la pressione alta è necessario fare movimento. Gli esercizi di tipo aerobico, oltre a essere ideali per dimagrire, sono anche quello che ci vuole per ridurre la pressione del sangue e agevolare l’attività cardiaca. Potete scegliere tra diverse tipologie di esercizio, come le camminate al parco, il nuoto o la bicicletta; quello che conta è fare movimento, contrastare la sedentarietà e, di conseguenza, tenere il peso sempre controllato.
I cibi che aiutano a combattere la pressione alta
Un discorso a parte merita il mondo dell’alimentazione che, in caso di pressione alta, può essere di grande aiuto per contrarla e anche in ottica di prevenzione. Oltre a limitare il sale e tutti quegli alimenti che contengono grassi saturi, che cosa è utile mangiare per combattere la pressione alta?
Carne rossa, cibi in scatola, carne lavorata e tutto ciò che contiene additivi e conservanti alimentari è dannoso per il cuore, affatica le arterie ed espone il corpo a rischi che, se associati a una pressione già alta, possono diventare molto pericolosi.
La frutta e la verdura, invece, sono alleate preziose in caso di pressione alta; contengono molte fibre necessarie alle fibre muscolari dei vasi sanguigni per dilatarsi correttamente. Anche il pesce, in particolare quello azzurro, ricco di Omega3, è un alimento molto importante nell’ottica della prevenzione delle malattie cardiovascolari.
I lupini sono dei alimenti che contengono molte proteine e sono considerati un buon alimento per combattere il colesterolo e la pressione alta. Le patate viola sono invece ricche di sostanza fitochimiche prezioso per il nostro organismo, mentre la barbabietola, in particolare il suo succo, è considerata da sempre una preziosa alleata contro la pressione che tende ad alzarsi.
Anche le noci, ma solo se mangiate nelle giuste quantità, hanno un buon effetto sulla protezione dell’apparato circolatorio e, dulcis in fundo, anche il cioccolato è in grado di aiutare chi ha la pressione alta. Ma badate bene: solo il cioccolato amaro, niente cioccolato al latte o cioccolato bianco, che contiene flavonoidi in grado di rendere più elastici i vasi sanguigni.
Le terapie farmacologiche per la pressione alta
Dieta ed esercizio fisico possono non bastare, soprattutto quando i valori della pressione superano di molto quelli considerati normali. In questi casi è necessario intervenire con alcuni farmaci, in grado di stabilizzare la pressione e fare in modo che non si alzi ulteriormente. A decidere di procedere in questo modo è il medico di famiglia che, dopo aver valutato attentamente la storia clinica di ciascun paziente, stabilisce se è davvero arrivato il momento di assumere il farmaco per la pressione, in genere una pastiglia che si assume ogni giorno per tutto l’arco della vita.
Alle volte l’assunzione del farmaco può creare qualche effetto collaterale e questo dipende esclusivamente dal dosaggio consigliato dal medico; la dose può essere infatti modificata nel caso in cui si manifestino effetti collaterali difficili da gestire e compromettenti per la quotidianità.