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Cos’è la convergenza delle ruote e a che serve

La regolazione della convergenza delle ruote viene effettuata dall’autoriparatore (gommista, meccanico), che va ad agire sulle testine della scatola dello sterzo. Queste, opportunamente ruotate, a seconda dei valori da impostare alle ruote, stabiliscono il valore della convergenza, che può essere sia in gradi angolari e minuti primi, che in millimetri (quest’ultima unità di misura è quella preferita attualmente per comodità di interpretazione diagnostica).

Bisogna premettere che esiste la convergenza, cioè quando le due ruote della vettura sono chiuse in avanti, la divergenza, quando sono aperte in avanti e la convergenza nulla, cioè uguale a zero, quando le due ruote sono perfettamente parallele tra loro. Queste impostazioni, ovviamente sono dettate dal costruttore del veicolo, a volte in accordo con il costruttore dell’apparecchio assetto-ruote.

Quest’ultimo è lo strumento con il quale il tecnico gommista rileva le misure geometriche delle ruote, sia anteriori che posteriori e poi le visualizza sul computer, allo scopo di diagnosticare eventuali deformazioni di parti meccaniche del sottoscocca, come ad esempio braccetti dello sterzo, bracci oscillanti, ammortizzatori, telaio della vettura.

E’ possibile al termine della prova stampare il referto tecnico, da consegnare al cliente.

Funzionamento del banco prova convergenza

Ritornando alla strumentazione del banco prova assetto ruote, attualmente ve ne sono in commercio di varie tipologie, molto sofisticate (a raggi laser, tecnologia CCD, tecnologia 3D) ed in grado di rilevare tutti gli angoli geometrici delle ruote e delle sospensioni in maniera completamente automatica ed in pochi minuti (circa 10-12) a seconda dell’attrezzatura utilizzata.

Il principio di funzionamento dei seguenti banchi prova è il seguente:

  1. Posizionamento della vettura sul ponte sollevatore o buca di lavoro;
  2. Rilevamento manuale di eventuali giochi meccanici delle ruote e/o delle parti meccaniche di sospensioni (quali cuscinetti, mozzi, tiranti, braccetti);
  3. Controllo ed eventualmente rispristino della pressione di gonfiaggio dei 4 pneumatici, allo scopo di livellare uniformemente la vettura;
  4. Posizionamento dei 4 rilevatori elettronici sulle ruote, tramite l’aggancio sui cerchi mediante staffe di ancoraggio, denominate dagli addetti ai lavori griffe;
  5. Inserimento sul computer dei dati anagrafici del cliente e della marca e modello della vettura in prova;
  6. Inizio misurazioni: si controlla dapprima l’asse posteriore della vettura, con i parametri della convergenza, della campanatura e dell’angolo di spinta. Si passa all’asse anteriore, misurando la convergenza, la campanatura e l’incidenza.
  7. In caso di scostamenti di questi parametri, si passa alla regolazione vera e propria, sollevando il veicolo e ruotando come già detto in precedenza le testine della scatola dello sterzo. Per fare questa operazione sono necessarie le chiavi fisse poligonali (le cosiddette chiavi inglesi), un martello, dello spray lubrificante per eventuali sbloccaggi da parti arrugginite, una pinza a pappagallo (simile a quella utilizzata solitamente dall’idraulico) e naturalmente una buona manualità ed esperienza;
  8. Stampa del referto tecnico finale, con riporto di eventuali vizi della vettura, tipo parti deteriorate da sostituire, giochi eccessivi e varie.


Assetto ruote DWA (www.cemb.com)

Come accorgersi che la vettura necessita di convergenza

E’ piuttosto semplice il metodo per accorgersi se la propria autovettura abbia bisogno della regolazione della convergenza, fermo restando che è il gommista il principale specialista che si occupa di questo importante parametro geometrico delle ruote, pertanto il veicolo deve essere periodicamente sottoposto a controlli in officina.

Detto questo, il principale difetto che sorge sulla vettura, in caso di convergenza fuori tolleranza è l’usura precoce e non uniforme del battistrada di uno o più pneumatici, sia anteriori che posteriori (come chiaramente indicato in figura). Il battistrada in questo caso presenta una parte (interna o esterna) nettamente più usurata dell’altra opposta, nello specifico vi sarà una maggiora usura interna alla gomma, se le ruote sono maggiormente divergenti, cioè aperte, al contrario vi sarà una maggiore usura della parte esterna del battistrada se le ruote sono maggiormente convergenti, cioè chiuse.

In caso di convergenza nulla, cioè uguale a zero millimetri, non vi sarà nessun consumo anomalo, perché lo zero di riferimento è il valore maggiormente impostato dai costruttori di veicoli, affinchè quest’ultimi viaggino senza particolari problemi su strada. Se lo scostamento della convergenza è molto elevato, l’usura anomala degli pneumatici si verifica anche dopo un breve chilometraggio (es. 10.000-15.000 km).

Un altro parametro che induce l’automobilista a ricorrere della consulenza del tecnico gommista è quello riferito ai disturbi di guida del proprio autoveicolo. Se ad esempio vi è uno sbandamento anomalo e quasi incontrollabile in curva, oppure una scarsa direzionalità su strada rettilinea, oppure un decentramento dello sterzo dalla linea centrale, è molto probabile che la convergenza delle ruote anteriori e/o posteriori sia fuori norma.


Usura esterna del pneumatico per eccessiva convergenza

Cosa provoca lo scostamento della convergenza delle ruote

In generale, lo scostamento della convergenza delle ruote è causato dai possibili urti ai quali sono soggetti sia le gomme che i cerchi, soprattutto se le vetture percorrono quotidianamente percorsi urbani, spesso con manti stradali zeppi di buche profonde, avvallamenti irregolari, cordoli pronunciati. A lungo andare, tutti questi urti si sommano dando luogo allo spostamento della convergenza (cedimento dei gommini elastocinematici), che seppur trattasi di pochi millimetri (sono sufficienti 4-5 mm per causare danni alle gomme) influiscono notevolmente sul rendimento chilometrico delle stesse.

Altre cause che contribuiscono a sregolare la convergenza sono le sostituzioni dei pezzi meccanici delle sospensioni. Pertanto è buona norma, ogni qualvolta il meccanico sostituisce un pezzo alla vettura (esempio bracci oscillanti, testine sterzo, ammortizzatori, scatola guida) far ricontrollare la convergenza dal proprio gommista di fiducia. Altre cause varie di convergenza fuori norma possono essere, seppur in percentuale molto minore, difetti di impostazione dei valori del costruttore del veicolo, errata regolazione dell’operatore gommista (per cause che vanno dalla inesperienza o da attrezzature non tarate a regola d’arte).

Come scegliere l’officina giusta per la convergenza pneumatici

La scelta della giusta officina dove affidare il proprio veicolo per la regolazione dell’assetto ruote è alquanto soggettiva, in quanto ogni automobilista di sicuro ha un proprio gommista di fiducia. In ogni caso bisognerebbe seguire alcuni importanti accorgimenti, per essere sicuri di essere nel posto giusto.

Ad esempio assicurarsi che l’officina sia regolarmente iscritta, ciò è facilmente identificabile attraverso l’esposizione negli uffici di certificati di abilitazione e di autorizzazioni varie, l’organizzazione dell’officina stessa, come ad esempio la stesura di un foglio di lavoro a priori, la premura di coprire i sedili e il volante prima di posizionare la macchina sul ponte, la dotazione di moderne attrezzature tecnologiche, la disponibilità del personale, nonché dulcis in fundo l’emissione di un referto tecnico con fattura o scontrino fiscale.

Come essere certi di un buon lavoro di convergenza pneumatici

La bontà del lavoro effettuato dipende esclusivamente dalla risoluzione del problema che ha indotto l’automobilista ad entrare in officina. Ad esempio se l’utente ha portato il veicolo in officina perché lamentava un disturbo di guida, come sbandamento, instabilità direzionale e altro, l’unica soluzione per verificare se il lavoro è stato eseguito a regola d’arte è la pretesa di poter provare la vettura stessa a lavoro ultimato insieme al personale dell’officina, che in questo caso è quasi sempre l’operatore che ha eseguito la manutenzione, a meno che non si tratti di grosse strutture che si possono permettere anche un collaudatore o un capo officina.

Nel caso invece si deve verificare la bontà del lavoro inerente ad esempio all’usura anomala dei pneumatici, quest’ultima potrà essere verificata soltanto dopo un determinato chilometraggio (es. 3.000-5.000 km), pertanto è consigliabile conservare il referto tecnico (su cui scrivere i chilometri esatti della manutenzione e la data) e confrontare successivamente al ricontrollo la bontà del lavoro.

I costi della convergenza pneumatici in officina

I costi della convergenza pneumatici variano solitamente dai 20,00 ai 30,00 euro per l’asse anteriore e dai 15,00-20,00 euro per l’asse posteriore, dipende ovviamente dalle misurazioni totali che il gommista effettua per la vostra vettura e dal tipo di macchinario che ha in dotazione.

È chiaro che se il tecnico effettua anche la misurazione di altri angoli geometrici delle ruote, come la campanatura e l’incidenza, il costo dell’operazione lieviterà sensibilmente.

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30 Comments

  • salvatore ha detto:

    Salve
    Io vado fiero della mia fuori serie opel corsa b 1.0
    L’ultima volta che sono andato a fare la convergenza alla mia auto,non sono rimasto contento
    da quel momento quanto smonto qualcosa alla sospensioni anteriori la convergenza la faccio da me con la lenza,meglio di buttare via 20,00 euro.
    quello che non so sulla mia auto se la convergenza in origine era un tantino negativa.
    Ciao a tutti.

  • Mario ha detto:

    Devo sottolineare alcune critiche per la genericità di definizioni e spiegazioni, non solo su queste pagine, ma in genere su molti altri siti e nei pensieri di molti che si definiscono esperti in materia.
    I fattori che determinano assetti irregolari nei veicoli a 4 ruote, consumi irregolari degli pneumatici e non ideale tenuta di strada esulano spesso dalle regolazioni canoniche di convergenza realizzate anche sui migliori banchi degli specialisti.
    Infatti vi sono elementi che pochi sanno analizzare e soprattutto prevedere.
    Innanzitutto molte case automobilistiche progettano in modo superficiale le geometrie corrette degli avantreni, ed inoltre tali progetti spesso finiscono in pratica per dar luogo a montaggi del tutto imprecisi ed errati nella produzione di serie, e tantomeno a regolazioni puntuali, se non per vetture di alto livello e di alte prestazioni sportive, tipo Ferrari.
    Nessun costruttore di autoveicoli garantisce per iscritto infatti di aver regolato gli avantreni delle vetture secondo valori precisi e con tolleranze rigide. Non è infrequente trovare vetture nuovissime con angoli del tutto sballati.
    Secondariamente, un conto sono gli angoli verificati e regolati in condizioni statiche sul banco del gommista, un altro sono quelli nelle condizioni reali e pratiche di trazione sotto sforzo, come ad esempio ad alte velocità o con manti stradali aventi pendenze laterali.
    Infatti tutto il sistema cambio-semiassi-bracci oscillanti, tiranti e puntoni, nonché scatola sterzo e cuscinetti, è soggetto ad un certo grado di deformabilità, variabile anche in base all’età della vettura ed alla formazione di “laschi” fra le strutture mobili dell’avantreno, cosicché i valori regolati sul banco spesso non soddisfano nella pratica.
    Ad esempio sotto trazione gli pneumatici anteriori tendono nelle trazioni anteriori, per via della coppia di trazione, a far aumentare la convergenza, perché è come se tirassero lateralmente verso l’avanti, facendo leva sulle sospensioni, e generando uno sforzo che va ad aumentare la convergenza.
    Si immagini quanto può influire i l grado di elasticità o di “lasco” dei sistemi mobili nel determinare tale incremento di convergenza, assolutamente non quantificabile in condizioni statiche.
    Bisognerebbe poter installare dei sensori laser fra le ruote, lanciare una autovettura a 130 Km/h e poi misurare il grado reale di convergenza, caso per caso.
    Inoltre c’è il problema del “camber”. Quando questo è negativo, le ruote appoggiano maggiormente al suolo sulla parte interna degli pneumatici, determinando una tendenza al maggior consumo dei lati interni. E’ compensabile tale regolazione rendendo divergenti le ruote anteriori? Si, in teoria, ma poi si darebbe luogo ad un comportamento torcente del battistrada sull’asfalto al rotolamento, e si aumenterebbe il consumo di gomma, oltre che peggiorare l’aderenza. Allora intanto ci si trova con angoli di convergenza nulli o positivi, che comunque non migliorano il consumo dei lati interni a causa del “camber” negativo, cioè con i lati superiori degli pneumatici più vicini fra loro di quelli inferiori.
    I costruttori assegnano tali valori di “camber” per migliorare la tenuta di strada in curva alle vetture con pretese velleità più sportive, ma lo fanno a scapito dei consumi delle gomme, e si guardano bene dal riferirlo alla clientela.
    Anche qui molte cose dipendono dal carico della vettura e dall’insieme delle regolazioni, dei giochi e dei laschi che esistono.
    Non si tiene conto nemmeno dell’effeto della coppia torcente del gruppo motore, quando questo è allineato alla direzione di marcia, e che determina carichi diversi sotto sforzo fra i due lati della vettura.
    Poi c’è il problema dell’allineamento del retrotreno nelle trazioni anteriori (ma a volte anche in quelle a trazione posteriore).
    Spesso l’assale posteriore è non parallelo alla congiungente fra le ruote anteriori, oppure il centro degli assi non è allineato fra quello anteriore e quello posteriore, oppure la congiungente dei centri degli assi non è perpendicolare agli assi.
    Spesso si notano vetture nuove, anche blasonate, tipo Alfa Romeo perfino, che viaggiano con un disallineamento fra le due ruote laterali sinistre anche maggiore di 5 centimetri, a prescindere dalla differenza di carreggiata, con tendenza cioè del retrotreno a stare più vicino al bordo destro della strada, anche senza pendenze laterali.
    In tali casi non c’è quasi nulla da fare, giacché sarebbe impossibile spostare gli attacchi delle sospensioni posteriori per allineare l’assale posteriore. A me è capitato di poterlo fare su una Panda, spostando in avanti il lato sinistro di mezzo centimetro e indietro il lato destro di mezzo centimetro dei supporti degli assali, limando i fori di attacco e inserendo due mezze lune nei vuoti rimasti. Solo cos’ la vettura andava perfettamente dritta, con eguali angli di convergenza alle due ruote dell’avantreno, altrimenti prima bisognava regolare le convergenze in modo diverso ai lati, e la vettura comunque virava gradualmente a destra se lasciata sola, cioè senza mani sullo sterzo.
    Forse questo è un sistema (assale disassato) per evitare il frontale in caso di abbandono dello sterzo. Ma così l’assetto non sarà mai perfetto, anche dopo le più perfette regolazioni al banco del gommista.
    Insomma, sull’assetto ci sono troppi misteri, e le case automobilistiche fanno di tutto per nascondere certe situazioni, mentre invece si declama da ogni parte che la soluzione sta nel mettere la autovettura sul banco del gommista, e si sciorinano cifre e cifre di angoli e millimetri da regolare.
    Viviamo in un mondo consumistico, e quindi la pubblicità per i gommisti è perfettamente funzionale al sistema commerciale, sia di chi fabbrica banchi di regolazione assetto, sia di chi ha le officine.
    La realtà è che si raccontano molte chiacchiere sugli assetti, generando bisogno di perfezionismo e di perfettismo, mentre invece le autovetture quasi sempre possiedono difetti congeniti strutturali di progetto e di realizzazione che non portano quasi mai a una regolazione davvero rigorosa e quindi soddisfacente.
    Ma intanto i soldi per regolare gli assetti delle ruote scorrono rigogliosi e fanno la felicità di tutti quelli che ci devono portare a casa il pane per la famiglia e le tasse per i governi ladri.

  • Seby ha detto:

    Admir….hai risolto???? potrebbero essere uno o tutti e due i semiassi, un usura anomala all’altezza dei giunti omocinetici….

  • Chris ha detto:

    X IVAN
    Ha per caso risolto? Ho lo stesso problema, dopo cambio cerchi e gomme. Mia misura 215 40 18, Cerchi originali 7.5J 18″. Convergenza e ammortizzatori sono ok.

  • Fernando ha detto:

    Buonasera dimenticavo altresì di chiederVi se era possibile conoscere anche che angolazione, ovvero i gradi dell’asse di spinta della medesima vettura Toyota Rav4 2.2L Turbodiesel, D4D- cat. 177 cv Luxury. Con osservanza Fernando

  • Fernando ha detto:

    Buonasera se possibile desideravo essere da Voi delucidato su quanto far settare la convergenza e le campanature (anteriore e posteriore) di una Toyota Rav4 2.2L turbodiesel D4-d cat – 177cv acquistata nel NOV. 2006. Monta pneumatici misura 225/65/17. Grazie se possiate togliermi dubbi in quanto ho notato un consumo anomalo soprattutto del treno posteriore (ruota sinistra). Fernando

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Mattia. LE suggeriamo sempre di seguire le indicazioni specifiche del suo meccanico.

  • Ciccio ha detto:

    ho cambiato pneumatici alla mia multipla 195/60/15 e tirava a sinistra, ho fatti rifare la convergenza( che risultava ok) e tirava a sinistra, il gommista mi ha invertito le ruote anteriori d/s ed ora tira a destra, secondo me non è la convergena ma penso piu ad una differenza nel diametro dei pneumatici. voi che ne pensate ?

  • mattia ha detto:

    dovrei sostituire i cuscsinetti posteriori devo eseguire ancora la convergenza?

  • claudio ha detto:

    Salve,posseggo una jeep con ponte rigido post e anteriore mi chiedevo qual’e’ fosse la differenza di convergenza con veicolo a ruote indipendenti la spinta di un veicolo a ruote indipendenti tenta a chiudere l anteriore mentre con ponte rigido avviene la stessa cosa?

  • Ivan ha detto:

    Anche io ho lo stesso problema di Admir o cmq un problema simile.
    Io ho una Bmw Serie 1 e dovrei montare le seguenti misure di cerchi e gomme:

    Misure corrette:
    -posteriori: gomme 245/35 18″ – cerchi con canale 8,5j ET 52
    -anteriori: gomme 215/40 18″ – cerchi con canale 7,5j Et 49

    Io anzichè montare queste misure per anni ho montato dei cerchi Replica con le seguenti misure:
    -posteriori: gomme 245/35 18″ – cerchi con canale 8,5j ET 37
    -anteriori: gomme 215/40 18″ – cerchi con canale 8j ET 34

    Con queste misure è come se avessi montato dei distanziali di 2 cm. La macchina è sempre risultata stabile e perfetta nei cambi di direzione con lo sterzo sempre rigido e comunicativo come con le misure a libretto. Ora vengo al dunque, da alcuni mesi ho montato dei cerchi originali modello “313 Performance” con le stesse identiche misure che montavo con i cerchi Replica. Risultato: sterzo leggerissimo, anche da fermo (sembra di avere il City che usano alla fiat sempre attivo), poca reattività della macchina..adesso quando mi scappa il posteriore l’auto risulta incontrollabile poichè lo sterzo non da piu quelle sensazioni che ti permettono di “percepire” che l’auto ha perso l’aderenza e quindi anche le reazioni per correggere la traiettoria risultano molto piu lente e scoordinate. Ormai guidare non è più un piacere come un tempo.
    Ho provato tutte le soluzioni possibili con vari gommisti e con vari assettisti esperti del settore che mi avevano montato il mio attuale assetto Bilstein B16 pss10 ed effettuato le regolazioni agli angoli posteriori -1,3° e anteriori -1° e convergenza neutra. Ho addirittura cambiato le gomme anteriori montando delle 225/40 18″ pensando che il problema fossero le dimensioni dei cerchi anteriori troppo larghi (8j di canale) e che quindi la gomma avesse un effetto “moto” con i fianchi troppo tirati; anche con le 225 non è cambiato nulla. Insomma, nssuno sa cosa sia successo e nessuno sa come aiutarmi a risolvere il problema. L’unica cosa che è risaltata all’occhio di un assettista è che le ruote anteriori sono più esterne rispetto a quelle posteriori e per questo ho un comportamento anomalo della vettura. Possibile che sia così..ma allora perchè quando avevo i Replica non succedeva nulla di simile?

    Scusate se mi sono dilungato ma son mesi che cerco di risolvere questo problema invano. Se qualcuno potesse essere d’aiuto o avesse qualche idea mi contatti, grazie

  • pietro ha detto:

    ho un problema sulla convergienza della macchina (rav 4). ho cambiato un pezzo al mio paese (tira sterzo) .in parole povere il mio problema è che la mia macchina da quando mi hanno cambiato il pezzo lo sterzo ,sterza di più da una parte e di meno da l’altra.chi mi aiuta?

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Admir. Sembra davvero un problema strano. Se le gomme sono equilibrate e la convergenza è regolare non ci dovrebbero essere vibrazioni di sorta.

  • admir ha detto:

    Per Giovanni , prima del cambio gomme era tutto ok! Cambiate le gomme ho anche sostituito i braccetti oscillanti, sono gia andato da due gommisti ma non riescono a venirne fuori. Campanatura e convergenza OK! la cosa strana è che la macchina va perfetta, se mollo il volante va via come un treno!!

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Admir. Direi che non hanno risolto il problema… cambi gommista. Ma prima del cambio gomme la vettura aveva un andamento regolare ?

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Giuseppe, lo può dire solo un gommista o un meccanico dopo averla guidata e vista. Ma direi che è piu facile sia questione di equilibratura delel gomme.

  • giuseppe ha detto:

    save a tutti,volevo sapere se il tremolio della mia auto quando guido puo’ dipendere dalla convergenza?GRAZIE

  • admir ha detto:

    Ciao, a tutti, volevo chiedere una cosa, ho una laguna SW del 2008, ho montato le nexen, ho notato subito che le gomme davanti si consumano male, e sopra i 130 Km/h la macchina balla come se fosse su un cuscino d’acqua.
    Sono tornato dal gommista che mi ha fatto la convergenza e la campanatura! E dice che il problema è risolto !!! Ma il problema persiste!!

    Cosa posso fare?

    Grazie

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Vincenzo, si certamente, ma non in una maniera rilevante come potrebbe, ad esempio, influire la gomma sgonfia o il portapacchi montato.

  • Vincenzo ha detto:

    Sarei curioso di sapere se l’assenza di regolare convergenza influisce anche sui consumi di carburante Grazie

  • DUE T SRL ha detto:

    buongiorno, siamo una officina, abbiamo in riparazione un veicolo commerciale gac gonow way? dove posso avere i dati per la convergenza in quanto presenta una usura anomala gomme

    grazie

  • Gino Santy ha detto:

    Buon giorno, sono interessato ai dati di campanatura e convergenza sia anteriore che posteriore per Fiat 124 spider abarth 1975, in quanto stiamo ristrutturando completamente l’auto e vorremmo rimettere tutto in ordine. La sospensione posteriore è indipendente con ammortizzatori macpherson non con ponte rigido. Ringrazio anticipatamente dei dati misure forniti e porgo cordiali saluti.
    Gino Santy

  • roberto ha detto:

    salve io posseggo una astra gtc h 05′ cerchi in lega da 18′ originali gomme kumho exsta 225 45 zr18 lo sterzo e troppo leggero e bisogna continuamente correggere la traiettoria sul dritto la guida e troppo impegnativa e stressante la sensazione e di instabilita’ ho provato a cambiare testine sterzo ammortizzatori (peggiorata ancor di piu’) bracci oscillanti fatta convergenza (il gommista l’ha fatta con i parametri dell’astra g perche non aveva l’h nel computer) ma mi ha detto che non cambia nulla e che la convergenza e a posto il problema e che lo sterzo e troppo leggero e al minimo avvallamento si muove segue tutte le imperfezioni della strada provando altre auto anche vecchie e di fascia bassa questa senzazione non c’e’ l’ho quindi e propio la macchina…..avete qualche consiglio per risolvere?grazie

  • aldo ha detto:

    Ho effettuato la convergenza sulla 147 jctm con cerchi in lega, poiche ho acquistato 4 ruote nuove, ma il gommista ha regolato solo le ruote anteriori, gli ho chiesto perche non fa quelle posteriori ma mi ha detto che non si fanno.

    Prima di andarci lo avevo chiamato e chiesto se loro facevano la convergenza, il gommista mi ha chiesto il modello della macchina e se i cerchioni erano il lega o no, non si dovrebbe fare anche all’asse posteriore??

  • Giuseppe ha detto:

    Salve qualcuno ha mai avuto problemi di convergenza con una Ford Mondeo SW Benzina del 2003 ?
    La macchina sembrava molto morbida di ammortizzatori dal lato guida, e così ho fatto sostituire tutti e 4 gli ammortizzatori; di fatto però non è cambiato nulla, nelle curve a destra sembra si imbarchi con molto rollio, nelle curve a sinistra sembra che il posteriore e l’anteriore sinistro tendano a portare la macchina all’esterno. Ho notato che se registro la convergenza va meglio, ma dopo poco torna tutto come prima. Qualcuno mi sa dire cosa posso far controllare ?
    Grazie.

  • andrea ha detto:

    Per quanto riguarda la conv posteriore non sempre è possibile farla dipende da che macchina è… se il ponte posteriore è fisso non si puo’ regolare

  • fabio breglia ha detto:

    mi servirebbero i dati di convergenza e campanatura dell’assale anteriore e posteriore di un’audi
    S3 8l codice motore BAM del 2002 grazie saluti

  • Massimo ha detto:

    Buonasera verificato un anomalo consumo interno delle gomme posteriori della mia auto Honda CR-V 2007 III serie, il gommista ha effettuato la convergenza e i risultati sono i seguenti:

    POSTERIORE SINISTRA
    INCLINAZIONE attuale -1°34′ campo specifica -1°45” -0°15′
    CONVERGENZA ” 0°12′ ” 0°02′ 0°09′

    POSTERIORE DESTRA
    INCLINAZIONE attuale -2°14′ campo sepcifica -1°45′ -0°15′
    CONVERGENZA ” 0°18′ ” 0°02′ 0°09′

    POSTERIORE
    diff.Inclinazione attuale 0°40′
    convergenza totale attuale 0°30′ campo specifica 0°05′ 0°19′
    linea direzionale attuale -0°03′
    set Bak attuale -0°01′
    offset asse attuale-0°04′

    Mi ha riferito che probabilmete ho preso un colpo (non ricordo), non è possibile intervenire e di lasciare così, sono un po’ perplesso…

    Grazie per la cortese assistenza.

  • Massimo Cassano ha detto:

    Per Claudio. La convergenza va fatta .. dove serve ! Le conviene farla dopo aver cambiato tutti gli ammortizzatori

  • Claudio. ha detto:

    Io, non ho capito bene se la convergenza si fa soprattutto per le ruote anteriori. Mi spiego: io ho cambiato gli ammortizzatori anteriori dell’auto, ma quelli posteriori non ancora(il mio meccanico mi ha detto tra un mese…) .In questo caso , se faccio la convergenza e cambio le gomme, poi tra un mese dovrò ripeterla per gli ammortizzatori posteriori?
    Grazie.

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