Scegliere il tipo di calorifero
I modelli di calorifero di ultima generazione possono appartenere a categorie diverse a seconda del metodo che utilizzano per scaldare l’ambiente; a questo proposito sono due i principali metodi di riscaldamento:
- per convezione
- per irraggiamento
Ognuno di questi modi ha vantaggi particolari e permette un diverso risparmio sull’energia e sulla bolletta. Per scegliere il metodo più corretto per il proprio ambiente da scaldare, in modo da evitare di acquistare un calorifero che scaldi in eccesso o in difetto, occorre verificare con un impiantista qualificato il fabbisogno termico effettivo degli ambienti.
Riscaldamento per convezione
Il riscaldamento per convezione è’ il tipo di riscaldamento tradizionale, che forniscono anche alcuni modelli dei calorifero di nuova generazione. Si tratta di riscaldare l’ambiente trasmettendo calore direttamente all’aria che circonda il calorifero, la quale poi si diffonderà in tutta la stanza. Tale metodo però ha degli svantaggi: aumenta la circolazione delle polveri, rende secca l’aria e incrementa anche il consumo di combustibile. Il calorifero tradizionale è composto da elementi cavi in ghisa, alluminio o acciaio, solitamente disposti in più colonne e nei quali, quando si accende il riscaldamento, circola acqua calda, con temperature tra i 60° e gli 80° C.
Riscaldamento per irraggiamento
Il principio del riscaldamento per irraggiamento è lo stesso che fa vivere la Terra, in quanto proprio il sole scalda con questo sistema. I sistemi che funzionano per irraggiamento riescono a trasferire più del 50% del calore per via radiante, cedendolo quindi direttamente alle pareti che a loro volta lo restituiranno all’ambiente. Questo permette anche un notevole risparmio energetico, in quando è sufficiente una temperatura del fluido scaldante non troppo elevata.
I sistemi di riscaldamento per irraggiamento possono essere: a gas, ad acqua surriscaldata, a fiamma diretta, a vapore, ed elettrico. I vantaggi principali di questo sistema scaldante sono due:
- il primo è quello che, non scaldando l’aria circostante, non si riduce il tasso di umidità, e l’aria non si secca
- il secondo è che non si verifica l’effetto di stratificazione, cioè non si scaldano più i soffitti ma solamente l’ambiente alle altezze che veramente interessano; questo permette un notevole risparmio sui costi e sull’energia.
Solitamente i sistemi scaldanti per irraggiamento sono costituiti da elementi a piastra, piatti e sottili, in acciaio o alluminio o in materiali sintetici creati appositamente, spesso con forme molto decorative. Questi sistemi permettono di ottenere elevate prestazioni utilizzando acqua a bassa temperatura: il calore infatti è stratificato nell’ambiente molto lentamente e scalda soprattutto le pareti che lo rimandano a loro volta.
Potenza termica del calorifero
La potenza termica emessa da un corpo scaldante è quella che definisce la sua resa termica. Quest’ultima è espressa in watt e viene valutata in base a una norma, la Uni En 442, la quale obbliga i produttori di caloriferi e sistemi scaldanti a fornire la cifra della resa termica dopo prove effettuate in laboratorio in condizioni standard. La resa termica è uno degli elementi da valutare al momento dell’acquisto del calorifero.
Scegliere il materiali di costruzione del calorifero
I materiali con cui sono realizzati i caloriferi di nuova generazione possono essere:
- acciaio
un materiale molto facile da modellare, che ben si presta a essere lavorato in tutte le dimensioni per creare forme originali e anche complesse, che danno ai modelli di calorifero di ultima generazione un forte impatto estetico - alluminio
che assieme all’acciaio, è un buonissimo conduttore di calore: questi materiali infatti scaldano all’istante gli ambienti circostanti per convezione e il loro tempo di raffreddamento è piuttosto breve - sintetici brevettati
i quali donano una temperatura ambiente più uniforme e di conseguenza un maggiore comfort, consentendo sempre più risparmio energetico; nei sistemi scaldanti realizzati con materiali sintetici il calore viene diffuso per irraggiamento.
Spesso i caloriferi vengono ricoperti con superfici colorate particolari, che possono aumentare la resa termica complessiva, oltre che farne degli oggetti particolari e adattabili a ogni tipo di arredamento.
Design: flessibile, modulare, personalizzabile
Flessibile, modulare e personalizzabile sono le parole chiave del moderno design, della funzionalità, del comfort formato casa. Gli studi su materiali e sistemi sempre più innovativi, puntano proprio a soddisfare queste tre esigenze. Non sono da meno i caloriferi di ultima generazione, che consentono anch’essi una flessibilità tale da adattarsi a ogni esigenza.
I corpi scaldanti infatti si possono personalizzare attraverso l’utilizzo appunto di moduli (per questo si parla di modulare), come accade ad esempio per le cucine componibili. Aggiungendo o togliendo i moduli, cioè blocchi standard con determinate caratteristiche, i corpi scaldanti si possono adattare agli ambienti da scaldare di volta in volta, per non dare calore in eccesso né in difetto.
Forme e colori del calorifero
I vecchi termosifoni ti sembrano ingombranti e brutti? Con un calorifero di ultima generazione il problema è risolto. Infatti la caratteristica più evidente e anche più sorprendente dei nuovi caloriferi, è l’aspetto estetico, pensato però prima di tutto in armonia con il risparmio energetico e la buona resa del calore, che sono le funzioni primarie di un buon impianto scaldante.
Grazie alla lavorabilità dei materiali, le forme dei caloriferi sono tra le più eleganti, stravaganti, esteticamente piacevoli, adattabili a ogni stile d’arredamento e a ogni spazio, anche piccolo, a disposizione. Il singolo calorifero diventa così pezzo d’arredo unico, con decorazioni che nessun altro ha, anche personalizzabili.
Onde, rotondità, pannelli piatti che sembrano quadri, disegni decorativi, mezze lune, cubi, quadrati, rettangoli; e poi colori sgargianti anche abbinati in modo insolito, oppure tinte neutre o pastello. Si può spaziare veramente tra possibilità infinite: basta cercare e scegliere.
Doppia funzione dei termosifoni
Grazie sempre all’adattabilità dei materiali, i caloriferi possono costituire anche dei veri e propri pezzi d’arredo che non hanno solo la funzione di scaldare l’ambiente, ma che servono anche ad altri scopi.
Ad esempio esistono caloriferi adattissimi all’ingresso, come Twist di Cordivari, che ingloba due specchi, per controllarsi prima di uscire, e due mensole per appoggiare gli oggetti che si tengono in mano al rientro, come chiavi e cellulare ad esempio. Oppure, sempre per l’ingresso, caloriferi come Flexo di Irsap, inglobano anche degli attaccapanni, oltre allo specchio.
Molti caloriferi adatti invece per il bagno, sono dotati di sbarre portasciugamani oppure di ripiani per la biancheria, come Adacto di Projectclima o Concept Z5 di Hit by Deltacalor, completo anche di illuminazione led a basso consumo. In questo i caloriferi si contendono il primato di elementi d’arredo a doppia funzione con gli scaldasalviette.
Grande tecnologia e molteplici funzioni invece per caloriferi come Modum Tubor, un calorifero a funzionamento misto (elettrico e idraulico), da appendere al muro come un quadro, che ingloba anche un cronotermostato, una radio per ascoltare la musica sotto la doccia, uno ionizzatore per depurare l’aria e un dissipatore di profumi per rendere gradevole la presenza in bagno.
Scaldasalviette
Gli scaldasalviette sono particolari elementi scaldanti, solitamente adatti per il bagno, che propagano il calore per convezione. Essi possono essere collegate all’impianto generale, e quindi funzionare alimentate dalla caldaia, oppure all’impianto elettrico, oppure ancora possono funzionare a sistema misto, cioè si può scegliere se farle alimentare dalla caldaia oppure dalla corrente; in questo caso, durante le stagioni in cui l’impianto di riscaldamento è a riposo, lo scaldasalviette può funzionare ugualmente. Lo scaldasalviette ha due funzioni principali conclamate:
- scaldare l’ambiente
- scaldare la biancheria che gli viene poggiata sopra
Infatti molti scaldasalviette sono pensati proprio come portasciugamani, per tenere gli asciugamani sempre caldi e confortevoli; alcuni scaldasalviette hanno la forma di vere e proprie mensole per la biancheria, come Quadraqua, dall’Officina delle Idee.
Altri modelli di scaldasalviette invece, sono ribaltabili, in quanto se aperti si trasformano in pratici stendibiancheria che asciugano ovviamente molto in fretta i panni appena lavati. Un esempio di questo genere è Stendy di Deltacalor.
Posizione dei caloriferi in casa
Per garantire un buon funzionamento dell’impianto e un’ottima resa del calore, è bene pensare accuratamente anche alla posizione che dovranno assumere i caloriferi. Tale caratteristica va concordata con l’impiantista specializzato, che aiuterà anche a scegliere il tipo di sistema scaldante adatto a ogni ambiente. La posizione dei caloriferi va scelta in relazione:
- agli spazi liberi sulle pareti
- alla vicinanza di finestre o porte
- alla superficie e alla cubatura da riscaldare (spesso la posizione verticale permette un maggiore comfort termico della tradizionale posizione orizzontale)
- in ultimo alla personale scelta estetica, compatibilmente con gli elementi precedenti.
Legge, sicurezza e lavori in fatto di riscaldamento domestico
Per quanto riguarda installazione, riparazione, sostituzione e modifiche varie agli impianti termici (quindi anche ai caloriferi), occorre l’intervento di personale abilitato; questo per attenersi alla legge n. 46/1990 e per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto nuovo.
Sempre per garantire la sicurezza, è importante che i locali riscaldati siano anche aerati adeguatamente, perché la combustione consuma l’ossigeno presente nell’ambiente.
Inoltre occorre ricordarsi che ogni anno deve essere compilato e aggiornato il libretto centrale o libretto di impianto, a seconda che si tratti di sistemi di riscaldamento centralizzati o autonomi, da parte del personale qualificato che ha solitamente provveduto anche all’installazione: ricordarsi di far effettuare questi controlli è compito dell’amministratore nel caso di riscaldamento centralizzato ed è compito del proprietario di casa o dell’occupante nel caso di impianto autonomo.
Per quanto riguarda i lavori di sostituzione del vecchio termosifone con un calorifero di nuova generazione, non ci sono grandi modifiche da effettuare, a meno che non sia previsto anche o solo il collegamento all’impianto elettrico; di norma comunque i caloriferi vengono installati al posto dei vecchi termosifoni senza troppi sconvolgimenti.
Regolare la temperatura per risparmiare
Oltre a regolare una temperatura adeguata (né troppo calda né troppo fredda) del fluido scaldante direttamente dal cuore dell’impianto di riscaldamento, cioè dalla caldaia, si può regolare la temperatura anche dai caloriferi.
Esistono infatti dispositivi per il controllo della temperatura, collocati direttamente sul calorifero stessi: si tratta della valvola termostatica, una manopola graduata che consente di impostare il calore che si desidera avere nell’ambiente. Se la temperatura raggiunta supera il livello stabilito, la valvola si chiude e convoglia l’acqua in circolo all’interno degli altri elementi aperti; in questo modo l’emissione del calore dal calorifero diminuisce.
Una volta che la temperatura è di nuovo abbassata, la valvola si riapre e provoca un aumento della circolazione di acqua calda all’interno del corpo scaldante. Il dispositivo di regolazione della temperatura deve essere installato da un tecnico specializzato e può essere applicato su ogni calorifero. Regolando adeguatamente i consumi è possibile risparmiare fino al 20% di energia.
Alcuni dispositivi di regolazione sono poi dotati anche di timer, per impostare l’orario di apertura o di chiusura della valvola stessa.
Siti internet per scegliere e acquistare il calorifero
- Deltacalor – www.deltacalor.com
Nella sezione Prodotti sono visibili due ampie gamme di caloriferi e scaldasalviette, tra cui Stendy, e gli accessori corredati in vendita. In “Supporto Vendita” è possibile avere l’elenco di tutti i punti vendita in Italia. - Irsap – http://www.irsap.it/
Si può scegliere tra numerosi modelli di calorifero da bagno, elettrico, d’arredo, di design, oltre ad accessori utili per il loro funzionamento. Nell’area download del sito si possono scaricare manuali di istruzione, schede prodotto e cataloghi. - Cordivari – http://www.cordivari.it/
Tra i prodotti anche i caloriferi e gli scaldasalviette. Disponibile l’elenco dei punti vendita e il download dei cataloghi. - Radiatori – www.radiatori.it
Sito dedicato al mondo dei sistemi termici, con informazioni su produttori, distributori, specialisti, fiere.
per quanto riguarda il commento di ALBERTO per quanto riguarda lutilizzo dei radiatori in RAME spiegando che ha una resa migliore ,vorrei ,se possibile altri commenti in merito perche nelle mie vicinanzo ho trovato una ditta che li costruisce e avevo fatto un pensierino per utilizzarli per il mio riscaldamento.Se qualcuna ha altre notizie ne sarei grato,nell’attesa saluto tutti grazie
Salve
Sperando che possa esservi di aiuto
Condivido la mia esperienza tecnica di circa 20 anni
Riguardo l impianto di riscaldamento
I radiatori o scambiatori di calore
Nell impianto di riscaldamento occupano una funzionalità primaria ,perché sono l oro
Che trasformano l energia prodotta dalla caldaia in KCL o WATT
E sono l oro che incidono nel consumo in base alle quantità di acqua al propio interno e le temperature di esercizio che anno bisogno per ottenere un performance termica adeguata .
Quindi la scelta fondamentale per avere dei costi di gestione minimi .
ACCIAIO i più venduti sul mercato .questo materiale a una conducibilità termica molto bassa e occupa gli ultimi posti Delle proprietà termiche dei materiali,
la loro funzionalità e per moto convettivo quindi temperature al di sopra dei 60 gradi e con quantitativi di acqua al propio interno elevati circa 200lt x100 mq quindi grande impegno delle caldaia con costi alti.
È importantissimo sapere che sono realizzati con tubi ferrosi quindi con livelli di corrosione molto alti ciò purtroppo va a danneggiare gli organi più importanti della caldaia (scambiatori,circolatori,linee ecc)è possibile fare una test con la calamita .
Nel peggiore dei casi la corrosione si verifica anche all esterno danneggiando l estetica .
Difficoltà nella pulizia
GHISA la ghisa è un isolante ,mai materiale è stato più sbagliato per realizzare uno scambiatore termico ,ad oggi la ghisa viene utilizzata per creare camere di combustione dei termocamini quindi per isolare ,il loro quantitativi di acqua al propio interno e spaventoso ciraca 300lt x 100mq
A temperature di esercizio 75/80 gradi ,consumi elevatissimi ,anche i problemi di corrosione non mancano e se restano caldi per ore anche con caldaia spenta e perché non trasmettono isolano
Un corpo se trasmette si raffredda in assenza di caldaia ,
Si può testare guardando il termostato che scende nonostante il radiatore sia caldo per ore .
Poco igienici e difficili da pulire
ALLUMINIO iniziamo a parlare di conducibilità termica sono realizzati in pressofusione ,
Il loro modo di lavoro e prettamente convettivo sfruttando le alette e i canali di scambio fra elementi le temperature di esercizio restano un po’ alte da 60 gradi in poi
La corrosione all interno resta bassa e i quantitativi di acqua scendono circa 150 x mq
Restano difficili da pulire e nel momento che si ostruiscono i canali dalla polvere scende la convettivita non sono antinfortunistici a causa delle alette che sporgono tipo lame
,un rischio per i bambini .
Dal mio punto di vista il miglior impianto di riscaldamento deve avere un quantitativo di acqua minimo max 60 lt x 100 mq ciò permette un rapida messa a reggime e consumo minimo
E lo scambiatore termico ,radiatore deve essere realizzato con un conduttore termico buono ( pensate al rame ) il quale a delle proprietà termiche elevate e può lavorare per irraggiamento quindi temperature di circa 35/45 gradi
Nessun problemi di corrosione l impianto resta limpido per sempre
Data la alta conducibilità Spazi di ingombro inferiori e totale igenicita
A costi di gestione bassi risparmio medio stimato 40 %
Garantendo una performance è una qualità abitativa ottima
La conoscenza guida la scelta
Grazie .
Per Alessio. Per correttezza non possiamo indirizzare i lettori verso questo e quel produttore, ma sono fornire gli elementi per decidere in autonomia. Di certo conosco personalmente i prodotti della seconda ditta e le assicuro una qualità eccelente. Ovviamente questo non esclude che i prodotti della prima non lo siano alla pari, o magari addirittura migliori ancora, solo che non ho avuto modo di usarli.
meglio zehnder o cordivari, ovvero pro e contro grazie
Dovrei sostituire l’attuale impianto riscal. a gasolio, mi hanno proposto un chiller rhoss 104-115. Ho letto che questa macchina scalda l’acqua a una temperatura massima di 60°. Il mio dubbio e’ che non riesca a scaldare sufficientemente la casa di 180 mq su 2 livelli. Potete darmi un parere? Grazie.
ho dei radiatori in alluminio marca FARAL altezza 67 cm com 6 lamelle. vorrei saper come si può vedere la potenza kw.
i radiatori sono cosi’ distribuiti 1 da 10 elementi
2 da 9 elementi
1 da 4 elementi
1 da 3 elementi
1 da 13 elementi tubolari verticale
ho una caldaia nuova SAURIER DUVAL potenza kw 26,8
il mio problema è che i radiatori da 10 e 9 elementi scaldano solamente la parte superiore e la parte vicino all’uscita dell’acqua , la parte opposta in basso a destra rimane tiepida ( guardando il radiatore frontalmente ) ho fatto varie prove di svuotamento e provando anche a lasciare un solo termosifone acceso e gli altri spenti per circa 2 ore , il risultato non è cambiato.
puntualizzo che sotto le camere dove ho i suddetti radiatori , ci sono garage e cantina.
inoltre tengo i radiatori accesi 3 ore la mattina , dalle 5 alle 8 e 5 ore la sera dalle 19 alle 23
i radiatori con meno elementi ( quelli da 3 e 4 ) riescono a riscaldarsi in maniera piu’ omogenea.
DEVO RIDURRE GLI ELEMENTI ??????? o sostituirli con radiatori in ghisa.?????
in attesa di una vostra risposta , spero risolutiva .
dovrei sostituire i vecchi caloriferi in lamiera di interasse 700mm con caloriferi in lamiera o in ghisa o in alluminio.Ho un vincolo insuperabile:la lunghezza del calorifero non puo superare 52mm per calorifico completo. Ho bisogno che mi inchiate qualche modello. Le potenze da trasmettere sono:1,8kw – 1,5 Kw – 2 Kw.
Grazie!
Lorenza, i problemi cui ha accennato non sono facili da risolvere via e.mail . Comunque a mio avviso se la caldaia produce ancora acqua calda ed i termosifoni non scaldano può esservi una sacca d’aria nel circuito idraulico . Qualunque idraulico in pochissimi tempo è in grado , e con poca spesa , di ripristinarne il funzionamento . Se invece l’acqua non raggiunge i termosifoni per presenza di un intasamento : incrostazioni calcaree , sporcizia o altro l’idraulico può sempre intervenire ma i tempi ed i costi sono superiori ma sempre abbordabili . Normalmente è sempre la caldaia la parte più delicata del sistema ed questa che andrebbe revisionata o sostituita per prima . I termosifoni quali corpi inerti hanno una vita quasi centenaria ( se in ghisa ) e se all’atto del montaggio non si sono fatte bestialità assurde dovrebbero trasmettere il calore senza tanti problemi e con una manutenzione modesta .
In casa mia ho sia una caldaia piuttosto datata, ma che mi fa pervenire acqua calda, che dei termosifoni datati e che non scaldano. Vorrei sapere se questo dipende da questi ultimi oppure dalla caldaia stessa, in quanto dovro’ cambiare entrambi ma dovro’ farlo in due fasi per via dei costi da sostenere. Vorrei quindi privilegiare l’intervento che contribuisce maggiormente a milgiorare la situazione.