Cambiare conto corrente

Abbiamo deciso di cambiare conto corrente, e ovviamente banca, e quindi dobbiamo chiudere il nostro attuale conto corrente e aprirne uno nuovo presso la filiale dell’istituto di credito che abbiamo scelto. Ma quali sono i passaggi da compiere, quali le tempistiche corrette e le semplici regole da seguire per evitare di trovarsi poi alle prese con qualche problema? Ecco una guida semplice e completa che spiega in maniera chiara e dettagliata tutte le operazioni da compiere.

Cambiare conto corrente e banca

Cambiare conto corrente cambiando banca è un’operazione molto semplice e conveniente. È semplice perché le recenti normative, ed in particolare il Decreto Bersani del 2007, hanno notevolmente semplificato la procedura per il passaggio del conto corrente da un istituto bancario ad un altro.

È conveniente perché oggi il mercato propone conti correnti gratis online con costi azzerati rispetto ai conti correnti vecchio stampo, ed interessi molto più vantaggiosi.

Cambiare conto corrente

Scegliere il nuovo conto corrente

Il consiglio per chi è alla ricerca di un nuovo conto corrente è quello di concentrarsi inizialmente sulle proprie esigenze di correntista. Quali sono i servizi di cui si ha assolutamente bisogno? Il conto in banca non è solo “salvadanaio” ma è di solito un prodotto più complesso che può prevedere servizi addizionali come le carte di credito, la domiciliazione delle utenze o la possibilità di gestire le transazioni su internet o tramite dispositivi mobili come smartphone e tablet.

Una volta definito il set di servizi minimi, il secondo consiglio è quello di andare alla ricerca di quella proposta di conto che abbassi il più possibile i costi per tali servizi. Come? Si possono verificare le caratteristiche dei vari conti su internet o tramite la lettura dell’Indicatore Sintetico di costo, che riporta con estremo dettaglio le spese legate al mantenimento di un conto corrente.

Ma quali sono le spese principali di un conto corrente? Non è una domanda da poco, perchè il risparmio è spesso il motivo principale per cui si decide di cambiare conto corrente.

I costi di un conto si possono dividere essenzialmente in due tipologie: quelli variabili e quelli fissi. Rientrano nei costi variabili quelle spese proporzionali alle attività finanziarie gestite dal correntista come ad esempio le commissioni per i prelievi allo sportello; i costi fissi sono invece indipendenti dal numero di operazioni svolte dal cliente, è il caso ad esempio del bollo governativo oppure delle spese di gestione relative al bancomat.

Senza dubbio il modo migliore per abbattere questi costi (sia quelli fissi che variabili) consiste nella scelta di conti correnti online a discapito dei conti gestibili unicamente presso lo sportello tradizionale.

Grazie al web le banche hanno infatti ampliato l’offerta di servizi a disposizione degli utenti, riuscendo, al tempo stesso a ridurre notevolmente i costi a carico di questi ultimi. Il tutto grazie all’abbattimento dei costi logistici che nel caso nei conti online sono praticamente nulli. Diciamo che siamo fortunati perchè oggi, rispetto ad alcuni anni or sono, cambiare conto corrente è decisamente più facile e bastano pochi passaggi.

Aprire il nuovo conto

Il primo passaggio per cambiare conto corrente è l’apertura di un nuovo conto presso la banca scelta. Una volta individuato il tipo del nuovo conto corrente, la sua apertura potrà essere effettuata direttamente su internet (ad esempio su Conticorrentiaconfronto.it è possibile attivare un conto corrente online gratuitamente) oppure, se si preferisce, in filiale.

Per l’apertura è necessario compilare la documentazione fornita dalla nuova banca, prendere visione dell’Indicatore Sintetico di Costo, e fornire una copia di un documento di identità e del codice fiscale. Tramite la “portabilità automatica” è possibile sveltire ulteriormente il passaggio del proprio conto corrente da una banca all’altra, fornendo al nuovo istituto il vecchio IBAN.

Sulla base di questo codice, che riconosce in maniera univoca l’utente su base nazionale, la nuova banca si occuperà di portare avanti tutte le pratiche burocratiche per il trasferimento del conto dal vecchio istituto.

Chiudere il vecchio conto corrente

Il secondo passaggio per cambiare conto corrente è la chiusura del vecchio. Per farlo è innanzitutto necessario comunicare il passaggio alla banca di provenienza tramite una raccomandata A/R. Prima che il vecchio conto venga definitivamente estinto il cliente deve accertarsi di restituire gli assegni non utilizzati, le carte di credito ed il bancomat.

Un aspetto fondamentale da ricordare è che per essere chiuso un conto non deve assolutamente essere in rosso. Per questo, eventuali pagamenti pendenti, in entrata ed in uscita dal vecchio conto, devono essere perfezionati prima della sua chiusura.

Inoltre l’utente deve inoltre accertarsi che vengano terminati o viceversa migrati sul nuovo conto, i servizi di addebito ricorrenti come la domiciliazione delle bollette o i mutui. Infine occhio agli investimenti: la gestione di titoli e i conti deposito deve essere migrata sulla nuova banca prima che il vecchio conto vada definitivamente chiuso.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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Una risposta

  1. Rossella Oara

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