Storia e origine del passeggino
Si trattò a tutti gli effetti di una rivoluzione, nella misura in cui per la prima volta la funzione di trasporto veniva legata esclusivamente alle persone e, di conseguenza, ad esse era adattata, in primis attraverso il particolare del manico.
Ma si dovranno attendere ancora decenni per incontrare la carrozzina pieghevole: la prima sarà del francese E. Baumann e nascerà in risposta all’esigenza di ridurre lo spazio occupato dal mezzo negli appartamenti. Il nome era significativo, ‘The Dream’, il sogno. Un sogno che si realizzava, quello di riporre il mezzo in uno spazio più esiguo, magari ricavato appositamente in un angolo della casa piuttosto che in un balcone.
Nella seconda metà del secolo scorso iniziano le sperimentazioni e fa il suo ingresso un nuovo modello di carrozzina che prevede la possibilità di staccare la culla dal telaio, rendendola quindi portabile e agevolando di molto le attività quotidiane di trasporto: poter riporre la culla nell’automobile è già un concreto passo in avanti in direzione dell’autonomia e della ottimizzazione di tempi e risorse.
Dagli anni Ottanta le mamme dispongono del passeggino pieghevole, che rappresenta ancora oggi la base di partenza per le successive evoluzioni strutturali ed estetiche, perché coniuga praticità, sicurezza ed eleganza.
Struttura e componenti del passeggino
- Poltroncina
La forma dello schienale deve seguire parametri ergonomici, adattarsi alla schiena del bambino piuttosto che costringerlo in posizioni innaturali perché troppo rigido o al contrario troppo morbido. La flessibilità deve essere assicurata nella misura sufficiente per mantenere la postura del bambino sempre bilanciata e non troppo artificiosa. Comoda ma non troppo, insomma. - Seduta
Stesso discorso per la seduta: deve essere larga e profonda nella giusta misura. Tanto da adattarsi alle eventuali posizioni inclinate che modificano la pendenza dello schienale - Cinture
Legare il bambino al passeggino è fondamentale per assicurarne la sicurezza. Le cinghie devono essere semplici da agganciare e sganciare, ma non troppo da poter essere azionate da un bambino. - Capottina
E’ un accessorio di grande importanza. In estate serve da parasole, in inverno diventa un utile parapioggia: e già solo per questo riveste un ruolo fondamentale, perché protegge il bimbo dalle aggressioni degli agenti atmosferici. In più, alcuni modelli sono arricchiti da un altrettanto pratico coprigambe, che rende la passeggiata ancora più comoda per il piccolo - Materiali
Sembra superfluo dirlo, ma il materiale è decisivo. Prima di tutto deve rispettare la normativa di riferimento del settore, poi deve essere removibile: questo è un requisito fondamentale, perché assicura la pulizia periodica del passeggino. Inoltre particolare attenzione per l’atossicità, nella misura in cui le mani del bambino entrano in quotidiano contatto con i tessuti del passeggino - Ammortizzatori
Semplicemente devono essere molleggiati per bene, in quanto è indispensabile ridurre al minimo i rischi di sballottare il bambino. Le superfici stradali presentano irregolarità, è evidente, ed è opportuno evitare che il bimbo le avvertano tutte. - Telaio
garantisce la stabilità e preferibilmente deve essere smontabile, per garantirne la manutenzione. - Freni
Allo stesso modo, i freni concorrono alla stabilità, soprattutto nei casi in cui il bambino si sporga oppure si muova molto, e in quest’ottica i sistemi frenanti inseribili sulle quattro ruote, piuttosto che su due, sono da preferire. - Ruote
A tal proposito, il numero di ruote (tre o quattro) è indifferente, quel che conta è che siano solide, non troppo grandi e piroettanti su un raggio di 360°, il che velocizza i movimenti, consentendo inversioni e cambi di marcia improvvisi. Nel caso in cui le ruote siano provviste di camera d’aria, fare attenzione a non dimenticare l’apposita pompa per gonfiarle in caso di necessità.
Estetica del passeggino
Archiviato il capitolo delle specifiche funzionali, ci dedichiamo per un attimo all’analisi delle caratteristiche estetiche o comunque non correlate alla funzionalità: come a dire, prima il dovere, poi il piacere della frivolezza.
Eh si, perché nonostante i suddetti requisiti tecnici, nella scelta del passeggino rientra di buon diritto tutta una serie di parametri che non attengono all’uso o al comfort del mezzo ma a canoni estetici non meno importanti dal punto di vista dell’acquisto di uno strumento che farà compagnia a noi e al nostro pargolo per almeno due anni di vita (salvo impreviste sostituzioni non riconducibili ad una casistica generale).
Il passeggino è infatti il mezzo con cui si porta il proprio bimbo nel mondo, ed è anche in base al ‘mondo’ di riferimento che si può scegliere il modello: è evidente che in un contesto urbano un insieme di accessori eleganti, raffinati sia in qualche misura più normale da vedere piuttosto che in un paesino di montagna che mantiene ancora inalterato uno stile di vita all’insegna della semplicità.
Non è di difficile comprensione che una strada asfaltata differisce da una di campagna, e che eventualmente issare il passeggino su un mezzo pubblico è diverso dal portarlo in automobile, in termini di usura non solo funzionale ma anche estetica. La grandezza delle ruote sarà differente nei due casi: grandi per un terreno non asfaltato.
Allo stesso modo, l’impiego che tendenzialmente si farà del mezzo rappresenta una discriminante rispetto alla necessità di uno spazio sottostante più o meno ampio: chi si muove a piedi o con i mezzi pubblici trae vantaggio da un cestello comodo, in cui poter depositare un gran numero di oggetti, dalle buste della spesa ai giocattoli del bimbo. E’ importante fare attenzione a questo parametro, perché caricare in misura eccessiva uno spazio non adatto comporta il rischio di sbilanciamento della struttura.
Inoltre, i passeggini devono essere leggeri, maneggevole, pratico. No ai modelli pesanti, massicci, a quelli che necessitano di due mani per essere sorretti e, se appesantiti da una busta della spesa, rischiano di sbilanciarsi. Attenzione alla leggerezza, ad una struttura agevole, facile da trasportare e da gestire; attenzione al manico o ai manici, è importante che siano regolabili, in modo che la donna possa sistemarlo all’altezza desiderata, traendone grande vantaggio.
In secondo luogo, il sistema di chiusura è importante: che sia ad ombrello oppure a libro, poco importa. Quel che conta è provarli entrambi prima di scegliere il passeggino, in modo da sperimentare quale sia il più adatto alle proprie necessità e alla propria natura.
Infine, le dimensioni: esse variano in base alle esigenze del singolo, alle dimensioni della casa, agli spazi a disposizione in cui riporre il passeggino non solo in casa propria ma in eventuali altri posti in cui si lascia il bambino. Tipicamente un mezzo che occupa poco spazio, che si chiude e scompare senza problemi alla vista senza occupare troppo posto è abbastanza utile.
A questo punto ci si può finalmente dedicare al colore del passeggino, dai manici ai tessuti interni, e qui la possibilità di spaziare è infinita. Monocolore, bicolore, a tinta unita o a fantasia, di colore sgargiante o neutro, con applicazioni o no. Largo alla fantasia e alle inclinazioni personali.
Aziende produttrici di passeggini
PEG PEREGO
Numerose soluzioni per l’infanzia, nell’ottica del benessere complessivo del bambino. Di particolare interesse un nuovo modello che racchiude in sé le migliori caratteristiche tipiche dell’azienda produttrice, assemblando caratteristiche consolidate con nuovi accessori e funzioni. Skate riveste la duplice funzione di carrozzina e passeggino. Come carrozzina comprende tre posizioni, una maxi maniglia per il trasporto, il parapioggia e una coperta, mentre in versione passeggino anche la seduta e lo schienale diventano regolabili e in più c’è la cintura di sicurezza. In entrambi i casi, la maniglia si può regolare in altezza e il sistema di ammortizzatori e cuscinetti a sfera presente su ogni ruota regala alla passeggiata un’andatura tranquilla, priva di scossoni. Inoltre, al termine dell’utilizzo, il passeggino/carrozzina è richiudibile a libro e, grazie allo speciale telaio, rimane in piedi da solo, senza bisogno di supporto.
profondità 87 cm.
CHICCO
Nel mondo del bambino è naturale trovare un vasto assortimento di modelli, pensati per il comfort del bimbo e di chi lo porta. Al di là delle specifiche di alcune versioni pensate per trovare offrire particolari condizioni e comfort ad hoc per determinate esigenze, tutti i passeggini della linea Chicco presuppongono la libertà del bambino, la possibilità per lui di non sentirsi costretto in uno spazio limitato e per la mamma di non incontrare ostacoli insormontabili o troppi limiti nella gestione del mezzo. Di seguito due modelli particolarmente accattivanti per funzionalità e design. Il passeggino Chicco S3 è moderno e sportivo, con impugnatura che può variare tra dieci modelli di altezza e scomparire quando si chiude il tutto. A livello strutturale, la ruota anteriore è autocentrante e a prova di piroette, le sospensioni sono regolabili in duplice modalità (in base al tipo di terreno) e i freni agiscono sulle ruote posteriori e sul manico, secondo un principio integrato. A livello di comfort, il sistema Ergòs System prevede imbottitura rinforzata nella seduta nei punti nevralgici, con cuscini double face – da un lato pile, dall’altro maglina traspirante- che si regolano anche in altezza, adattandosi a bambini dai sei mesi al terzo anno di età. Il passeggino For Me pone il bimbo rivolto verso la mamma. E’ particolarmente adatto subito dopo la culla, quando ancora non ha grandissima necessità di interagire con il mondo esterno….mentre la mamma ha grande desiderio di monitorarlo costantemente. Dopo i sei mesi, quando il contatto emozionale può iniziare a sciogliersi, il passeggino diventa tradizionale e il bimbo inizia a dare le spalle al genitore. I manici sono doppi ma si trasformano in uno solo, lo schienale si reclina in cinque combinazioni, la capote è innovativa, si adatta alle stagioni diventando leggera in estate e calda d’inverno, per proteggere il bimbo in ogni condizione atmosferica.
FOPPAPEDRETTI
Da Foppapedreii FP Young, una linea pensata per i bambini, per garantire loro qualità dei materiali, test di verifica, varietà di colori e modelli. E la scelta è davvero ampia, si spazia da modelli semplici ad elaborati, passando attraverso grandezze, accessori e comfort differenti. Si può trovare il modello piccolo e leggero, adatto a sostenere un peso massimo di 15 chilogrammi: le ruote sono quattro, di cui le anteriori piroettanti mentre le posteriori fisse con sospensioni; i freni sono azionabili dal maniglione che si regola su tre posizioni diverse; il bracciolo di protezione è rimuovibile e il poggiapiedi regolabile, come anche lo schienale. Si può trovare il modello costruito con materiale tecnologico, ad esempio l’alluminio, che lo rende molto leggero. Le ruote sono realizzate secondo una configurazione automatica, per cui necessitano di una lieve sollecitazione per assumere la direzione richiesta e in tal modo riducono lo stress di interruzioni nella camminata per cambiare senso di marcia o girare all’improvviso: basta una lieve pressione e il passeggino ci segue. Lo schienale è traspirante e il bordo è fosforescente. Inoltre, il vero valore aggiunto è la semplicità di chiusura: non occorrono grandi manovre, ma un unico gesto per chiuderlo e riporlo in uno spazio minimo. E ancora, si può trovare un modello dotato di tutte le caratteristiche migliori che contraddistinguono in ogni caso l’intera linea della casa: delle quattro ruote, le anteriori hanno il blocco di direzione e le posteriori i freni azionati a pedale; la cintura si può regolare su cinque grandezze e la capottina è attrezzata come parasole e parapioggia; per riporre gli oggetti c’è uno spazioso cesto posteriore e anche un’ampia tasca sempre sul retro; per tenere sempre sotto controllo il bambino, una piccola finestra superiore. In più, è compreso di una borsa trolley finalizzata al trasporto proprio del passeggino, che si ripiega interamente e scompare alla vista in poche mosse. Ottimo per i viaggi.
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un rivenditore mi ha detto che i passeggini chicco sono prodotti in Cina e quindi non sono made in Italy. E’ vero? o mi hanno dato un informazione sbagliata?