Non tutti però conoscono la storia e la tradizione del Presepe Napoletano, così come non tutti sanno che è possibile averne uno in casa, senza affrontare una spesa troppo esosa. Quali dunque i consigli per acquistare un Presepe Napoletano da mettere in casa?
Storia e tradizione del Presepe Napoletano
Di presepi napoletani si ha già notizia a partire dall’ XI secolo; tuttavia i primi scultori di statue e figure per il presepe compaiono intorno al XV secolo. La tradizione napoletana arrivata fino a noi però, proviene dal XVIII secolo, quando grazie al fiorire di arte e cultura sotto Carlo III di Borbone, il presepe cominciò a essere richiesto anche da ricchi e nobili, oltre che dai religiosi.
Gli artigiani del presepe cominciarono così ad aumentare e il gusto nel forgiare paesaggi e pastori cambiò, cominciando a includere elementi nuovi oltre alla Natività.
Le scenografie cominciarono a ispirarsi ai paesaggi dei quadri settecenteschi e a includere ad esempio dei ruderi di tempio, che simboleggiavano due cose: la prima riguardava proprio il periodo in corso, in quanto si erano appena scoperti i resti della Pompei distrutta dall’eruzione del 79 d.c. La seconda riguarda invece il trionfo del cristianesimo sul paganesimo.
Presepe Napoletano tradizionale
Il Presepe Napoletano tradizionale, così come lo conosciamo oggi, deriva dunque proprio da quello settecentesco. Si compone di scenografie ricche di particolari, con paesaggi pieni di case, scale, ponti, mercati, cascate, solitamente costruiti in prospettiva e quindi a piani, con le dimensioni più ampie sotto e quelle più piccole sopra.
Inoltre le statue classiche sono alte 38 centimetri, sono realizzate in legno e terracotta con occhi di vetro e sono vestite con sete di San Leucio. Il tutto ovviamente realizzato a mano dagli artigiani, con espressioni e dovizia di particolari davvero eclatanti. Tant’è vero che ogni personaggio richiede almeno due o tre settimane di lavorazione, per un totale di circa 2 anni per un presepe con 50 pastori.
Personaggi del Presepe Napoletano
I personaggi che non possono mai mancare nella tradizione napoletana sono undici, oltre naturalmente a Gesù Bambino:
- San Giuseppe
- Maria
- Bue
- Asinello
- Lo zampognaro
- Il pifferaio
- I tre Re Magi
- L’angelo
- Benino, il pastore delle pecore.
Benino è in realtà un personaggio cruciale nel Presepe Napoletano, ed è quello che dorme: infatti il Presepe Napoletano è concepito come un sogno, e chi fa questo sogno è proprio Benino. Senza di lui non esisterebbe il presepe.
Nel Presepe Napoletano poi non devono mancare la grotta per la Natività e il forno, da sistemare sempre accanto alla grotta: il forno infatti, con il fuoco, simboleggia il male, che viene vinto dalla nascita di Gesù.
Il mercato, l’osteria e i relativi personaggi sono poi gli altri cosiddetti pastori che devono trovare posto nel presepe: i mestieranti, come fruttivendolo, pescivendolo, fabbro, oste, possono essere tantissimi; ci devono essere pecore e animali da cortile, oltre che merce in vendita; accanto all’osteria c’è sempre qualcuno che gioca a carte intorno a un tavolo; tipica è anche la presenza di un fraticello; poi possono esserci la lavandaia, altri angeli, gente del popolo.
Presepe Napoletano in casa
Naturalmente un Presepe Napoletano tradizionale come quello appena descritto vale diverse migliaia di euro. Per portare a casa un pezzo della tradizione napoletana spendendo relativamente poco (qualche centinaia di euro), le possibilità ci sono e sono tante.
Ovviamente ci si procurerà una scenografia di dimensioni modeste, realizzata principalmente in sughero, e poi delle statuine in proporzione, realizzate in terracotta e dipinte a mano. Si possono scegliere anche statue di piccole dimensioni vestite in stoffa, ma i prezzi salgono un po’.
Consigli per acquistare un Presepe Napoletano da mettere in casa
Prima di partire da casa, assicuriamoci di avere un luogo dove posizionare il presepe: una credenza, un ripiano o un tavolo che non si usa mai, possibilmente addossati a un muro, sono il posto ideale per sistemare il presepe. Vicino deve esserci almeno una presa di corrente. Prendiamo le misure dello spazio a disposizione e teniamole scritte da qualche parte.
Se riusciamo a scegliere un giorno settimanale per recarci a San Gregorio Armeno, avremo più possibilità di vedere e scegliere con calma: la via è stretta e la gente è sempre tantissima, soprattutto nel periodo natalizio. Se invece vogliamo evitare la calca e prepararci per tempo, le botteghe sono aperte tutto l’anno: in periodi diversi da quello natalizio, l’affollamento è minore.
Eventualmente i presepi si possono anche ordinare: le spedizioni vengono effettuate con corrieri speciali in tutto il mondo. Prima di tutto dobbiamo scegliere la scenografia: il consiglio è quello di non fermarsi alla prima bottega. Come per tutte le cose, è bene guardarne diverse e scegliere ciò che piace di più, possibilmente al minor prezzo.
Le dimensioni a disposizione permetteranno sicuramente di scegliere una scenografia a 3 o al massimo a 4 piani. Assicuriamoci che siano presenti oltre alla grotta della Natività, il forno, la cascata (fornita di motorino per poter mettere l’acqua vera), le luci già integrate, le casette, le scale, le piante. Oltre ciò, più elementi ci sono, più il presepe sarà ricco e bello.
Dopo aver scelto la scenografia, bisogna cercare le statue: i personaggi principali, gli undici elencati prima, devono essere scelti per il piano più in basso, quindi con dimensioni più grandi. Fatevi consigliare dall’artigiano quali altezze si addicono ai vari piani della scenografia scelta, solitamente espresse in cm: 13, 11, 9, 7, 5 e via discorrendo.
Scegliamo gli altri personaggi in base allo spazio a disposizione e rispettando sempre le proporzioni e le dimensioni da sistemare nei vari piani della scenografia. Preferiamo un pastore rispetto a un altro, guardando i particolari: le espressioni del viso, la precisione delle mani, dei vestiti. Alcuni personaggi possono essere forniti di un meccanismo che li fa muovere, soprattutto i mestieranti, alle prese con il loro lavoro.
Alcuni elementi possono essere scelti da appendere con piccoli chiodi, come gli angeli, o da inserire nel sughero con dei fili di ferro, come gli uccelli che rimangono quindi sospesi a volare sull’acqua o sui paesaggi.
Come si prepara il presepe a Natale
Una volta giunto l’8 dicembre, per tradizione il Presepe Napoletano deve essere allestito: si posiziona la scenografia, vicino a una presa di corrente dotata di multipla: solitamente infatti le spine da attaccare sono minimo due, una per il motore dell’acqua e una per le luci, ma possono essercene molte di più, a seconda se sono presenti più luci o pastori che si muovono.
A questo punto si iniziano a sistemare le statue secondo le proporzioni dei piani della scenografia e facendo molta attenzione: le statue sono fragili e possono rompersi se cadono.
Ovviamente Giuseppe, Maria, bue e asinello andranno nella grotta della Natività, fuori dalla quale saranno sistemati gli angeli, lo zampognaro e il pifferaio. Il fornaio sarà dentro la grotta del forno, con pane e anche pizza!
Alcuni elementi si possono incollare alla scenografia, in modo che rimangano sempre ben saldi. La mangiatoia del Bambinello deve rimanere vuota fino alla notte del 24 dicembre, quando verrà sistemata in punta anche la stella cometa. I tre Re Magi, eventualmente provvisti di cammelli o cavalli, andranno sistemati solo la notte del 5 gennaio.
Come riporre il presepe dopo il periodo natalizio
Giunto il momento di smontare il presepe, prepariamo una scatola e tanta carta di giornale. Avvolgiamo quindi con molta cura ogni statua in una carta di giornale e riponiamola nella scatola. Una volta finito, chiudiamo la scatola, scriviamo sopra cosa contiene e sistemiamola in un luogo sicuro.
La scenografia del presepe va coperta ad esempio con un nylon di quelli utilizzati per i cappotti e sistemata sopra un armadio o nell’ultimo scaffale dello sgabuzzino, dove comunque possa rimanere salda e al sicuro per tutto un anno.
sono un amatore di sculture presepiali