In ogni caso, negli spazi del monolcale, che oscillano tra i 20 e i 30 metri quadri, deve stare tutto l’occorrente per vivere: una cucina o angolo cottura, un bagno, e poi lo spazio della zona notte per dormire, per vivere e per archiviare. Dunque nella stessa “stanza”, seguendo un’altra filosofia tanto cara alle tendenze moderne, quella “open”, convivono compenetrandosi tutte queste funzionalità.
Arredi, soluzioni, complementi, colori, accessori vanno scelti tenendo sempre ben presente che lo spazio a disposizione è poco, che la luminosità potrebbe essere scarsa, che l’ambiente deve essere reso comunque piacevole dal punto di vista estetico, che ci sono ostacoli (come porte, finestre, termosifoni, prese elettriche, etc) che vanno sempre calcolati.
Si tratta quindi di un’impresa non facile: arredare un monolocale significa saper trovare soluzioni intelligenti, saper utilizzare arredi trasformabili, salvaspazio, multifunzionali. In questo articolo vedremo quali soluzioni è possibile scegliere per arredare la zona notte di un monolocale.
Arredamento della zona notte nel monolocale
Una delle funzioni irrinunciabili di un monolocale, come di una casa, è quella predisposta al riposo e al sonno. Dormire, in una parola, è fondamentale per l’uomo e per la sua qualità della vita. Dunque anche in un monolocale è indispensabile possedere un letto sufficientemente comodo e adatto ad un uso frequente. Non bastano soluzioni “da ospiti”, con materassi e sostegni di scarsa qualità.
Eppure, come detto prima, servono soluzioni salvaspazio, perché la zona notte non è certamente l’unica area da sistemare all’interno di un monolocale.
Come fare dunque per ottenere una zona notte abbastanza grande da ospitare comodamente una o due persone, ma contemporaneamente anche piuttosto contenuta per dare modo al locale di accogliere anche altri elementi? Le soluzioni possono essere diverse, tenendo però sempre conto del fatto che reti, supporti e materassi vanno scelti per un uso frequente e dunque di buona/ottima qualità.
Parliamo quindi di soppalchi, letti a soppalco, divani letto, letti a scomparsa, letti trasformabili e “letti-divano”.
Soppalchi
Soppalcare un monolocale sarebbe sicuramente la soluzione strutturalmente più intelligente, in grado di separare nettamente la zona notte dal resto dell’ambiente, creando la giusta privacy e lasciando libero lo spazio sottostante per tutte le altre funzioni. Per saperne di più https://www.guidaconsumatore.com/casa/costruzione_materiali/soppalco.html.
Realizzare un soppalco vero e proprio però non è sempre possibile: innanzitutto servono soffitti piuttosto alti (ed è un obbligo di legge) e inoltre le strutture potrebbero avere costi di realizzazioni piuttosto alti. Ove non sia possibile realizzare un soppalco, si può sopperire con le altre soluzioni qui esposte.
Letti a soppalco
I letti a soppalco sono strutture che sostituiscono intelligentemente il soppalco vero e proprio, quando quest’ultimo non può essere costruito.
Con i letti a soppalco si sfrutta lo spazio in verticale, relegando la zona notte in alto e lasciando al di sotto lo spazio sufficiente per allestire altre aree funzionali, come la zona studio, la zona conversazione con divani e poltrone, o una zona di storage e archiviazione, con guardaroba, cassettiere, scarpiere, etc.
I letti a soppalco devono dunque garantire solidità, resistenza, stabilità e un corretto sostegno per il materasso che andremo a scegliere.
Esistono diverse tipologie di letti a soppalco, differenti per materiali, colori e dimensioni. Queste ultime possono essere da letto singolo, da una piazza e mezza e matrimoniale, come nel caso delle soluzioni proposte da Cinius, la quale attraverso sistemi automatizzati è anche in grado di spostare il letto a varie altezze per rispondere a esigenze diverse.
Il letto a soppalco è comodo perché permette di mantenere la zona notte sempre pronta all’uso e inoltre adeguatamente separata dalla zona giorno. Potrebbe diventare scomodo però per chi ha paura dell’altezza.
Divani letto
La soluzione più classica per ottenere una zona adibita al riposo notturno risparmiando spazio è quella del divano letto, un divano che contiene una struttura letto al suo interno, facilmente estraibile. I vantaggi sono evidenti: quando non serve, la zona notte sparisce del tutto all’interno del divano, trasformando di fatto la stanza in un’area completamente a giorno.
Il difetto più grande però di tale soluzione risiede nell’obbligo di fare e disfare ogni volta il letto, soprattutto d’inverno quando le coperte, dato il loro spessore, vanno necessariamente tolte prima della chiusura del divano (alcuni divani inoltre, quelli che necessitano semplicemente di reclinare lo schienale per trasformarsi in letto, obbligano necessariamente a togliere sempre anche le lenzuola la mattina e a rimetterle la sera) ; inoltre, nonostante i meccanismi di trasformazione da divano a letto e viceversa si siano notevolmente evoluti e richiedano ormai pochi semplici gesti, qualcuno potrebbe trovare scomodo l’obbligo di apertura e chiusura ogni giorno e ogni sera.
E’ bene ricordare che nel caso si scelga un divano letto per la zona notte del monolocale, questo deve garantire un sostegno e un materasso adeguati a un riposo frequente, cosa non sempre scontata in tale ambito.
Letti a scomparsa
I letti a scomparsa sono soluzioni di ultima generazione: si tratta di strutture dotate di meccanismi automatici in grado di lasciare libero l’utilizzo di tutto lo spazio a disposizione per altre aree funzionali. Come? Scomparendo nel soffitto grazie a un meccanismo di saliscendi, comandabile tramite telecomando.
Il letto può così letteralmente sparire durante il giorno, senza bisogno di essere disfatto e lasciando campo libero ad altri arredi, per poi ricomparire facilmente la notte già pronto all’uso e regolabile ad altezze diverse. http://www.bedupdown.com/portale/
L’unica pecca di questa soluzione? I costi di prodotto e quelli di installazione, ancora molto alti.
Letti trasformabili
Esistono poi arredi e soluzioni multifunzione, solitamente pensati per le camerette dei ragazzi, ma in molti casi adattabili anche ad ambienti per adulti, che offrono la possibilità di avere a disposizione un letto vero e proprio all’occorrenza, in grado però di sparire di giorno, per lasciare spazio ad altre funzionalità. E’ il caso delle soluzioni di Clei, tra l’altro coloratissime e adattabili a qualunque ambiente, che offrono ad esempio scrivanie e cassettiere trasformabili solo di notte in comodi letti con comodino; il meccanismo di trasformazione è così ben studiato che gli oggetti della scrivania ad esempio possono rimanere al loro posto, anche se la scrivania stessa verrà sostituita dal divano. http://arredamento.guidaconsumatore.com/009_cabrio-scrivania-sorpresa.html
Anche in questo caso i costi sono piuttosto elevati rispetto ad esempio a un divano letto o a un letto a soppalco, ma la resa estetica e funzionale è sicuramente ottima. Il vero difetto è che non esistono soluzioni di questo tipo per letti adattabili a due persone.
Letti-divano
Molto più semplicemente, e sempre in “economia”, si possono utilizzare letti singoli da trasformare di giorno in divani grazie all’aggiunta di appositi cuscini di schienale ed eventualmente anche di cuscini adibiti a braccioli. Se il letto nasconde poi al suo interno un altro letto singolo da estrarre all’occorrenza e da affiancare al principale, la zona notte si trasformerebbe anche in un’area perfetta per due persone.
Il difetto più evidente di questa soluzione è l’obbligo di dover togliere e mettere i cuscini “del divano”, che devono anche trovare una loro apposita collocazione durante la notte. La resa estetica inoltre può non soddisfare tutti i gusti.
dove posso trovare letto divano con aggiunta cuscini di cui si
parla articolo Oliva Calo’, grazie