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I telai MTB

I telai MTB rappresentano l’elemento che determina la linea della bicicletta e in questi primi trent’anni di mountain bike ha subito una evoluzione continua. La ricerca specializzata mette appunto leghe sempre più leggere e resistenti per ottenere il massimo della manovrabilità e della maneggevolezza da questo incredibile mezzo su due ruote a combustine umana.

I telai MTB moderni possono essere di diversi materiali: nel tempo, dall’acciaio si è passati all’alluminio, che però difettava in resistenza ed è stato sostituito con il titanio, elastico, leggero e resistente ma con il difetto di essere molto costoso e quindi poco utilizzato se non per modelli di lusso, ma questo materiale presenta il più efficace rapporto tra leggerezza e resistenza allo sforzo meccanico. In alternativa gli ultimi modelli cross-country sono costruiti in carbonio, molto più leggero.

caratteristiche dei telai MTB

Attualmente le case produttrici dei telai MTB hanno studiato nuove tecniche di lavorazione dell’alluminio per conciliare i costi con il peso e la durata del mezzo, ora la maggior parte dei telai sono costruiti con questo nuovo materiale. Alcuni modelli di nicchia sono ancora realizzati in acciaio, ma la lavorazione particolare gli conferisce la leggerezza dell’alluminio, pur mantenendo l’elasticità dell’acciaio.

I telai MTB sono generalmente meno compatti e più maneggevoli di quelli delle bici da strada. Una delle ultime mode è rappresentata dai telai MTB “sloping” che presentano un tubo diagonale maggiormente inclinato che toglie molto spazio al reggisella, a vantaggio dell’equilibrio.

Manubrio

Il manubrio della MTB ha una linea leggermente arcuata ed è ampio per un migliore controllo su sterrati particolarmente sconnessi, può essere accessoriato con corna utili per agevolare la presa in piedi. Il manubrio è realizzato negli stessi materiali del telaio MTB: acciaio, alluminio, titanio o carbonio.

Forcelle

Le forcelle si sono evolute molto in questi ultimi quindici anni, dalle prime non regolabili con escursione di 2 cm, si è passati gradualmente a forcelle anteriori con corsa di 8 cm per il cross-country e 20 cm per la discesa downhill. Gli ultimi modelli permettono la regolazione della velocità di compressione e l’adattamento al peso del ciclista e al terreno.

Freni

I freni tradizionali ad archetto con bracci ampi per contenere i grossi pneumatici da fuoristrada e il fango che vi si accumula non sono i più efficaci e ultimamente i costruttori li hanno accantonati assieme ai V – brake a pattino perché non davano sufficienti garanzie in condizioni climatiche difficili come pioggia, fango e neve. Per sopperire a tale inconveniente la tendenza attuale è di montare freni a disco anche sulle cross-country.

Inizialmente utilizzati solo per le discese estreme del downhill, i freni a disco sono molto più affidabili anche se aumentano il peso del mezzo, sono molto più costosi e richiedono forcelle e telaio MTB compatibili, e ruote predisposte. Tuttavia questi sono solo problemi di passaggio perché il freno a disco ha un ampio margine di adattabilità e miglioramento e nei modelli più costosi è già azionabile con fluido di pressione.

Pneumatici

I pneumatici vanno scelti in base all’uso cui isono destinati, tenendo conto di quattro fattori fondamentali: aderenza, resistenza, durata e leggerezza. E’ buona norma tenerne in garage vari tipi (che siano compatibili con le ruote su cui si devono montare) per evitare di trovarsi sprovvisti al momento opportuno. I tipi di sculture vanno dal carrarmato con tasselli scolpiti a larga sezione per il fuoripista, la distanza tra i tasselli impedisce l’accumulo di fango.

Lisci e aerodinamici per l’asfalto, e infine nimbus multiuso per i terreni difficili, da tenere sempre di scorta quando si prevede pioggia o neve. Il mercato offre una certa varietà di pneumatici per le MTB, anche se quelli da strada sono più rari e non sempre semplici da trovare.

Camere d’aria

La camera d’aria in lattice è più elastica si buca meno e resiste agli urti e alle forature ma è poco impermeabile all’aria e occorre gonfiare spesso le ruote, è più adatto a terreni sconnessi. Il miglior compromesso tra elasticità e impermeabilità è dato dal mescole al butyle che è il materiale più usato per le camere d’aria.

I ciclisti più esperti sanno valutare quale sia la pressione adatta al percorso e alla situazione che andranno ad incontrare durante un’escursione, tenendo conto che: troppa pressione agevola la scorrevolezza ma anche le forature. Una pressione minore va a vantaggio dell’aderenza ma non della scorrevolezza.

Il peso del ciclista e la condizione del terreno determinano il grado di pressione che è meglio imporre ai propri pneumatici, tenendo conto anche della pedalata. E’ consigliabile portare con sé sempre una pompa e una coppia di camere d’aria di riserva, e prima di una discesa è pratica ricorrente sgonfiare leggermente le gomme per aumentare l’aderenza al terreno e diminuire il rischio di forature.

Ruote

Le ruote hanno un diametro standard di 559 mm, ma se ne trovano in commercio anche di più grandi. Gli altri elementi (cerchione, mozzo e raggi) sono simili a quelli utilizzati per le bici da strada.

Cambio

Le MTB sono dotate di un cambio per affrontare meglio le salite e le discese. Questo accessorio permette di impostare diversi rapporti tra la guarnitura e i pignoli al fine di ottimizzare la pedalata. Il cambio standard prevede 9 rapporti e tre corone, che consentono 27 diverse combinazioni.

Il biker inesperto non si preoccupi perché il corretto rapporto di cambio, che concili la pendenza e consenta di dosare meglio lo sforzo, con il tempo viene istintivo, sono sufficienti un buon allenamento e una pratica costante. Ultimamente il cambio a leva è in disuso a favore di quello a pulsanti che permette un trasferimento più rapido oppure a manopola come quello delle motociclette. La Shimano sta perfezionando un cambio automatico, il cui impiego, a nostro avviso, limiterebbe il divertimento.

Pedali

I pedali artigliati aumentano l’aderenza del piede e i puntapiedi (modello senza cinghia) facilitano la spinta. I più consigliati sono i pedali con aggancio rapido dotati i scarpetta che consentono una presa maggiore in caso di terreno fangoso. Per le MTB la scelta dei pedali è molti amplia perché tutti i modelli sono compatibili.

Manutenzione dei telai MTB e delle altre componenti

Controllate sempre i cavi dei freni e del cambio prima di mettersi in marcia, in caso di sfilacciature o rottura della guaina che li avvolge, sostituite tutto. Se avete freni a pattino verificatene l’integrità quando siete ancora in garage per evitare sorprese durante la discesa, già questo tipo di freno non è affidabilissimo in condizioni di maltempo, figuriamoci se è anche consumato o sporco. Per lo stesso motivo pulire e sgrassare con gasolio i cerchi.

Controllate lo stato dei pneumatici e la pressione delle camere d’aria e lubrificate per bene la catena. Ora potete partire sicuri per la vostra avventura all’aria aperta a bordo del vostro impeccabile mezzo ecologico a due ruote.

Dopo una corsa sotto la pioggia abbiate cura di asciugare il telaio MTB per evitare che si arrugginisca o si ossidi (a seconda del tipodi materiale con cui è fatto), togliete la sella e fare defluire l’acqua che si annida nelle canne.

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