Mutuo bancario

Il mutuo bancario presenta delle caratteristiche e connotati ben precisi che lo distinguono da ogni forma di altro tipo di prestito. Abiamo deciso di specificare dettagliatamente questo tipo di mutuo in quanto, oltre ad esso, esistono numerose altre forme di prestito a medio e lungo termine che vengono solitamente concesse dagli istituti di credito, ma il mutuo bancario se ne distingue per determinati aspetti che possono essere critici in alcune situazioni.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Mutuo bancario

Il mutuo bancario

Per definizione si intende come mutuo bancario quel prestito monetario o pecuniario accordato da un’istituto di credito e con una scadenza differita nel tempo in presenza del quale il beneficiario, che riceve la somma di denaro in un’unica soluzione, si impegna alla restituzione graduale dell’importo ricevuto e dei relativi interessi maturati, attraverso versamenti periodici che possono essere mensili, trimestrali o anche semestrali od annuali.

Ipoteca

Questo tipo di contratto specifico rientra tra le operazioni di credito fondiario che hanno per oggetto l’erogazione a medio e lungo termine di somme di denaro da parte delle banche a soggetti richiedenti e che per garanzia costituiscono ipoteche sugli immobili. Pertanto la presenza della garanzia con l’iscrizione di ipoteca sull’immobile è l’aspetto necessario affinchè si possa parlare di mutuo e non di semplice forma di finanziamento.

La garanzia ipotecaria è quindi essenziale per questo tipo di credito e per la stessa la legge prevede espressamente alcune deroghe al diritto comune come il non essere soggetta a revocatoria fallimentare o ancora che gli oneri notarili e di iscrizione siano ridotti. La legge inoltre stabilisce che l’ammontare massimo dei finanziamenti è pari all’80 per cento del valore dei beni ipotecati o del costo delle opere da eseguire sui beni stessi.

La Banca D’Italia, in conformità alle delibere del CICR ha infatti determinato l’ammontare massimo dei finanziamenti nella misura dell’80 per cento del valore dei beni ipotecati e il bene mutuato può anche arrivare al 100 per cento del valore dei beni oggetto dell’ipoteca, purchè siano prestate ulteriori idonee garanzie come fideiussioni bancarie o pegni, ecc. E poi alla fine la Banca comunque terrà conto principalmente della situazione economica e reddituale del soggetto interessato.

Documenti necessari per il mutuo bancario

Per concludere un contratto di mutuo bancario sono necessari alcuni particolari documenti che colui che richiede il mutuo deve fornire e sono:

  • relazione preliminare sull’immobile
    a cura del notaio
  • contratto preliminare e atto di provenienza dell’immobile
  • relazione difinitiva sull’immobile
    a cura del notaio

Al momento della stipula del contratto di mutuo sarà la banca ad accordarsi con il beneficiario del mutuo stesso circa il piano di ammortamento per la restituzione del capitale e degli interessi, indicando la periodicità e l’ammontare preciso delle rate, tuttavia se la scelta ricadesse su di un tasso di interesse variabile, sarebbe anche variabile l’importo della rata stessa.

Rimborso del mutuo

La scelta della modalità di rimborso del mutuo può essere:

  • rimborso a rate posticipate decrescenti
    dove la rata è formata da una quota del capitale costante e una quota di interessi decrescente, calcolata sul debito residuo;
  • rimborso a rate posticipate costanti
    dove la rata include una quota del capitale che aumenta nel corso della durata del prestito e di una quota di interessi invece decrescente.

Nel caso di contratti nati parecchi anni indietro nel quali fu stabilita la scelta per un tasso di interesse variabile, ad oggi, si è stabilita la facoltà di rivedere e rinegoziare i mutui in questione o anche persino di procedere con una estinzione anticipata e la contestuale ristipula di un nuovo contratto che preveda condizione commisurate ai tassi attuali.

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