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Autoradio

Storia dell’autoradio

Anche l’autoradio, come tutti i dispositivi elettronici, si è evoluta nel tempo, diventando sempre più un possibile gioiello di alta tecnologia. Soprattutto, l’avvento di autoradio digitali ha rivoluzionato il mondo di questi dispositivi che quindi possono fornire al consumatore ottima qualità audio e sempre più funzionalità.

Tuttavia, la storia dell’autoradio è breve e anche recente: i primi modelli infatti cominciarono a fare capolino intorno alla fine degli anni Settanta. Si trattava di apparecchi semplici, forniti soltanto di un ricevitore radio e sprovvisti quindi di qualunque altra funzionalità, come ad esempio il mangianastri, che venne poco più tardi.

La possibilità di ascoltare anche le “cassette” dall’autoradio, si diffuse negli anni successivi e l’autoradio, dopo questa evoluzione, pare divenne assolutamente indispensabile nelle macchine degli italiani.

Il passo successivo nell’evoluzione dell’autoradio negli anni ‘90, fu una tecnologia che evitava di perdere il segnale della stazione radio mentre ci si spostava da una zona all’altra e contemporaneamente all’ascolto: tale tecnologia si chiamò e si chiama tuttora RDS. L’RDS portò anche a un cambiamento esteriore nelle autoradio: i dispaly si fecero grandi, più luminosi e anche colorati, grazie ai cristalli liquidi, e scomparvero a poco a poco le manopole manuali per il controllo del volume e delle stazioni radio, sostituiti da pulsanti che portano anche l’autoradio verso il mondo digitale.

Attualmente è il DAB lo standard di trasmissione all’avanguardia, in fase di avanzamento: si tratta per le autoradio di ricevere il segnale della radio digitale, che offre più canali, un’ottima qualità del suono e la possibilità di non perdere le frequenze spostandosi molto più efficace dell’RDS.

L’evoluzione dell’autoradio si completa poi con i modelli che abbandonarono il mangianastri per il lettore cd, e successivamente per il lettore mp3, seguito dalla presenza di connessioni per dispositivi elettronici esterni, come lettori Mp3 portatili tramite cavi, USB o bluetooth.

L’ultimo progresso per le autoradio è quello di ricevere segnali audio/video e di riprodurre dvd e altri formati video, grazie alla presenza di piccoli schermi.

Caratteristiche dell’autoradio

In commercio, nei negozi di elettronica e nei centri commerciali, i modelli di autoradio sono tantissimi e sceglierne una diventa per i non addetti ai lavori, un’impresa ardua.

Intanto si parte dal semplice: ecco un piccolo elenco delle caratteristiche base, che un’autoradio deve necessariamente avere per essere buona e acquistabile.

Innanzitutto l’autoradio deve leggere i cd o ancora meglio gli mp3. La caratteristica che deve accompagnare questi modelli poi, è il tipo di antishock presente nell’apparecchio.

Tale dispositivo è finalizzato a evitare continui salti nei cd da una traccia all’altra o da un punto all’altro delle canzoni: un effetto estremamente fastidioso e che impedisce l’ascolto fluido della musica; per capire se l’antishock è buono, occorre sapere che la sua capacità di evitare salti si esprime in secondi: il sistema antishock in pratica ha una memoria, che si misura appunto in secondi, capace di ricordare gli istanti successivi di un brano e riprodurli, mentre questo fisicamente potrebbe saltare e interrompersi al nostro orecchio; così più secondi “misura” l’antishock e migliore sarà il nostro ascolto. (Si parla di solito di 40-120 secondi di antishock).

Il secondo fattore da tener presente valutando un’autoradio, è la potenza dei suoi canali: solitamente una potenza di 45 watt per 4 canali è buona.

Il terzo fattore di primaria importanza in un’autoradio è la presenza dell’Rds, utile soprattutto se si fanno viaggi da una provincia a un’altra: con questo sistema infatti si evita di perdere l’ascolto della stazione preferita, anche se fisicamente si cambia la sua frequenza. Ancora meglio se l’autoradio è dotata di tecnologia per la ricezione DAB.

Altri fattori importanti per l’acquisto di un’autoradio: possibilità di regolare toni alti, medi e bassi; il fader, o bilanciamento del suono tra le casse anteriori e quelle posteriori; la presenza di un buon equalizzatore ricco di varianti. Sono tutte caratteristiche che permettono di regolare al meglio la qualità sonora da ascoltare.

La presenza di connettore frontale è un’altra importante caratteristica da valutare: aux, porte USB, jack, lettori di schede di memoria, permettono infatti di collegare l’autoradio e il suo impianto con dispositivi esterni, come i lettori mp3 portatili, penne USB o di trasportare facilmente la musica dal pc all’autoradio con la memory card.

Infine, caratteristica apparentemente ovvia, ma da non sottovalutare, è quella del frontalino estraibile, ormai presente in quasi tutti i modelli: il frontalino estraibile, da portare sempre con sé quando si parcheggia la macchina, scoraggia eventuali furti.

Tipi di autoradio

I modelli di autoradio attualmente in commercio sono principalmente di due tipi:

  • autoradio adibite soltanto all’ascolto audio
    quindi con sintonizzatore radio, lettore cd e/o mp3 incorporato e possibilità di collegamenti esterni; sono i modelli più diffusi e più acquistati
  • autoradio che comprendono un piccolo schermo
    con cui si può accedere alle funzioni dell’apparecchio premendo su alcune apposite parti dello schermo stesso, cioè dotate di schermi touch-screen

I modelli appartenenti al secondo tipo, sono quelli tecnologicamente più all’avanguardia, come appare ovvio, e permettono davvero di fare molte cose: oltre al touch-screen per controllarli e oltre alle funzioni standard offerte dal primo tipo di autoradio, questi modelli permettono di:

  • guardare la tv, essendo dotati di un sintonizzatore tv
  • guardare dvd o altri formati video
  • ottenere indicazioni stradali dal sistema GPS integrato

I costi di questi modelli sono ancora elevati, ma l’idea di trasformare la propria auto in un ambiente di svago soprattutto per i familiari, ha allettato molti: in questo senso è il caso di ricordare che lo svago visivo non è indicato per chi guida ovviamente, in quanto potrebbe costituire soltanto una pericolosa distrazione, ma è pensato soprattutto per gli altri passeggeri dell’auto, soprattutto se bambini, che potrebbero così evitare di annoiarsi nei viaggi lunghi.

Per questo i dispositivi di questo genere incorporano spesso un altro schermo o altri due nella parte posteriore della macchina, visibili comodamente dai sedili dietro e collegati all’impianto centrale, comandato dal guidatore.

Esiste la possibilità di acquistare dapprima un modello standard, privo di schermo, per aggiungere questo in un secondo momento: basta accertarsi all’acquisto del primo modello, che questo sia dotato delle connettività adeguate.

Accessori dell’autoradio

All’interno della confezione dell’autoradio, si trovano diversi accessori. Innanzitutto in dotazione in genere si trovano:

  • corpo dell’autoradio, da fissare all’interno dell’apposito vano dell’automobile
  • frontalino estraibile con l’apposita custodia
  • staffa per il fissaggio allo spazio apposito dell’auto
  • connettore per l’alimentazione dell’autoradio dalla batteria dell’auto
  • vari manuali

Nel caso di un modello all’avanguardia dotato anche di schermi, ovviamente anche questi saranno presenti nella confezione, ma il consiglio è quello di farli montare da un elettrauto, mentre i modelli di autoradio standard (casse a parte) sono ormai abbastanza facili da montare in auto anche da soli. Gli accessori da acquistare a parte, ma che sono veramente indispensabili in un’autoradio, sono le casse, o diffusori acustici.

Le casse acustiche

A seconda di come è predisposta l’automobile, si può scegliere se montare solo due casse, di solito anteriori, oppure tutte e 4, anteriori e posteriori, a meno che queste non siano già montate di serie sull’auto e non soddisfino già le esigenze del consumatore.

Esiste per gli appassionati la possibilità di montare un numero più alto e più distribuito di diffusori in tutta l’auto, ma si tratta di operazioni adatte agli addetti ai lavori: se volete un impianto coi fiocchi nonostante non capiate nulla della materia, rivolgetevi a un buon impiantista, che vi suggerisca di quante e quali casse dotare la vostra auto anche a seconda di che modello sia.

Se invece si decide di sfruttare i vani appositi predisposti nell’auto per le casse, occorre acquistare necessariamente i modelli adatti alla propria automobile; generalmente per quanto riguarda i vani anteriori, si tratta di casse a due vie di potenza media. Per quanto riguarda invece le casse posteriori, le opzioni possibili sono due:

  • sfruttare i vani appositi anche nella parte posteriore della macchina
  • scegliere diffusori più grandi da sistemare a pannello. In questo ultimo caso, si possono scegliere diffusori di vario genere, ad esempio quelli ovali a tre vie con potenze superiori rispetto a quelle adatte ai vani dell’automobile.

Altri accessori acquistabili a parte

Per un ascolto musicale totalizzante all’interno della propria auto, solitamente per i più patiti, esistono due ulteriori accessori strettamente connessi fra loro: l’amplificatore supplementare e il subwoofer per la riproduzione dedicata dei toni bassi, entrambi da collegare all’autoradio, e se non siete esperti, è meglio farlo fare all’elettrauto.

Tali accessori si montano solitamente nella parte posteriore della macchina e siccome si tratta di dispositivi altamente specializzati, è necessario il parere di un tecnico esperto (se non siete esperti voi) per scegliere tra i vari modelli in commercio, anche perché si tratta comunque di una spesa ingente e scegliere bene è d’obbligo.

> approfondisci per sapere come scegliere e acquistare l’autoradio

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Milena Talento12 Dicembre 2014

2 Comments

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Deve dotarsi di un’alimentatore 12 v corrente continua, che simuli la bateria dell’auto. Per il resto basta collegare le casse correttamente e può ascoltare musica. Non dimentichi l’antenna!

  • andrea ha detto:

    come faccio per installare un autoradio in casa collegandolo a due casse amplificate?

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