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parapetti per le scale

Di cosa stiamo parlando?

Ove non siano già stati concepiti in pietra, muratura, calcestruzzo o cemento armato, si ricorre ai cosiddetti parapetti artificiali: ringhiere in ferro, parapetti in legno, balaustre in vetro.

Naturalmente, gli edifici antichi, caratterizzati da lunghissime balaustrate in pietra, sono oggi raramente presi ad esempio: soprattutto per questioni relative ai costi. Si tende, inoltre, a non fabbricare più immense costruzioni simili agli antichi palazzi seicenteschi, con giardini terrazzati da ringhiere in calce!

Le cose sono cambiate molto, nell’ambito degli arredi urbani. Le aree disponibili sono decisamente meno consistenti. Ed in poco spazio è emersa l’utilità di ricorrere a materiali quanto più possibile leggeri e facilmente gestibili anche al momento della lavorazione e della messa in opera.

Se, all’inizio del Novecento, le ringhiere in metallo caratterizzavano più che altro gli alloggi popolari, con lo scorrere dei decenni, esse sono diventate la norma in ogni sorta di abitato, per assurgere, oggi, addirittura ad elemento estroso, in certe costruzioni ultramoderne.

Parapetti per scale e ringhiere hanno iniziato a distinguersi, esteticamente, dapprima tramite forme del tutto sui generis; in seguito, grazie all’impiego di materiali leggiadri, avveniristici, impercettibili e dall’impatto visivo minimale.

Cosa rende sicuro un parapetto

In Italia, le norme in merito alla sicurezza delle persone prevedono che i parapetti siano alti almeno un metro dal pavimento. Le norme d riferimento tengono conto tanto degli accorgimenti in tema di sicurezza sul luogo di lavoro, quanto dell’obbligo dell’assenza di barriere architettoniche (per gli spazi pubblici). Si tratta, in particolare, del decreto legislativo 81/08 e del decreto ministeriale 14/06/1989, n. 236.

Naturalmente, all’interno degli abitati privati, l’obiettivo è ugualmente quello di assicurare l’incolumità di chiunque transiti presso zone ritenute a rischio caduta.

Le ringhiere non devono in alcun modo presentare, dal lato interno, delle sporgenze che possano consentire ad individui quali i bambini di arrampicarsi e superare le barriere rovinosamente. La ringhiera deve altresì essere provvista di larghezze dai 10 cm in su, tali da consentire il passaggio di elementi sferici.

La resistenza alla spinta orizzontale dovrà rispettare i criteri indicati dal decreto ministeriale del 14/01/2008.

Infine, per quanto concerne gli amati e ultramoderni parapetti in acciaio, la loro realizzazione seguirà criteri indicati dalla certificazione UNI EN 1090.

Parapetti e tipi di ringhiera

Posto che i parametri relativi alla garanzia di sicurezza e resistenza vanno tenuti in conto come punto di partenza, la scelta dei materiali per la realizzazione di un parapetto sarà, poi, oggetto di valutazioni prettamente estetiche.

Ognuno di noi ha delle preferenze. Alcuni si lasciano guidare totalmente da un arredatore, altri dalla propria esclusiva sensibilità. Altri ancora, cercano di metter in primo piano le esigenze funzionali e spaziali, esaudendo solo in un secondo momento dei desideri prettamente estetici.

E che dire dei costi? Anch’essi sono fra i primi tre punti chiave nella scelta di una ringhiera. Ognuno di noi fa i conti, dunque: con lo spazio, con i mezzi economici, con un certo ideale estetico in tema di arredamento. Il tutto, restando entro un quadro sicuro e solido, ovviamente.

L’annosa questione è: parapetti scale e ringhiere sono più moderni se realizzati in un solo materiale o comunque con due materiali dalle caratteristiche simili alla vista? O è sempre meglio marcare uno stacco tra i gradini ed il passamano? E, in questo secondo caso, cosa preferire? Legno per i gradini e acciaio per il corrimano? Come riempire la ringhiera?

Il legno, da sempre, è considerato un elemento naturale che apporta calore ed anche armonia rispetto all’esterno di un locale. Esso assicura una sorta di continuità plastica relativa al “dentro-fuori”. L’acciaio, a sua volta, pare sottolineare un’armonia rispetto all’epoca. Ancora un abitato al tempo attuale. Il loro connubio, infine, rappresenta una giusta mediazione tra le istanze di calore umano, naturale, la modernità, l’efficienza. Sono questi i temi chiave del nostro tempo, d’altra parte.

E che dire del vetro? Esso può essere presente a livello di ringhiera, ma anche di gradini, assicurando un’ineffabilità senza pari, probabilmente. Naturalmente, in base alla scelta dei materiali per gradini e ringhiera, varierà il materiale che assicura la struttura di supporto. Lo stesso varrà per il tipo di ancoraggio dei gradini. Si preferisce che fuoriescano “magicamente” dal muro? Oppure si propende per un parapetto con scala centrale e struttura di supporto totalmente indipendente dalle mura, dunque, chiaramente a vista?

La panoplia è vasta: meglio iniziare con una preselezione tematica, per poi ridurre via via il campo di scelta, fino a trovare un numero esiguo di parapetti scale e corrimano: a questo punto sarà facile individuare LA scala del cuore!

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