L’attività di recupero crediti implica una serie di competenze comunicazionali e strategiche che molto spesso mancano ai titolari d’impresa, che ricorrono all’aiuto di specialisti e professionisti di settore.
La riscossione di crediti insoluti può essere svolta mediante società specializzate che si occupano di svolgere l’attività in totale autonomia, seguendo normative e regole imposte dalla legge.
In questo articolo vedremo alcune delle nozioni fondamentali da conoscere per procedere all’attività di recupero crediti svolta nel rispetto della legge.
Recupero crediti insoluti: tutto quello che c’è da sapere
L’attività di recupero crediti comprende tutta una serie di interventi finalizzati all’ottenimento del pagamento di una somma dovuta da un soggetto debitore nei confronti di un’impresa. Questi interventi devono essere svolti nel rispetto delle normative vigenti e nelle modalità previste dal Ministero dell’Interno.
Tra gli interventi compresi in un piano di recupero crediti insoluti troviamo il rintraccio telefonico, domiciliare e telematico del soggetto debitore, sia in modalità autonoma che attraverso società di recupero crediti.
Le imprese che delegano tale attività alle società specializzate devono fornire presso gli enti competenti una chiara documentazione informativa riguardo la società di recupero crediti scelta e le esatte finalità delle attività svolte.
Contestualmente, è necessario accertare l’identità delle persone da contattare rispettando le regole in materia di privacy che vietano la condivisione ingiustificata di alcune tipologie di dati. Ad esempio: non è possibile condividere nominativi o indirizzi di familiari vicini al soggetto debitore, dei vicini di casa o dei colleghi di lavoro.
Quali sono le attività di recupero crediti insoluti
Tra le attività più comuni che si svolgono durante il recupero di crediti insoluti troviamo l’utilizzo dell’azione stragiudiziale che permette di evitare il contenzioso e la perdita di risorse (costi e tempo).
Si tratta di un’azione che comporta il saldo del debito da parte del soggetto debitore in un periodo di tempo ristretto, tuttavia, la restituzione del credito può avvenire in misura ridotta rispetto al suo valore nominale, questo perché il debitore può affermare di poter restituire solo una piccola parte della somma dovuta.
Questo però andrà ad incidere sulla somma che ti verrà restituita, in quanto il recupero crediti insoluti in tal senso spingerà sì il debitore a saldare il debito, ma la restituzione verrà in misura molto ridotta rispetto al valore nominale del credito.
In questo caso, gli strumenti più utilizzati sono la conciliazione o la negoziazione assistita.
Azione giudiziale
Un secondo metodo molto utilizzato è l’azione giudiziale, che si basa sulla documentazione in possesso circa la natura e l’importo del credito da incassare e prevede una serie di procedure che avvengono nel corso del tempo.
L’azione giudiziale ha inizio con degli atti giudiziari, dapprima con la notifica di diffida nei confronti del debitore, con un termine di pagamento dei crediti insoluti. In mancanza di un pagamento si procede con il decreto ingiuntivo e la notifica del precetto.
Se l’inadempienza da parte del debitore continua, si attiva la procedura di pignoramento dei beni presso il soggetto debitore o soggetti terzi (es: garanti), fino all’istanza di fallimento.
Maggiore è il tempo necessario per l’ottenimento del credito insoluto e maggiore sono gli interessi di mora da applicare al credito.