Tosse secca con rigurgiti: succede spesso coi bimbi piccoli e capita dopo le poppate. La causa potrebbe essere il reflusso. Gli acidi risalgono nell’esofago e lo irritano. Questo provoca la tosse. Il reflusso si risolve entro il primo anno di vita e comunque se capita è meglio consultare subito il pediatra. I consigli in ogni caso sono quelli di non dare dei liquidi al bimbo, di non coricarlo subito dopo aver mangiato e di sollevargli la testa quando dorme. Il pediatra potrà prescrivere degli esami in grado di valutare il grado di acidità.
Tosse catarrosa: può essere accompagnata quasi sempre alla febbre ed è causata da un virus. Se la febbre è alta, o meglio consultare il pediatra.
Tosse con catarro giallastro: se il bimbo ha la febbre e la tosse da secca si trasforma con catarro giallastro, potrebbe trattarsi di bronchite o broncopolmonite. Anche in questo caso è meglio avvertire subito il pediatra.
Tosse stizzosa: solitamente è una tosse nervosa. Può durare anche oltre un mese. Questo tipo di tosse diventa per il bambino un modo di esporre un suo disagio. Il rimedio più efficaca è rappresentato dalle coccole.
Tosse con “urlo”: anche in questo caso è opportuno consultare subito il pediatra. Si presenta di notte insieme al catarro. E dopo un paio di settimane può provocare conati di vomito. Gli attacchi di tosse possono essere accompagnati da una specie di urlo (le vie aeree fanno entrare forzatamente l’aria e questo provoca l’urlo). Potrebbe trattarsi di pertosse, provocata da un germe. Il pediatra prescriverà degli antibiotici. Ma il consiglio per tutti i bambini, sentito ovviamente anche il parere del medico, è quello di vaccinare il bambino contro la pertosse nei primi mesi di vita.