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la cameretta dei bambini

Si tratta dello spazio personale del bambino all’interno dell’abitazione. Per questo motivo è giusto che la cameretta, anche se piccola e semplice, sia pensata su misura del piccolo, tenendo conto delle sue esigenze di gioco, crescita e sicurezza. Nei primi mesi di vita, più che di una cameretta tutta per sé, il bebè ha bisogno di un posto fisso in cui dormire. Secondo gli esperti, il posto in cui il bimbo viene messo a dormire deve essere sempre lo stesso, sia di notte che di giorno. Cambiare stanza ad ogni pisolino non va bene e questo vale fino ai tre anni di vita del bambino. I neonati, infatti, hanno bisogno di una loro routine perché devono percepire l’ambiente come prevedibile e, in qualche modo, come rassicurante. Se il bambino viene affidato ai nonni è preferibile che siano loro a spostarsi e non il contrario.

Un altro aspetto molto importante riguarda la pulizia dell’ambiente in cui viene collocato il bebè. E’ importante, infatti, che il bambino non abbia intorno un ambiente polveroso. A tal scopo, se si pensa di posizionare la culla nella camera da letto dei genitori è bene eliminare i tappeti, i libri e i giornali, ovvero tutti quegli elementi che – all’interno di una stana – possono attirare polvere. Naturalmente, quando il piccolo dorme è preferibile spegnere computer e televisore per non disturbare il suo riposo. Tra le regole da seguire nei primi mesi di vita del piccolo, poi, c’è sicuramente quella che riguarda la posizione in cui si lascia dormire il bebè. E’ importante, infatti, che il neonato – fin dai primi mesi di vita – dorma nella sua culla e non nel lettone. Anche la posizione che assume è molto importante: in linea di massima, il neonato dovrebbe dormire con la pancia all’insù, con il sacco nanna o con le coperte ben rimboccate. Inoltre, è bene assicurarsi che la stanza in cui dorme il piccolo non sia troppo calda: di notte, infatti, la temperatura ideale è intorno ai 18° mentre di giorno sono consigliabili i 20°.

 

La cameretta dopo i 9 mesi

Dopo nove mesi è opportuno spostare il piccolo all’interno di uno spazio tutto suo. In linea di massima, è bene traslocare il piccolo tra i nove e i dodici mesi di vita, periodo in cui anche i genitori si sentiranno pronti per affrontare questo primo abbandono. Per sposare il piccolo nella sua prima cameretta è possibile scegliere momenti strategici: ad esempio, il ritorno dalle vacanze quando il bambino torna nel suo ambiente familiare ed è, in qualche modo, già preparato al cambiamento. Quando avviene questo passaggio, tuttavia, è bene organizzare lo spazio della cameretta in modo che il bambino non corra il rischio di subire incidenti durante l’esplorazione. Vanno eliminate le superfici in vetro non stabili, lamoade a stelo e qualsiasi cosa il bambino possa rovesciarsi addosso. Eventuali scale vanno chiuse con il cancelletto. Inoltre, è importante non lasciare in giro flaconi con prodotti da pulizia o altri liquidi tossici. Infine, ricordate di posizionare bene al muro gli scaffali bassi ed evitate di poggiare all’interno piccoli oggetti che possono essere facilmente presi dal bambino e addirittura ingeriti. Gli oggetti che non devono mancare nella stanzetta del bambino sono i suoi giocattoli preferiti, i cubi da costruzioni e i libri di stoffa o in plastica. In ogni caso, è fondamentale mettere questi giochi alla portarta del bambino affinchè possa prenderli in totale autonomia ogni volta che lo desidera.

I genitori devono facilitare questo processo mettendo a disposizione del piccolo varie opportunità per amplicare le sue alternative. Il genitore, quindi, è sempre presente con le sue proposte ma sarà sempre il bambino a scegliere sulla base del colore, della forma e del suono. In ogni caso, è bene non esagerare con gli stimoli offerti al bambino: evitate di mettergli dinanzi troppi giocattoli che, presentati tutti insieme, generano confusione e non stimolano affatto la creatività del piccolo. E’ bene invece individuare pochio giocattoli preferiti dal bambino e fare in modo che questi siano sempre a sua disposizione, magari collocandoli su piani bassi. Nella cameretta, infine, è bene allestire un angolo morbido fatto con cuscini, peluche e pantofone su bcui il bambino potrà coccolarsi tutte le volte che vuole. Per quanto riguarda il pavimento, l’ideale sarebbe evitare superfici troppo dure in modo che – in caso di cadute – il bambino possa attutire i colpi al suolo. Da evitare, invece, sono i tappeti e la moquette che accumulano polvere e quindi possono diventare fonte di batteri per i bambini. Il materiale ideale per il pavimento è il legno che consente anche di cammbinare bene a piedi nudi. In mancanza del parquet, è possibile comunque optare per una pedana in plastica che è una soluzione comoda, antiscivolo e facile da pulire. L’importante è che abbia colori brillanti e disegni che possano stimolare il bambino. Per le pareti, invece, è preferibile optare per colori chiari, specie se la stanza è di piccole dimenzioni.

 

La cameretta dei bambini ad un anno e mezzo di vita

A partire dall’anno e mezzo, il bambino sviluppa la capacità di rappresentazione quindi è bene predisporre nella sua cameretta un angolo in cui il piccolo possa fare giochi simbolici. Si tratta dei primi giochi di finzione che necessitano, quindi, la presenza di piccoli e grandi oggetti come le stoffe per i travestimenti,le scatole, le pentole e così via. Scatole e scatoloni sono una grande risorsa a costo zero. I bambini adorano chiudercisi dentro e spesso si divertono a decorarli per realizzare blocchi e torri. In caso di crolli, poi, sono leggeri e non fanno male. Dopo i due anni i bambini iniziano ad avere dei gusti piu’ definiti. A qeust’età, ad esempio, è particolarmente spiccata la tendenza al disegno e molti vorrebbero ridipingere le pareti della propria cameretta con disegni e colori nuovi. Tra i giochi piu’ divertenti da fare a quest’età c’è sicuramente il campeggio nella cameretta. E’ sufficiente prendere un lenzuolo vecchio e stenderlo su due fili per ottenere una bella tenda indiana o beduina. Una volta creata la capanna, i bambini si divertono a fare qualsiasi cosa al suo interno: dalla merenda alla lettura passando per i giochi con mamma e papà, la tenda da campeggio diventa il primo luogo in cui il bambino cerca rifugio e solitudine.

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