Tra tutti i più comuni mezzi di trasporto la bicicletta rappresenta da sempre il più popolare; solitamente sin da bambini si possiede una bici e la si utilizzata sfruttando il suo grande potenziale sia per giocare che per muoversi da una zona all’altra del paese o della città di residenza a costo zero e anche piuttosto velocemente.
Si tratta dell’unico mezzo di trasporto che è al contempo economico ed ecologico, rappresentando soprattutto negli ultimi anni una vera e propria soluzione ai sempre più gravosi problemi legati al traffico cittadino.
La bicicletta sta diventando, sempre più a ragione, una validissima alternativa sia ai mezzi pubblici che, in tutti i casi in cui risulta possibile, all’automobile; la società ha riconosciuto il valore di questo tradizionale mezzo di trasporto e le regioni hanno stanziato ingenti cifre di denaro sia per costruire nuove e più funzionali piste ciclabili, sia per dare vita alle sempre più numerose stazioni di bike sharing.
Il fatto che la bicicletta sia un mezzo ecologico, infine, la rende a tutti gli effetti una reale soluzione ai gravissimi problemi di inquinamento atmosferico che, come oggi tutti sappiamo, dipende in larga parte anche dalle emissioni nocive che i mezzi di trasporto a motore rilasciano nell’atmosfera.
Possedere ed utilizzare una bicicletta significa, quindi, contribuire attivamente alla salvaguardia dell’ambiente e al contempo alleggerire le strade del nostro Paese dal traffico, con i conseguenti vantaggi in termini di risparmio e di sicurezza.
Come sempre accade, però, in un’ottica tanto positiva di trova anche il risvolto della medaglia, e se da un lato bisogna lodare chi attua questa scelta, sostituendo in parte o totalmente l’uso di un mezzo a motore, dall’altro dobbiamo anche comprendere un suo disagio tutt’altro che trascurabile; stiamo parlando dei furti di biciclette.
Si tratta di un fenomeno di microcriminalità molto più esteso di ciò che si potrebbe pensare, soprattutto qual ora non si faccia parte di quella fetta della popolazione che utilizza la bicicletta come mezzo di trasporto primario.
Secondo i dati FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), la prima indagine nazionale condotta sui furti di biciclette rivelerebbe che nel nostro Paese vengono rubate ogni anno oltre 320mile biciclette.
Il problema dei furti di bici
Coloro che scelgono questo mezzo di trasporto per andare al lavoro, piuttosto che per far fronte alle numerose commissioni quotidiane, sanno bene di cosa si parli; dopo la condizione di scarsa sicurezza, se non la mancanza di adeguate piste ciclabili in grado di consentire l’uso della bici indipendentemente dal tragitto che si deve compiere, il problema più grave dei ciclisti è la grande percentuale di furti.
Si stima che soltanto a Milano, che è solo una delle grandi città italiane che ospitano un elevatissimo numero di ciclisti, amatori e non, vengano sottratte illegalmente oltre 30 biciclette ogni 24 ore, di cui soltanto una piccola percentuale viene poi ritrovata.
Detto ciò, chiunque possieda una bicicletta e qualsiasi uso ne faccia dovrebbe sapere come tutelarsi al meglio per tentare di evitare un furto, che molto spesso avviene anche se si lascia la bici incustodita per poco tempo.
Vediamo, quindi, cosa fare per proteggere la nostra bicicletta da eventuali furti e quali sono le novità in merito alla tutela del ciclista.
Come difendersi dai furti di bici
Ovviamente, tutti sappiamo che utilizzare una catena è il principale deterrente contro i furti, che spesso avvengono in pieno giorno e in pochissimi istanti; è però molto importante ricordarsi di legare la catena fissandola al supporto da una parte resistente della bici, e quindi non dalle ruote, dal manubrio o dalla sella.
Un altro elemento indispensabile per prevenire un furto è utilizzare un buon lucchetto; esistono diverse tipologie di lucchetto, tra queste è consigliato evitare quelle a spirale che sono certamente più semplici da forzare e optare, invece, per un lucchetto a “U” piuttosto che uno “a pitone” che risultano più sicuri.
Di seguito daremo alcuni consigli in merito alle varie tipologie di serrature che si possono utilizzare per proteggere la bicicletta dai furti.
Come si sceglie l’antifurto per bici
In genere nel momento dell’acquisto di una bicicletta essa è totalmente priva di sistemi di protezione o di particolari serrature utili a tal senso e, per questo motivo, è importante acquistarne almeno uno.
Quelli destinati alla protezione delle biciclette sono per lo più di tipo meccanico e per questo motivo sono molto simili a quelli destinati alla protezione delle motociclette.
In generale, è possibile suddividere le categorie di antifurti per biciclette in sette gruppi principali:
Lucchetto fisso a forma circolare
Ha la caratteristica di bloccare essenzialmente la ruota posteriore della bicicletta e per questo offre una protezione relativamente bassa in quanto è facilmente messo fuori uso.
Cavetto metallico
Appare come un piccolo cavo metallico rivestito in plastica e dotato di chiusura a chiave o tramite combinazione. Anche la protezione offerta da questo tipo di antifurto è piuttosto bassa.
Catena e lucchetto
Le catene in genere sono rivestite in plastica ma bisogna fare particolarmente attenzione alla resistenza del lucchetto che rappresenta il punto più fragile di questo tipo di sistema antifurto, tanto che in genere è in grado di opporre una resistenza piuttosto minima al taglio.
Cavo d’acciaio a spirale
Ha la caratteristica di essere estensibile ma purtroppo anch’esso è facilmente sabotabile.
Allarme sonoro
E’ caratterizzato dalla presenza di un avvisatore acustico alimentato da una batteria che si attiva al momento della manomissione; da solo offre una protezione piuttosto bassa.
Barra a forma di U
E’ in grado di garantire una buona protezione alla bicicletta in quanto è caratterizzata dalla presenza di una barra metallica a forma di archetto che in genere viene fissata da un’asta trasversale grazie ad una chiave a forma circolare.
Catena a maglia quadra
E’ il migliore sistema per biciclette in commercio oggi. Esso è caratterizzato dalla presenza di una catena realizzata con una lega di nichel, cromo e molibdeno e dotata di una chiusura antiscasso.
Nel caso della protezione delle biciclette è importante sceglierne uno dotato di un sistema di chiusura abbastanza resistente in modo da renderne difficile il taglio. I sistemi di chiusura degli antifurti per biciclette si distinguono principalmente in due categorie in base al livello di protezione che riescono a garantire:
- Livello 1: vi appartengono tutti quei sistemi di chiusura che tollerano il taglio di utensili della lunghezza massima di 35 centimetri circa
- Livello 2: comprendono tutti quei sistemi di chiusura che si oppongono al taglio di strumenti della lunghezza massima di 60 centimetri circa.
I sistemi a spirale, ad esempio, sono troppo deboli in quanto non riescono a superare il primo livello di sicurezza non resistendo per più di 10 secondi circa al taglio.
Quelli con chiusura ad U sono disponibili anche nella versione “a sirena” che si attiva, per scongiurare il furto, nel caso in cui la bicicletta venga manomessa. Questo tipo di antifurto, in particolare, sono in grado di garantire un primo livello minimo di protezione mentre il secondo livello è facilmente raggiungibile in quanto è in relazione ai materiali con i quali vengono realizzati, alla tempra e al tipo di fusione.
Per garantire la protezione della bici, inoltre, è consigliabile fissare il telaio e la ruota anteriore ad un sostegno fisso e resistente come ad esempio le tipiche rastrelliere che è possibile notare nei parcheggi dedicati. Fissare anche il telaio è molto importante in quanto le ruote possono essere facilmente smontate e sganciate dal resto della bicicletta.
È importante ricordare, inoltre che anche il più sofisticato sistema di antifurto per biciclette è facilmente messo fuori uso se il ladro ha la possibilità di sollevare la bicicletta e caricarla all’interno di un furgone o simili: in questo modo, infatti, egli può portare la bicicletta in un luogo sicuro per poi smontare comodamente ogni sistema antifurto inserito.
Trucchi utili
Oltre a questo, ovvero al costante utilizzo di un’adeguata catena con cui fissare ad un altrettanto adeguato supporto la nostra bicicletta, ci sono alcuni semplici trucchetti che possono risultare davvero utili per cercare di tener lontani i ladri.
Primo fra tutti quello di evitare di parcheggiare la bicicletta in luoghi isolati specialmente se si deve lasciarla incustodita per luongo tempo o nelle ore buie della giornata; è sempre meglio preferire una zona popolata, anche se questo significa fare due passi in più a piedi.
Potrebbe risultare utile anche prendere qualche piccola precauzione nel caso dovessero rubarci la bicicletta e dovessimo ritrovarla parcheggiata da qualche parte; in tal caso, ad esempio, sarebbe tutto molto più facile se si potesse dimostrare senza ombra di dubbio che si tratta veramente del nostro mezzo.
Per fare questo è consigliabile fotografare la bici e annotate il numero di telaio; si potrebbero, inoltre, scrivere su un foglietto di carta i propri dati e metterlo all’interno delle manopole della manubrio piuttosto che nel tubo della sella.
Un altro consiglio è quello di evitare di lasciare eventuali accessori sulla propria bicicletta quando la si parcheggia; contachilometri, luci e borracce potrebbe rendere il mezzo più “appetibile” e potrebbero essere sottratti in un istante.
Se, nonostante tutto, doveste essere vittime del furto della vostra bicicletta ricordatevi di fare la relativa denuncia; anche se in molti casi non porterà a nulla avrete fatto ciò che serve per rendere pubblico il fenomeno.
Infine, per arginare questo genere di microcriminalità il miglior modo possibile è quello di non alimentarla; non acquistate mai una bicicletta se non nei negozi atti alla vendita ufficiale.
Comprare una bici in strada significa, nella maggior parte dei casi, acquistare un mezzo rubato.
Alcune novità per la tutela del ciclista
Innanzitutto va ricordato che è possibile iscrivere la propria bicicletta, come un numero sempre più elevato di italiani sta facendo, nel Registro italiano bici, un anagrafe pubblica nazionale utilizzata con efficacia dal 2007, che contiene tutti i dati relativi alle biciclette registrate, nonché i riferimenti dei proprietari.
Tale registro è accessibile alle Forze dell’Ordine che possono verificare la coerenza dei dati 24 ore su 24, inoltre può essere consultato in maniera totalmente gratuita da chiunque al fine di conoscere lo stato di una particolare bicicletta.
Come nel caso di tutti gli altri mezzi di trasporto, lo scopo del registro Italiano bici è quello di identificare una bicicletta e assegnarla quindi legalmente ad un unico proprietario; tale esigenza è nata in virtù del fatto che non registrando la propria bicicletta diventa quasi impossibile dimostrare con certezza chi sia il suo proprietario.
Esiste anche un portale, che funziona come un osservatorio sul fenomeno dei furti delle bici nonché suoi ritrovamenti di quelle sottratte; si chiama Mappa la tua città e dà a tutti i cittadini che desiderano registrarsi la possibilità di inserire una segnalazione di avvenuto furto.
Una volta segnalato il furto sul portale online verrà inviato il profilo geologico alle istituzioni competenti sul territorio in questione ai fini di approfondire lo studio del caso; per il momento, però, questa collaborazione è attiva soltanto nelle province di Alessandria e Vercelli.
Un altro sito da segnalare è certamente www.rubbici.it, anche in questo caso un portale dedicato ai ciclisti che hanno smarrito il proprio mezzo; qui è possibile segnalare il furto e consultare diverse sezioni dedicate ai vari aspetti legati alla protezione dai furti, dalla sezione “bici sospette” a quella “bici ritrovate” sino alle novità in tema di sicurezza.
Anche in materia di innovazioni tecnologiche esistono alcune soluzioni per tutelarsi dal furto della bici.
- Bike+, un vero e proprio dispositivo antifurto per la bicicletta che si attiva appena la bicicletta viene spostata dal luogo in cui era stata parcheggiata, e invia un messaggio sul cellulare del proprietario che potrà quindi rendersi conto in tempo reale di ciò che sta succedendo. Inoltre grazie alla App dedicata sarà possibile monitorare gli spostamenti della propria bicicletta.
- Il Gps ingrato è stato sperimentato in Olanda ed è ora utilizzato anche in Svizzera per contrastare il fenomeno del furto delle bici. I mezzi con Gps integrato possono essere ritrovati dalle autorità poiché il dispositivo registra le coordinate di tutti gli spostamenti.
Qualche consiglio tecnico
Come abbiamo detto il maggior deterrente al furto di bici è il lucchetto correttamente utilizzato; in questo contesto è importante valutare al meglio la tipologia di lucchetto che si acquista per proteggere la propria bici.
Esistono almeno 5 tipi di serrature: a cavo, a cavo spiralato, a U, pieghevoli, a cavo rinforzato e a catena.
Le serrature ad U, ad esempio, sono ritenute particolarmente sicure grazie alla presenza di una staffa in acciaio massiccio; accanto a queste le serrature a cavo rinforzato e quelle a catena che offrono elevati livelli di sicurezza.
Le serrature pieghevoli, che sono comode come quelle a catena e anche molto sicure, è preferibile sceglierle piuttosto lunghe in modo da non avere problemi quando si devono legare le bici ai lampioni.
Le serrature a telaio, invece, non risultano efficaci contro i furti, così come quelle a cavo spiralato sottili, perché il cavo può essere forzato facilmente con un tronchese.