Parla poco, e osserva molto
L’Akita Inu, razza di cui fa parte anche il celebre Hachiko, è un cane tendenzialmente tranquillo e pacato, che abbaia poco e guarda molto. Il suo aspetto ricorda quello di un volpino e presenta un carattere piuttosto contradittorio: infatti adora stare in compagnia, ma tende anche a cercare una certa indipendenza e autonomia.
Inoltre, ha grande iniziativa in caso di necessità. Come la storia di Hachiko dimostra, sono cani che tendono ad affezionarsi ad una sola persona, alla quale restano fedeli e devoti per tutta la vita.
L’Akita Inu non va confuso con l’Akita americano, di cui trovate tutte le informazioni cliccando qui. Un Akita Inu può essere portato a casa spendendo tra i 1200 e i 1800 euro.
Le Origini
Gli Akita Inu nascono nell’isola chiamata Honsu, e lo stesso nome Akita deriva dalla regione in cui tale isola è sita. In tempi remoti questa regione non conosceva cani di grosse dimensioni, ma solamente cani di piccola taglia.
Lo dimostrano i vari siti archeologici, in cui furono scoperti dei reperti di Akita, sfruttati dagli antichi abitanti come cani da caccia per animali di grandi dimensioni ma anche particolarmente apprezzati dagli aristocratici, che in alcuni casi fecero costruire per loro addirittura delle residenze private.
Nel corso dei secoli nacque la tradizione, in Giappone come altrove, dei combattimenti canini. Per questo motivo, gli Akita Inu furono uniti a cani di maggiori dimensioni, in modo che divenissero più robusti e forti: questo procedimento nel tempo cambiò le caratteristiche psico-fisiche di questa razza.
A causa di questi accoppiamenti e di alcune malattie che dimezzarono gli esemplari, in molti per diverso tempo credettero che le origini degli Akita andarono perdute. Tuttavia, alcuni studiosi si posero l’obiettivo di recuperare la purezza della razza, indi per cui il loro lavoro e gli Akita “puri” sono oggi considerati un patrimonio nazionale del Giappone.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Akita vennero portati anche in Europa e in altri continenti, dove tuttora godono di grande successo. Questa razza, comunque, appartiene ad un ceppo di cani nord-orientali cui appartengono anche il Laika, il Kamciatka e i cani da traino siberiani, come l’Husky.
Inoltre, l’Akita Inu è parte dei cani nipponici insieme al Cane dell’Hokkaido, al Kai-ken, al Kisu-ken e allo Shiba Inu.
Il suo Carattere
Come accennato nel paragrafo iniziale, gli Akita Inu con i loro padroni sono tranquilli ed estremamente coccolosi. Mantengono dolcezza e gentilezza anche con gli estranei, ma attenti a farvi conoscere perché possono diventare aggressivi e diffidenti se vi considerano ostili: infatti sono cani molto prudenti, intelligenti e temerari.
Sono cani molto fedeli e obbedienti, quindi difficilmente agiscono di impulso. In Giappone l’Akita Inu, oltre ad essere un patrimonio nazionale, è anche considerato un cane dal grande valore e dalla forte dignità, in virtù del suo andamento elegante e vigoroso: è, insomma, un cane che “se la crede” – ovviamente lo diciamo in maniera ironica – che sa di essere importante.
Pur essendo di norma pacato, non sottovalutatelo: quando scatta, infatti, è velocissimo. Per la sua estrema fedeltà e dolcezza, ma al contempo aggressività nei confronti di chi ritengono ostile (in breve, chi vedono comportarsi male), è molto adatto sia come cane da guardia e da difesa, sia come cane da compagnia, per giochi anche con i bambini. Soprattutto perché non agisce mai in modo subdolo, o alle spalle del suo padrone.
Infine, si addestra molto facilmente.
Caratteristiche fisiche
Sappiamo dalla sua storia appena descritta che oggi l’Akita Inu è un cane grande, robusto, molto ben proporzionato e di sostanza: sono ben riconoscibili le caratteristiche dei due sessi. I maschi sono tipicamente alti 67 cm, le femmine 61.
In generale, il rapporto tra altezza e lunghezza del corpo – ovvero dalle spalle alle natiche – è di 10:11, con le femmine che tendono ad avere un corpo più lungo rispetto ai maschi. La testa è ben proporzionata al resto del corpo: si caratterizza per una fronte ampia e con una sutura metopica ben visibile.
Non ci sono rughe, e negli Akita Bianchi a volte possono esserci delle leggere, ma diffuse mancanze di pigmento nel pelo. L’Akita nero, invece, non ha questa caratteristica. Il muso è abbastanza lungo, robusto e con una buona base: pur assottigliandosi, non risulta appuntito ed è caratterizzato da una canna nasale piuttosto dritta.
La robustezza si ritrova anche nei denti, che hanno una chiusura a forbice, mentre le labbra sono ben aderenti. Molto particolari sono gli occhi: piccoli e dalla forma quasi triangolare, quest’ultima dovuta al fatto che gli estremi esterni degli occhi sono rialzati.
Gli occhi sono poi sono abbastanza distanziati, e dal colore marrone scuro. In generale, più sono scuri più l’Akita Inu è “puro”. Anche le orecchie sono piccoline, spesse e triangolari con la punta un po’ arrotondata. Sono distanti tra loro e presentano un’inclinazione in avanti.
Il collo, proporzionato alla testa, è molto spesso e muscoloso, sempre per quel concetto di robusto che caratterizza tutto il fisico di questo cane. Il dorso è dritto, forte, mentre il petto è ampiamente sviluppato, e proteso in avanti, controbilanciando un ventre che si ritrae.
Caratteristica è anche la coda, alta e spessa che l’Akita Inu porta arrotolata sul dorso. Se lasciata pendere, si nota come sia anche abbastanza lunga che quasi tocca il pavimento.
Il pelo dell’akita è caratterizzato da un mantello dritto e duro, in contrasto con un sottopelo soffice e particolarmente fitto. Il pelo della coda è più lungo rispetto a quello del resto del corpo. Il colore del manto è tipicamente rosso, rosso con punte nere, a volte tigrato e in alcuni casi bianco.
Questi colori comunque presentano ciò che i giapponesi chiamano Urajiro, ovvero del pelo un po’ bianco (un bianco sporco) ai lati del muso, sulle guance, sul collo, sulla coda e all’interno degli arti.
Alcune anomalie
A volte, ci sono delle caratteristiche fisiche e comportamentali che differiscono rispetto a tutto quello che si è detto fino adesso.
È interessante e affascinante potremmo dire come in alcuni casi le femmine abbiano dei comportamenti maschili e quindi siano mascoline, e i maschi siano effemminati. Tutto nella norma – salvo casi in cui il veterinario dice che non va bene – e che evidenzia come non solo negli umani possano avvenire certi comportamenti considerati diversi dalla norma.
Più gravi sono difetti fisici di cui bisogna preoccuparsi e che vanno eventualmente curati. Tra questi il prognatismo, ovvero il muso a chiazze, oppure la mancanza di alcuni denti se non tutti. In altri casi può essere che la lingua abbia macchie blu o nere, e gli occhi siano chiari. O ancora il cane sia eccessivamente timido e abbia la coda corta.
Meno importanti sono difetti quali le orecchie e la coda pendenti, il pelo arruffato e lungo e alcune macchie blu su fondo bianco (queste ultime vanno tuttavia controllate).
Cosa e come mangia
L’Akita Inu è un cane giapponese, e come tutte le razze nipponiche va ghiotto oltre che di carne, di pesce. Ha bisogno di pranzi e cene particolarmente equilibrati, che ne mantengano la forma fisica e la salute, che non gli facciano perdere la sua nobilità e fierezza con il sovrappeso.