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Salute bambini: le voglie o angiomi

Non è raro che, in medicina, le scoperte più importanti avvengano per puro caso. C’è un farmaco che da tempo viene utilizzato per combattere l’ipertensione. Si tratta del propranolo, farmaco che viene utilizzato anche per curare gli angiomi dei bambini che colpiscono, in media, un neonato ogni dieci. Dopo ripetute applicazioni cliniche e molti studi approfonditi, è stato scoperto che il betabloccante può sostituire il cortisone diventando un’efficace terapia contro i disturbi vascolari.

Tra i problemi vascolari che colpiscono in percentuali maggiori la salute dei bambini ci sono sicuramente gli angiomi, che tutti conoscono con il nome di voglie. Si tratta di dilatazioni anomale dei vasi sanguigni che si trovano nella cute sottostante. Le voglie compaiono un po’ a tutte le età; tuttavia, sono proprio i bambini quelli più interessati a questa patologia. In medicina si distinguono almeno 70 voglie che si differenziano tra loro per il colore, la forma ma anche la conformazione.

Le voglie possono apparire in molte zone del corpo e la loro forma può essere assai variabile. Il modo più semplice per distuguere le voglie è quello di chiamarle con il nome dei frutti. Così vengono fuori le comune voglie a fragola, voglie al lampone o voglie al tuberoso.

In linea di massima, le voglie o angiomi si differenziano all’interno di due macro categorie che sono rispettivamente le malformazioni vascolari e i tumori vascolari.

  • Le malformazioni vascolari sono quelle lesioni presenti sin dalla nascita. Si tratta di voglie che rimangono sempre della stessa forma e dello stesso colore anche con il passare del tempo e non vanno via da sole ma si possono eliminare solo con un intervento chirurgico o con le moderne tecniche a laser. Queste malformazioni vascolari sono molto rare ma quando colpiscono lo fanno indistintamente sia su soggetti maschi che femmine.
  • I tumori vascolari, invece, possono essere di vario tipo ma a differenza delle malformazioni vascolari, sono molto più frequenti. Si tratta di macchie che compaiono nei primi giorni di vita del piccolo e raggiungono la loro massima estensione fra i 12 e i 18 mesi di vita del piccolo, per poi regredire in modo del tutto spontaneo.

Salute bambini: quando è preferibile intervenire sulle voglie

Le voglie sono, quasi sempre, situazioni benigne e in linea di massima tendono a scomparire spontaneamente durante la crescita del piccolo. Ci sono casi, però, in cui è preferibile intervenire con specifici trattamenti.

  • E’ preferibile intervenire innanzitutto per ragioni estetiche quando le lesioni, pur non essendo rischiose per la salute del piccolo, sono comunque deturpanti ed eccessivamente visibili.
  • Ci sono poi delle cause funzionali per cui è preferibile intervenire sulle voglie. In alcuni casi, infatti, alla minima sollecitazione delle voglie si possono creare piccole ferite anche dolorose che possono provocare sulla pelle piccole cicatrici che sono anche difficili da cancellare.
  • Le voglie, infine, vanno eliminate anche per motivi di salute anche perché la presenza prolungata di una voglia può compromettere delle funzioni molto importanti, tra cui la vista, oppure provocare delle deformità irreversibili e mettere in serio pericolo la salute del bambino. In linea di massima, le posizioni dove le voglie si fanno più pericolose sono occhi, bocca e naso.

Eliminare le voglie con il laser

Le malformazioni vascolari non vanno via da sole. Tra quelle più note c’è l’angioma piano. Si tratta di macchie di diversa estensione, di colore rosso che hanno anche differenti sfumature. In genere, vengono anche chiamate voglie di vino e non devono essere confuse con sottili venuzze che spesso sono anche abbastanza visibili sia sulle palpebre e sulla fronte dei neonati che invece scompaiono da sole entro il primo anno di vita del piccolo.

I laser intervengono agendo sulla zona di pelle lesionata e fanno in modo di accelerare la chiusura definitiva dei capillari dilatati o in eccesso. Oggi ci sono diversi tipi di laser che, a seconda della profondità della lesione, sono in grado di eliminare del tutto o di schiarire le voglie della pelle. In tutti i casi, è necessario sottoporsi a diverse sessioni per ottenere dei risultati che siano visibili. Il trattamento a laser può essere eseguito a tutte le età; tuttavia, è consigliabile farlo sempre durante i primi mesi di vita quando, cioè, la cute è più sottile e i capillari sono anche meno dilatati. Il rischio di effetti collaterali, come macchie, cicatrici o cheloidi è sempre abbastanza basso.

In alcuni casi, le malformazioni sono associate anche a malformazioni invalidanti che possono diventare, nel tempo, pure pericolose. Ad, esempio, una piccola lesione vascolare nel cervello può essere la causa di crisi di epilessia ed è naturale che in questi casi bisogna intervenire in modo neurochirurgico.

Quando gli angiomi sono carnosi, invece, l’unica via per eliminarli resta quella chirurgica.

I limiti delle terapie tradizionali

Fino a poco tempo fa, per curare le voglie della pelle i farmaci più utilizzati erano quelli a base di cortisone che venivano assunti per via orale oppure attraverso le iniezioni direttamente nell’area da trattare per un periodo di alcuni mesi. L’efficacia di questi principi attivi si aggira intorno al 50 e 60% dei casi ma può aumentare se il trattamento viene praticato in largo anticipo.

Il vero problema di questi farmaci a base di cortisone sono gli effetti collaterali: le reazioni più frequenti sono il rischio di infezioni ma anche il blocco della crescita del bambino, l’acidità gastrica e l’aumento della glicemia. In alcuni casi più gravi possono manifestarsi anche problemi cardiaci o ipertensione arteriosa.

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