Sterilizzatore: cos’è e a che serve
L’igiene è molto importante, e se parliamo di neonati diventa davvero indispensabile. La pelle di un bimbo piccolo è sicuramente molto più sensibile di quella di un adulto, in quanto non ha ancora le difese immunitarie necessarie per “esporlo” al mondo. E’ uno dei motivi infatti, per cui un neonato non dovrebbe essere mai toccato e baciato da tutti, tranne che dalla mamma e dal papà. Oltre ad una buona igiene della persona ( e per questo tema, vi invito a leggere la guida dedicata all’igiene del bambino, inserita sempre nella categoria “Bambini”), occorre assicurare igiene in tutto ciò che circonda il neonato: pulizia dell’ambiente e lavaggio accessori con cui viene a contatto il bimbo.
Per quanto riguarda la pulizia di pavimenti, meglio usare detersivi non aggressivi, con una leggera profumazione. Per gli accessori del neonato, invece, occorre procurarsi lo sterilizzatore. Lo definirei come un elettrodomestico, in grado di igienizzare biberon, ciucci, tettarelle e giochini. Vedremo di seguito le varie tipologie di sterilizzatori, ma anche le alternative “casalinghe”.
Sterlizzatore a vapore
Gli sterilizzatori a caldo sono tra i più diffusi. In commercio se ne trovano di tutti i tipi, alcune marche hanno lo spazio per i biberon della stessa casa produttrice, mentre altri sono standard. Un consiglio, quindi prima di acquistare uno sterilizzatore, è proprio questo punto, in modo che possiate agire di conseguenza per l’acquisto di biberon e accessori. Lo sterilizzatore a caldo si presenta come un cestello con tanti spazi, quanti sono gli oggetti da sterilizzare.
A seconda delle nostre esigenze, potremo acquistarne uno da due o tre posti oppure uno un po’ più grandino da quattro a sei posti. Ricordatevi però, che se utilizzate i biberon con l’angolazione , consigliati soprattutto i primi mesi, lo sterilizzatore riduce la capienza. Funziona con la corrente elettrica e il lavaggio avviene tramite il vapore che ha il potere di uccidere i batteri. E’ un metodo molto comodo e veloce, l’operazione di sterilizzazione può durare dai 7 ai 15 minuti.
Lo sterilizzatore è dotato ovviamente di un timer, in modo che l’operazione si fermi trascorso il tempo necessario. Una volta finita l’igienizzazione, non bisognerebbe toccare niente con le mani, tant’è vero che in alcuni kit, trovate annesso anche una pinza per togliere dallo sterilizzatore succhiotti e quant’altro avete lavato. In questo modo garantite una perfetta igiene al vostro bimbo, soprattutto nel caso non venga allattato al seno con il latte materno. Il latte della mamma infatti contiene tantissimi anticorpi che il latte artificiale non possiede. Ecco perchè la sterilizzazione diventa molto importante.
Sterilizzatore a microonde
La sterilizzazione a microonde fa parte della sterilizzazione a caldo. E’ molto veloce e pratica. Consigliata a chi già ha un forno a microonde e chi lo usa abitualmente. Dovrete solo acquistare un contenitore apposito e inserirvi dentro circa 200 ml di acqua alla base. Posizionate poi i biberon e gli accessori nel cestello e mettete tutto nel microonde. Azionate il forno per una decina di minuti, azionando il timer. Anche in questo caso, al termine della sterilizzazione, ritirate biberon e succhiotti con l’apposita pinza.
Sterilizzatore a freddo
Un’altra tipologia di sterilizzatori è quella cosiddetta “a freddo”. Si presenta come una vaschetta dove inserire all’interno l’acqua con una particolare soluzione, utile appunto alla sterilizzazione. Si tratta di disinfettanti che possono essere liquidi oppure sottoforma di pastigliette che hanno un forte potere battericida. Questi tipi di prodotti li trovate non solo nelle farmacie, ma anche negli ipermercati. Si tratta di disinfettanti appositi, ritenuti innocui che sebbene possano lasciare tracce di odore di cloro, non deve destare preoccupazione.
Per quanto riguarda la quantità di disinfettante da aggiungere, occorre leggere attentamente le istruzioni d’uso nella confezione. Diciamo comunque che solitamente si aggiunge un cucchiaio di soluzione per ogni litro d’acqua. Una volta immersi gli accessori da disinfettare, vi si lasciano in ammollo per almeno un’ora. Nulla vi vieta comunque di lasciarli in acqua magari fino alla successiva poppata. Una volta tirati fuori, si presentano perfettamente igienizzati e pronti all’utilizzo, senza bisogno di risciacquarli. Lo sterilizzatore a freddo può essere comodo rispetto a quelli a caldo perchè facilmente trasportabili. Mentre gli apparecchi a caldo, di solito si possono sistemare in un punto fisso in cucina perchè funziona con la corrente elettrica, lo sterilizzatore a freddo si può spostare da un posto all’altro senza difficoltà.
Consigliato quindi nei casi in cui il bimbo venga affidato ai nonni perchè i genitori lavorano. In questo caso quindi anche a casa dei nonni, il bimbo avrà garantita l’igiene al massimo. Lo stesso apparecchio a freddo è consigliato in tutti i casi in cui mangiate fuori, quindi nelle gite domenicali, durante le vacanze estive o natalizie che siano. In ogni occasione quindi avrete tutto l’occorrente per igienizzare tettarelle e biberon. Un’altra idea che funziona molto tra le mamme più organizzate è quella di avere a disposizione due sterilizzatori: un apparecchio a caldo da tenere fisso in cucina, e uno a freddo da lasciare a casa dai nonni e prendere “in prestito” durante le vacanze o comunque all’occorrenza.
Alternative all’uso degli sterilizzatori
L’alternativa all’uso degli sterilizzatori è rappresentata sicuramente dai “consigli della nonna”, ovvero la semplice bollitura. Chi non vuole avere aggeggi per casa, magari per mancanza di spazio, può sempre far ricadere questa possibilità del vecchio metodo, anche se è consigliato dopo i primi mesi. Insomma, un’ottima sterilizzazione si ha con gli appositi apparecchi. Tuttavia, sono tante le mamme che utilizzano questa semplice via d’uscita. Se acquistate un succhiotto ( tanto per citare un esempio), una volta aperta la confezione potrete notare che sono ricoperti da una sostanza oleosa, proprio per la loro conservazione.
Ovviamente, non si può subito dare il ciuccio al bimbo in questo modo. Se leggete le istruzioni anche di questo semplice oggetto, vi è appunto la descrizione e la modalità per l’uso, che recita più o meno così: “prima dell’utilizzo immergere il succhiotto ( o tettarella che sia) in acqua bollente e lasciarlo cinque minuti”. Ed ecco quindi che entra in gioco la bollitura, anche se si tratta di una prima operazione prima dell’utilizzo. Se si usa il metodo della bollitura, vi occorre una pentola capiente piena di acqua. Al momento dell’ebollizione, immergetevi dentro succhiotti e tettarelle, e lasciateli sterilizzare, solo con l’acqua, senza aggiungere nessun tipo di additivo.
Prima di procedere a qualsiasi tipo di sterilizzazione, occorre lavare sotto l’acqua corrente biberon e quant’altro per eliminare i residui. Fate attenzione soprattutto anche alle tettarelle dei biberon che possono presentare ostruzioni, causate dai biscotti o dai residui di pappa. Per eliminarle potete aiutarvi con uno stuzzicadenti o una spilla da balia. Per risciacquare i biberon invece, servitevi di uno scovolino apposito, che troverete in vendita nelle farmacie, negli ipermercati e nei negozi specializzati in prima infanzia.
Una volta fatta questa operazione, si può passare alla bollitura o all’utilizzo degli sterilizzatori a caldo o a freddo, a seconda delle vostre esigenze, per tenere lontani germi e batteri. Finora abbiamo parlato di tettarelle, ciucci, biberon, ma si possono tranquillamente sterilizzare anche tutti quei giochini che il bimbo mette in bocca, facendo attenzione a non rovinare il materiale, qualora si trattasse di plastica. In questo caso, sicuramente il metodo più azzeccato è la sterilizzazione a freddo.
Migliori produttori di sterilizzatori
Esistono svariate marche di sterilizzatori, e per quanto riguarda il prezzo, possiamo dire che la spesa media si aggira intorno ai 60 euro per arrivare addirittura al doppio, se acquistiamo un kit completo di biberon e piccoli accessori. Sono due le marche che viaggiano sulla stessa linea d’onda. Conosciamole da vicino con qualche nozione inerente lo storia delle case produttrici.
Avent
Il marchio Avent nasce nel lontano 1939 grazie al suo fondatore David Atkin, che decise, dopo aver ottenuto i permessi, di brevettare le tettarelle in gomma, che ebbero molto successo. La ditta è nata ed è tutt’ora presente nel proprio Paese d’origine, ovvero il Regno Unito, più in specifico nella cittadina di Suffolk. Col passar degli anni, l’azienda iniziò a produrre, oltre alle tettarelle, anche biberon e altri accessori, come sterilizzatori (tra i migliori sul mercato), scaldabiberon, succhiotti, tiralatte. Ogni singolo prodotto passa attraverso vari “esami”, e solo quando ha ricevuto l’ok da tutto lo staff, arriva sul mercato. Notizie complete sulla storia dell’Avent, sui suoi prodotti e sulla loro filosofia le potete trovate sul sito ufficiale all’indirizzo: http://www.avent.com/
Chicco
Chicco è leader mondiale per quanto riguarda i giochi per bambini, ma anche tutto il resto della sua produzione, dall’abbigliamento agli accessori vari come appunto lo sterilizzatore, lo scaldabiberon, creme, scarpine, passeggini, fasciatoi. Da sempre attento alle esigenze della clientela, produce selezionando le migliori materie prime e tutti i prodotti sono conformi secondo le normative vigenti. All’interno del sito ufficiale, che trovate all’indirizzo http://www.chicco.com/ oltre a conoscere meglio l’azienda sotto tutti i punti di vista, potete sfogliare virtualmente il catalogo di tutti i prodotti “Chicco” con tanto di spiegazioni e approfondimenti.
Dove acquistare lo sterilizzatore
Come abbiamo visto, lo sterilizzatore è un accessorio che dovrebbe essere presente in ogni casa in cui vi sia un bimbo molto piccolo. Ma dove acquistarlo? I negozi specializzati in prima infanzia sicuramente sono i primi che dovranno essere visitati , ne troverete di ogni prezzo e tipologia. La scelta parte soprattutto dalle vostre esigenze e dalle vostre disponibilità economiche. Qualcosa trovate anche nei centri commerciali, ma non più di tanto, sono articoli infatti particolari che hanno bisogno anche di una particolare assistenza durante l’acquisto. Anche le farmacie sono dotate di vendita di sterilizzatori, così come le parafarmarcie. Se invece volete buttarvi sull’acquisto on line, fatelo pure, ma a condizione che sia nuovo. Si tratta infatti di un oggetto che vi servirà per sterilizzare biberon e ciucci del vostro bimbo, e quindi, non è consigliato l’acquisto dell’usato.
Link a siti web dedicati alla sterilizzazione e agli sterilizzatori
Centri per le famiglie
http://www.centriperlefamiglie.it/la_sterilizzazione.htm
Spiegazione dei metodi di sterilizzazione
Il mio baby
http://www.centriperlefamiglie.it/la_sterilizzazione.htm
Approfondimenti sui metodi per sterilizzare biberon e accessori del neonato
Brevi
http://www.brevi.eu/public/home.jsp?sez=2
Oltre a Chicco e Avent, Brevi è un altro marchio che produce tra l’altro sterilizzatori