Nella nostra vita, ci sono eventi che sappiamo certamente che accadranno, ma sono talmente imprevedibili che non sappiamo quando accadranno. La gomma che si buca è uno di questi, e solitamente succede nelle situazioni più improbabili, come nel bel mezzo di un temporale; quando nevica; con 40 gradi all’ombra. La prima cosa che viene da fare di fronte a questa situazione è imprecare, prendersela con un fato troppe volte avverso nei nostri confronti, dare la colpa anche al passante che ha la sfortuna di incontrarci proprio in quel momento.
Una reazione sicuramente comprensibile, ma purtroppo poco utile alla risoluzione del problema. Ecco perché è più conveniente arrivare preparati a questa prova, dal momento che non possiamo sapere quando si verificherà e quando ci troveremo in una situazione del genere.
Quindi che cosa bisogna fare quando si accende la fatidica spia o, se non abbiamo una macchina evoluta, quando ci accorgiamo che la gomma è sgonfia? Se non sappiamo come procedere, la via più facile è quella di chiamare l’assistenza.
Ma quest’azione solitamente rende più nervosi, perché alla già scocciante sfortuna di aver forato si aggiunge quella ancora più odiosa di dover spendere pure dei soldi. Insomma, la mai gradita spesa imprevista. Ecco perché sapere come riparare una gomma prima di doverlo effettivamente fare toglie almeno questo peso.
E questa è una guida utile a tutti, sia alle donne che agli uomini, i quali ammetteranno che, pur essendo liberi da uno stereotipo che li vuole avversi al mondo dell’automobile, il più delle volte per primi non hanno idea di come comportarsi.
Innanzitutto, assicuratevi di avere sempre con voi in macchina: un cric, una chiave a leva per bulloni, una ruota di scorta o ruotino (altrimenti non avete di che sostituire la gomma bucata), un triangolo (il classico in dotazione che si usa per ogni tipo di incidente) e un giubbotto catarifrangente.
- Appena vi accorgete che lo pneumatico si è perforato, accostate la macchina a lato della strada e indossate il giubbotto catarifrangente.
- Subito dopo, tenendo conto del traffico, scendete dal veicolo e ponete il triangolo a 50 metri da esso.
- Cercate poi il punto esatto vicino alla ruota danneggiata dove poter posizionare il cric, in modo da riuscire a sollevarla. Ma prima di procedere, allentate leggermente i bulloni in senso antiorario!
- Alzate la ruota e svitate completamente i bulloni, sempre procedendo in senso antiorario. Per svitarli, seguite un andamento “a X” o “a stella”, ovvero saltando ogni volta il bullone immediatamente adiacente a quello appena svitato.
- Fatto? Bene! Adesso potete finalmente sfilare la ruota. Attenzione, non solo lo pneumatico, ma proprio tutta la ruota.
Ora è il momento della sostituzione: infilate il ruotino di scorta, avvitandolo sempre secondo la già citata logica “a X” o “a stella”.
Adesso potete riazionare il cric e riposizionare la ruota a terra. Ricordatevi, naturalmente, di rimettere il triangolo nel bagagliaio. Ma soprattutto non abbandonate la ruota forata all’angolo della strada: primo perché è un’azione inquinante e sconsiderata; in secondo luogo perché nella stragrande maggioranza dei casi la gomma si può riparare, per cui vi risparmiereste una spesa anche importante
Must Have per evitare sanzioni
Se alla sfortuna di forare una gomma si aggiunge anche quella che si buca in autostrada, vanno subito azionate le quattro frecce e il veicolo deve essere portato in una piazzola di sosta o, se assente, in qualche spazio dove potersi mettere in sicurezza e senza intralciare il traffico. Le azioni successive poi sono le medesime già esposte: mettersi il giubbotto catarifrangente e lasciare il triangolo a 50 metri dall’auto, circa 70 passi.
Come detto, questa dotazione è importante che rimanga sempre all’interno del veicolo. Infatti, anche in un normale controllo, la polizia stradale può chiedere di aprire il bagagliaio per verificare se c’è o no il triangolo. E non sottovalutatene l’assenza, se non volete inciampare in quell’imprevisto economico tanto odiato. Qualora un qualsiasi membro delle forze dell’ordine non dovesse trovare tale segnaletica, vi potrebbe ricompensare con una multa di circa 75 euro.
IMPORTANTE: Siete amanti dei viaggi, soprattutto in macchina? Allora ricordatevi che in alcuni paesi dell’Unione Europea è obbligatorio avere la cassetta di sicurezza, perciò assicuratevi di averla sempre con voi. Anche perché, tendenzialmente, sono molto più fiscali di noi.
Riassumendo, quindi, come si cambia una gomma?
Quello che serve:
- Cric per sollevare la ruota;
- Chiave a leva per svitare i bulloni (ricordate, con logica “a X” o “a stella”)
- Ruotino di scorta, altrimenti non potete sostituire niente.
- In aggiunta, se la ruota si buca mentre state andando a una cena galante, al lavoro, a un colloquio, o a qualsiasi appuntamento dove arrivare sporchi non è consigliato, potete aiutarvi con della carta di giornale, dei guanti o degli stracci.
Quanto elencato si trova nel bagagliaio dell’auto, spesso in vani apposta in modo che non crei fastidio quando si caricano i bagagli.
Come sostituire la gomma forata dell’auto
Se volete mantenere un certo aspetto, sempre per i motivi di cui sopra, o se semplicemente siete maniaci della pulizia, è altamente consigliabile procedere usando i guanti e magari mettendo dei fogli di giornale o stracci per terra in modo da non sporcarvi le ginocchia – e i vestiti che le coprono.
Gli stracci, in alternativa, possono essere usati per ripulire velocemente l’auto o, in caso di mancanza di guanti, per pulirsi le mani. Ricordatevi di allentare i bulloni prima di alzare il veicolo, e ricordatevi che si svitano sempre in senso antiorario.
Fatto ciò, è il turno del cric. Fate attenzione a non esagerare, l’auto non deve diventare improvvisamente più alta: basteranno quei pochi centimetri necessari a lavorare in comodità e a sfilare tranquillamente la ruota.
Non l’abbiamo inserita nella “lista degli ingredienti” ma se per caso l’asfalto non è quello autostradale – che comunque non sempre è liscio – una tavoletta di legno può essere utile a migliorare le condizioni in cui si opera: basta metterla tra il cric e l’asfalto, e la stabilità migliorerà nettamente.
È importante tenere a mente che il Cric non va posto in un punto qualsiasi dell’autovettura, ma nei pressi della ruota bucata perché altrimenti si alza una ruota sana e non quella che va sostituita.
Comunque, arrivati a questo punto il grosso del lavoro è stato fatto: non resta che inserire il ruotino di scorta e arrivare dal gommista più vicino per farsi riparare – o nei casi più gravi sostituire – la gomma. È necessario sapere, infatti, che i ruotini di scorta che i brand di automobili forniscono – sempre a richiesta – non hanno grande durata, non possono percorrere grandi distanze, ma soprattutto non vanno usati a una velocità di oltre 80 km/h.
Per semplificare al massimo l’operazione di sostituzione, tali ruote sostitutive presentano un foro diverso, detto “caratteristico”. Una volta individuato, è da questo che bisogna partire a inserire i bulloni.
Potete iniziare a riavvitare tranquillamente con le mani, specie se vi siete dotati di guanti, giornale o stracci, e poi una volta che si è ben inserito e non cade, continuate l’operazione con la chiave. Quando siete sicuri che siano ben saldi, riazionate il cric per portare la ruota a terra.
La certezza assoluta ve la può dare quest’azione finale: fissate la ruota avvitando ancora con la chiave a leva ma, visto che la ruota è a terra, usate il piede spingendo sul manico dell’utensile. Usate forza, certo, ma non spingete troppo né strafate perché esagerare vi sarà solo di svantaggio, rischiando di far saltare la chiave che può ferirvi. In queste operazioni, la cosa più saggia da fare è procedere con decisione ma in tutta tranquillità, senza fretta e senza ansia.
In ultimo, ricordate di rimettere nel baule il triangolo, non lasciate né la vecchia ruota né i giornali e gli stracci per strada che l’ambiente è già abbastanza compromesso e perché graverebbe anche sul vostro portafogli (comprare una ruota nuova è molto, molto più dispendioso che sostituirne una forata, operazione che si fa velocemente ed è molto più economica).
Ora sapete la teoria, ma per arrivare ancora più preparati a quest’eventualità – e tanto prima o poi succede a tutti – quando avete un momento libero potete esercitarvi a usare il cric per svitare e riavvitare i bulloni dell’automobile, iniziando a familiare con gli strumenti per non trovarvi sprovveduti a dover mettere in pratica questa teoria solo il giorno in cui effettivamente vi si buca uno pneumatico.
È consigliato, inoltre, esplorare letteralmente il vostro veicolo, per sapere dove si trovano il giubbotto catarifrangente e il triangolo, se non avete mai dovuto usarli, il kit di sostituzione e il ruotino di scorta, in modo da individuare e tenere a mente il famoso foro “caratteristico” da cui iniziare a riavvitare i bulloni.
Insomma, come per qualsiasi cosa utile a risolvere imprevisti spiacevoli come questo, è sempre bene tenersi allenati e abituare la mente ad ogni evenienza. Anche perché è vero che sapere la teoria è già il grosso del lavoro, ma si sa che tra il dire e il fare, c’è sempre di mezzo il mare.