Investire in conti deposito

I conti deposito sono tra i prodotti che hanno innovato il mercato bancario e del risparmio negli ultimi anni. Con la loro formula a zero servizi, zero spese e buoni rendimenti hanno consentito di remunerare piccoli e grandi capitali pur non vincolandoli strettamente. Nel corso del 2013 si sono però verificate due condizioni che hanno reso questo tipo di conto meno conveniente:

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Conviene ancora investire in conti deposito?

Durante quest’anno la maggior parte degli istituti di credito hanno rivisto al ribasso i tassi offerti per i conti deposito, per una serie di ragioni economiche, le banche hanno sentito meno l’esigenza di incamerare nuovi capitali, con un conseguente calo della loro remunerazione. Fanno parziale eccezione i prodotti di banche di nicchia poco conosciute che, avendo bisogno di farsi parecchia pubblicità, sono stati immessi sul mercato a tassi abbastanza alti. Ricordiamo però che il tasso che conta, a dispetto di volantini pubblicitari e proclami, è sempre quello netto. conti deposito

L’imposta di Bollo

A partire dal 2013 l’imposta di bollo è passata dallo 0,010 allo 0,015%,(con un minimo di 34,20 euro e senza soglia massima) il risultato di questo aumento è stato che sempre meno banche propongono conti di questo tipo che non la fanno pagare ai risparmiatori accollandosela.

Conviene?

Il concorrere di entrambe queste condizioni fa sì che la convenienza del conto deposito sia senza dubbio diminuita, conviene dunque ancora investire in questo prodotto? Se l’alternativa è quella del conto corrente la risposta non può essere che positiva, dal momento che i tassi offerti dal conto deposito sono comunque più elevati. Certamente rispetto ad altre forme di investimento (Fondi, Titoli) i conti deposito stanno diventando sempre meno convenienti.

Come decidere?

Esistono diversi portali (es. http://www.contodeposito.org) che ci permettono di confrontare tassi e condizioni. Per scegliere come investire il proprio gruzzolo una variabile fondamentale è il vincolo, se si prevede a breve termine di poter aver bisogno di rientrare del capitale, oppure se non si ha la certezza di non averne la necessità, la scelta del conto rimane comunque un’opzione valida e conveniente, che consente comunque una remunerazione del capitale. Anche in questo caso, per scegliere occorre prestare attenzione alle clausole di svincolo dei fondi, che non dovrebbero essere troppo stringenti.

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