Etimologia del termine
Il termine nasce dalla composizione di 2 parole: Wiki e Pedia. Wiki è un termine hawaiano che significa “veloce”; Pedia invece deriva dal greco e significa “insegnamento”. Wikipedia è quindi un software collaborativo che persegue lo scopo di impartire un insegnamento veloce a tutti.
Che cos’è wikipedia
Wikipedia è nata a gennaio del 2001 dalla volontà del suo fondatore Jimbo Wales, come attività complementare rispetto a Nupedia (vai al sito). Nupedia era un progetto molto simile a Wiki ma curato da specialisti con un sistema di revisione formale. Wikipedia nasce per dar voce al popolo dei “non esperti”.
Nata in linqua inglese, in seguito Wiki venne implementata in lingua francese, tedesca, svedese, catalana, spagnola, portoghese e quindi italiana.
Alla fine del 2002 l’Enciclopedia libera conta 20 mila voci e 18 lingue diverse, destinate ad aumentare fino alla soglia delle 250 odierne. Nel 2003 dall’unione tra Nupedia e Wikipedia nasce la Wikimedia Foundation, associazione no profit che sopporta Wiki e i suoi progetti, quali Wikibooks, Wikitionary, Wikispecies, Wikisource, Wikinotizie, Wikiquote e Wikiversità. Di li a poco Wales cede i diritti all’associazione che si impegnerà a far gestire Wikipedia dalla sua comunità di utenti.
Grazie alla sua caratteristica di poter essere corretta ed aggiornata da chiunque, viene citata sempre più spesso dai media. Nel 2007 l’edizione anglosassone ha contato 2 milioni di lemmi e quella in italiano 350 mila. All’inizio del 2008 l’Enciclopedia virtuale ha raggiunto complessivamente le 7 milioni e mezzo di voci registrate e attualmente è l’enciclopedia più sviluppata al mondo (Guinness dei primati 2008).
Scopo e principi
L’obiettivo è quello di metter a disposizione di tutti un sapere condiviso, curato e realizzato dagli utenti e non da curatori esperti. Il suo fondatore, Jimmy Walles, definì Wikipedia uno sforzo per creare e distribuire una enciclopedia libera della più alta qualità possibile ad ogni singola persona sul pianeta nella propria lingua.
Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia
da http://meta.wikimedia.org/wiki/Neutral_point_of_view
Uno dei principi fondamentali su cui si poggia l’Enciclopedia on line è quello della neutralità: le opinioni di personaggi illustri devono essere presentate in modo asettico, evitando di dare giudizi di parte. Inoltre l’Enciclopedia proibisce l’inserimento di materiale promozionale e pubblicitario; i contenuti considerati commerciali vengono banati dal sito.
Ovviamente data la natura aperta dell’Enciclopedia, il sapere veicolato non è da considerarsi perfettamente vero. Ci sono numerose imprecisioni e problemi per cui, soprattutto per quanto riguarda le voci relative alla sfera medica, è opportuno non considerale alla stregua del parere di uno specialista. Wikipedia segue delle linee editoriali specifiche che le consentono di individuare quali sono le informazioni che possono essere inserite e quali invece andranno eliminate. La comunità degli utenti decide di volta in volta quali contenuti vanno rivisti, aggiornati, trasferiti oppure rimossi.
Struttura redazionale
Wikipedia si fonda su un principio di cooperazione tra i suoi utilizzatori. Sostanzialmente tutti possono diventare redattori di Wikipedia utilizzando il suo software libero. Tutti infatti possono modificare il software e ridistribuirlo. I tecnici propongono esclusivamente ai redattori delle modifiche che possono essere accettate o meno.
Il principio fondamentale su cui si basa Wikipedia è quello della fiducia nei confronti del pubblico degli internauti. Infatti qualsiasi modifica effettuata da parte degli utenti viene pubblicata immediatamente. Ovviamente però gli autori, non essendo degli specialisti, vengono avvisati di un controllo a posteriori che può modificare o cancellare i contenuti precedentemente inseriti.
Ogni voce infatti viene sottoposta ad un controllo regolare da parte degli amministratori del sito che sono tenuti a prendere delle decisioni, seguendo una politica editoriale stabilita. Spesso il comitato amministrativo discute a lungo circa l’opportunità di approvare o meno determinati contenuti. Ogni voce enciclopedica comunque non è da considerarsi mai conclusa: chiunque e in qualsiasi momento può aggiornarla o modificarla con approfondimenti o altri contenuti.
Gli atti di vandalismo da parte di persone senza scrupoli che inseriscono contenuti sconvenienti o non pertinenti con la natura enciclopedica di Wikipedia, vengono solitamente eliminati nel giro di poco tempo. Infatti i redattori abituali e registrati sul sito sono tenuti a tenere sotto controllo alcune voci a loro care, intervenendo i caso di modifiche che non seguano le linee editoriali della free enclyclopedia. In questo modo tutte le voci vengono monitorate in continuazione e gli spammer vengono bannati.
Inoltre Wikipedia ha studiato un sistema di definizione cronologica delle sue voci. Chiunque può conoscere la storia di ciascun lemma, sapere quante volte è stato modificato, quando e se ci sono state controverse per l’approvazione. Seguendo un principio estremamente democratico, è possibile vedere le cancellazioni, i perché di una contestazione e tutte le voci cancellate rimangono comunque visibili a un livello sottostante.
Linee editoriali
Per scrivere dei contenuti su Wikipedia validi e non sottoposti a cancellazione da parte degli amministratori è necessario:
- mantenere una certa neutralità quando si scrive su qualsiasi argomento
- non copiare contenuti provenienti da altre fonti. Wikipedia persegue infatti il principio dell’originalità nel rispetto del copyright
- utilizzare le pagine di discussione, ovvero degli spazi web, diversi da quelli dove viene pubblicato il lemma, sui quali discutere circa la stessa voce
- non inserire le definizioni da dizionario; per queste esistono altri progetti, come il Wikizionario.
In ogni caso le condizioni stilistiche adottate da Wikipedia variano da edizione ad edizione.
Sistema libero e progetto GNU
Il sistema libero di Wikipedia consente l’interscambio non solo di materiale testuale ma anche di immagini. La licenza d’uso utilizzata è di tipo permissivo, consente cioè a tutti di diffondere il materiale di Wikipedia, a condizione che venga citata la fonte. L’autore di Wikipedia conserva i diritti d’autore sui suoi contenuti originali, ma acconsente a cederne la proprietà a Wikipedia.
Ovviamente la libertà di utilizzo è limitata al solo testo e immagini non coperti da copyright aziendali (è il caso, ad esempio, dei loghi aziendali). In sostanza Wikipedia ha fatto proprio il progetto GNU (acronimo per “GNU’s Not Unix”) ,lanciato nel 1984. Il sistema GNU si basa sul concetto di software libero, ovvero un programma che lascia all’utente la libertà di copiare, eseguire, cambiare e migliorare il software stesso. Tutti possono accesso al codice sorgente, modificarlo e ridistribuirlo. Un software GNU in sostanza è alla base del concetto di “libertà” sulla rete.
Alcuni numeri
A settembre del 2006 gli autori impiegati nel progetto Wikipedia che avevano inserito più di cinque voci, erano circa 75 mila. Di questi 53mila operavano contemporaneamente in tre delle maggiori edizioni (quella in inglese, quella in tedesco e quella in giapponese. Ben 9mila nello stesso mese avevano fornito più di 100 contributi. A questi si sommano tutti quegli utenti che collaborano con Wikipedia senza registrarsi e che, secondo alcune stime, portano circa il 25% del traffico.
Cosa dicono di Wikipedia
Spesso la reputazione di Wikipedia viene messa in discussione. Il fatto di essere un sistema open source infatti espone l’enciclopedia ad alcune critiche relativamente alla correttezza o meno delle voci proposte.
Molti lamentano la soggettività con la quale vengono scelti gli argomenti. Wikipedia infatti lascia i collaboratori la piena autonomia circa gli argomenti da sviluppare. Non solo. Accademici e specialisti la considerano poco affidabile e troppo superficiale nella spiegazione di alcuni lemmi, valutandola come un sistema di consultazione da evitare. Oltre alle critiche ci sono stati anche molti elogi da parte di chi considera Wikipedia un ottimo strumento, ben strutturato, buono proprio in virtù del fatto che si basa su un sapere condiviso.