Come diventare diplomatico
Sicuramente quelle dei diplomatici non sono più di mere figure di rappresentanza o funzionari della burocrazia statale, né portatori dell’interesse nazionale. Uno scenario segnato drammaticamente da guerriglie civili, contrasti etnici, spinte indipendentiste, acuitesi sempre più nel post guerra fredda, terrorismo, armi di distruzioni di massa, lotta alla fame, alla povertà richiede di più. Un nuovo ordine mondiale è possibile grazie alla diplomazia? Il diritto dei popoli e la stabilità internazionale, essendo gli Stati uniti nelle diversità, possono avere la meglio dinanzi alla frammentazione odierna?
Il compito del diplomatico è quello di mediare in questo senso, non più solo in termini politici come era solito in passato, concludendo negoziati ad esempio, ma in una molteplicità di sfere, mostrando una personalità eclettica e poliedrica. In questo senso è opportuno capire dunque che gli agenti diplomatici non devono essere portavoce del partito e della classe dirigente al potere in un dato periodo, ciò sminuirebbe, annullando del tutto, qualunque loro possibile contributo.
Chi è e cosa fa l’agente diplomatico
Vediamo di far luce su una figura ritenuta ambigua per molti a livello di competenze. In generale, possiamo dire che gli agenti diplomatici sono funzionari tramite i quali uno stato intrattiene relazioni internazionali con altri stati o organizzazioni internazionali della comunità. Il termine usato nel linguaggio del diritto internazionale per indicare tali funzionari è organo, inteso non come persona giuridica, bensì come persona fisica che vuole e agisce per conto di tale persona giuridica.
Ciò implica che il diplomatico sia dentro una fitta rete di comunicazioni e informazioni per coordinare le diverse attività a suo carico e i diversi soggetti, sia a conoscenza degli organi di potere in loco, nonché della struttura del governo locale (come agisce, in che modo). E’ fondamentale entrare, immergersi, radicarsi nella realtà di quel paese, stabilire rapporti, recependo le esigenze, i desideri, i bisogni delle persone e stabilire in modo chiaro anche le necessità del proprio paese di provenienza, trovando accordi e soluzioni praticabili per le varie situazioni. L’azione diplomatica è volta, infatti, a stabilire rapporti reciproci tra i vari stati risolvendo in modo pacifico eventuali controversie, interpretando i bisogni delle parti mediante il dialogo e la diplomazia.
Missione diplomatica: come e quando inizia
La missione diplomatica implica il sorgere di un rapporto giuridico tra lo stato accreditante (chi invia l’organo) e quello accreditatario (chi riceve). A capo della missione viene preposto il cosiddetto capo missione. Se si tratta di un ambasciatore o di un nunzio apostolico (termine usato con riferimento agli ambasciatori della Santa Sede), la missione prenderà appunto il nome di ambasciata o nunziatura apostolica, viceversa parleremo di una legazione.
Organi sussidiari e ausiliari di quello principale sono:
- – consiglieri di legazione (in caso di assenza del capo, ne fa le veci);
- – segretari di legazione.
L’esercizio delle funzioni avviene esclusivamente in seguito all’accreditamento. Il ministero degli affari esteri dello stato accreditante chiede all’accreditatario un indice di gradimento rispetto all’individuo designato come capo missione. Una volta verificato il gradimento, il capo dello stato provvede a rilasciare una lettera credenziale al capo missione, nella quale viene attestata la sua competenza nell’esercizio delle funzioni previste dalla sua carica.
Attività e requisiti del diplomatico
Vediamo nel dettaglio quali sono effettivamente i compiti di un diplomatico. Dobbiamo dire innanzitutto che occorre una mentalità elastica, operativa, una buona dialettica e un particolare savoir faire per ricoprire il ruolo manageriale internazionale che gli spetta.
Egli deve:
- – rappresentare presso lo Stato accreditatario il proprio Paese, proteggendone gli interessi;
- – intraprendere rapporti con la classe politica dello stato accreditatario, negoziando con essa;
- – affrontare e arginare situazioni di crisi;
- – promuovere all’estero l’immagine dell’Italia, dando un forte impulso alle relazioni culturali, economiche e commerciali;
- – dove non vi è un consolato, esercitano anche tali funzioni, qualora, invece, ci fosse, il consolato dipenderà dalla missione diplomatica;
- – elaborare e preparare documentazioni e rapporti, coordinando la posizione del proprio Paese rispetto a delle specifiche problematiche.
- – studio dei problemi politici e commerciali, preparare progetti di cooperazione con i diversi Paesi.
Donne nella carriera diplomatica
Da quanto emerge dalle statistiche nel 2003 le donne che hanno superato il concorso sono state 10 vs 31 uomini, mentre l’anno successivo solo 3 su 23 idonei. Statistiche più recenti dell’anno 2005/2006 indicano che sono stati ammessi 15 candidati, tra cui solo 4 donne (per approfondimenti visita il sito del Ministero degli Esteri). Il processo d’integrazione sessista anche in questo caso appare arduo, ma dalle stesse statistiche si rileva che i primi posti in graduatoria sono attribuiti proprio alle donne.
Differenza tra consoli e diplomatici
Gli agenti consolari (consoli) sono funzionari attraverso cui lo Stato pratica, in territorio straniero e su concessione di questo, attività di diritto interno. A differenza degli agenti diplomatici (diplomatici), esercitano, dunque, attività di carattere amministrativo (diritto interno) e non di natura politica (diritto internazionale).
Normativa che disciplina la figura del diplomatico
La Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche (testo completo sul sito del Ministero della Difesa) disciplina la normativa per quanto riguarda i rapporti tra gli Stati e gli agenti diplomatici, detentori di numerosi privilegi e immunità. Oltre a uno stipendio davvero da capogiro, i diplomatici godono di numerose immunità, che possono riguardare indirettamente o direttamente la sua persona.
Nel primo caso avremo:
- – inviolabilità di sede. Lo Stato deve astenersi dall’esercitare atti di autorità e provvedere alla tutela dei locali della missione
- – inviolabilità della corrispondenza ( i documenti non possono essere controllati alla dogana ad esempio)
Nel secondo caso:
- – inviolabilità personale. Non può essere oggetto di azioni coercitive (per esempio arresto). La dimora privata, inoltre, gode della stessa inviolabilità dei locali della missione
- – esenzione della giurisdizione civile e penale (in quest’ultimo caso fanno eccezione i crimini internazionali come il genocidio, la politica di segregazione razziale, l’apartheid)
- – esenzione tributaria. Sono dunque esenti dal pagamento di imposte dirette personali e dazi doganali
Secondo l’art 37 della Convenzione di Vienna tali immunità sono estese anche ai membri della sua famiglia, purché non siano cittadini dello stato accreditatario, e al suo personale di servizio
Come diventare diplomatico
Quando ci riferiamo al fatto di diventare diplomatico parliamo di ruolo speciale della pubblica amministrazione, a cui si accede tramite concorso pubblico indetto annualmente dal Ministero degli Affari Esteri. La domanda di ammissione deve pervenire al Ministero degli Esteri entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale.
I requisiti “tecnici” per diventare diplomatico sono:
- Cittadinanza italiana;
- “Tetto massimo” di età pari ai 32 anni (non compiuti al momento della domanda di ammissione);
- Laurea in giurisprudenza, scienze politiche (relazioni internazionali, studi europei, scienza della politica), economia. Aver conseguito un master di specializzazione sarebbe un elemento favorevole;
- Godimento dei diritti politici;
- Certificato medico di idoneità (per svolgere l’attività anche in condizioni di disagio);
E’ ovvio poi che il candidato deve possedere una cultura molto ampia, specie nelle discipline giuridiche, storiche, economiche, linguistiche e managariali.
Il concorso diventare diplomatico prevede:
- Prove scritte
Storia (moderna e contemporanea), Economia Politica e Politica Economica, Diritto internazionale pubblico, Lingua inglese, II lingua tra il francese, lo spagnolo, il tedesco e il russo. - Prove orali
Diritto internazionale privato, Diritto costituzionale (con accenni ad alcune costituzioni straniere), pubblico e amministrativo italiano, Istituzioni di Diritto Civile, Geografia Politica ed Economica, Storia delle dottrine politiche.
Il candidato a diventare diplomatico potrebbe indirizzarsi in diversi settori a seconda delle competenze specifiche e aspirazioni. Nel caso della specializzazione commerciale dovrà sostenere una prova integrativa (orale e scritta) in “Tecnica degli scambi e rapporti finanziari con l’estero). Una volta superato il concorso, si viene assunti con la nomina di Segretario di Legazione (I grado) in prova di 9 mesi, dopo i quali la nomina viene confermata o eventualmente ritirata.
La carriera diplomatica prevede un cursus honorum piuttosto lungo per arrivare alla carica di Ambasciatore. I gradi infatti sono parecchi, abbiamo: Segretario di Legazione (9 mesi), Segretario di Legazione (10 anni e 6 mesi, compresi i 9 mesi di prova), Consigliere di Legazione, Consigliere di Ambasciata, Ministro Plenipotenziario di II classe, seguito da quello di I classe, fino alla nomina tanto agognata di Ambasciatore.
Corsi di studio e preparazione per il concorso da diplomatico
Il Ministero degli Esteri, data la difficoltà del concorso, organizza con l’ausilio di specifici enti dei corsi di preparazione a Roma:
- SIOI
Società italiana per l’organizzazione internazionale, un punto di riferimento per essere costantemente aggiornati sulla carriera diplomatica. - Libera Università Internazionale Degli Studi Sociali
Sito della facoltà autonoma specializzata nelle facoltà di Scienze Politiche, Economia e Giurisprudenza che propone un percorso formativo avanzato per tutti i giovani. - Saranno Magistrati
Sito dedicato alla preparazione del concorso, con tante informazioni e consigli utili per ottenere un buon risultato. - Ministero Affari Esteri
Sito con tutte le informazioni utili necessarie per partecipare al concorso. Vengono indicati anche corsi di preparazione e tutte le informazioni specifiche per chi voglia intraprendere questa carriera: la formazione, il ruolo etc.
sol i raccomandati passano il concorso sia come segretari sia come ambasciatore quindi laurea in lettere, lingue,scienze politiche a poco vi serve, andate all’estero e cercate lavoro in qualche azienda se no la fame fate.
Desidero sapere se mia figlia con una laurea in scienze politiche e una magistrale in scienze delle pubbliche amministrazioni può accedere al concorso per diplomatici? Grazie
Salve,
Sono italiana e sto per finire il primo anno della carriera di Relazioni Internazionali all’ estero. Mi piacerebbe sapere se con un titolo straniero non europeo posso accedere al concorso per iniziare la carriera diplomatica. Vorrei avere un po’ dí informazione su cosa posso fare per effettuare la laurea magistrale in Italia, cioé,sapete se convalidano materie viste all’ estero? o dovrei iniziare da capo?
Buongiorno sono Alessandra.
Mi sono appena laureata in Lingue e Letterature straniere all’università di Bergamo. Ho studiato nello specifico inglese e giapponese, ma conosco anche il francese e lo spagnolo (dal liceo).
Sarei interessata a intraprendere la carriera diplomatica, ma vorrei avere alcune indicazioni sul corso da seguire (triennale e/o magistrale) e il master di specializzazione successivo. Ovviamente sono già andata sul sito del Ministero degli Esteri, che indica alcune università e istituti di riferimento, ma confesso di esserne rimasta alquanto confusa. Vorrei un consiglio specifico riguardo al mio percorso che tenesse conto anche del mio iter linguistico precedente e lo valorizzasse.
Sarei interessata ad avere anche alcune informazioni sui corsi e i master all’estero oltre che in Italia.
Vi ringrazio anticipatamente per l’aiuto e per l’attenzione.
Cordiali saluti
Ciao, ho appena finito il primo anno di Mediazione Culturale e sto iniziando ad interessarmi alla carriera diplomatica. Vorrei capire se il mio corso potrebbe davvero servirmi e quale sarebbe la magistrale migliore da fare finiti questi tre anni. Inoltre, avendo la possibilità di fare alcuni esami a scelta, anche non interni alla mia facoltà, vorrei sapere verso quali discipline mi converrebbe vergere.
Grazie.
Salve,
Sono una ragazza italiana che ha appena concluso il terzo anno di liceo linguistico e, nonostante l’età posso affermare di avere le idee ben chiare riguardo il mio futuro.
Frequenterò il quarto anno di liceo negli stati uniti ed essendo iscritta all’ultimo anno mi cimenterò nella prova di stato americana per poi conseguire il diploma, tornando poi in Italia oltre alla Maturità dovrò affrontare una prova di Esame IB in lingua francese per conseguire un ulteriore diploma riconosciuto in Francia.
Subito dopo il liceo un università nei pressi di Amsterdam (Leiden Universiteit) ha attirato la mia attenzione con il corso di Studi Internazionali.
Avendo ben capito che, in seguito alla laurea bisogna tornare in Italia per partecipare il concorso mi chiedevo se il proseguimento degli studi universitari in un paese straniero potrebbe rappresentare una limitazione o meno.
Distinti saluti.
Ciao io voglio iscrivermi alla magistrale di Forlì, Sid, perché vorrei lavorare possibilmente come diplomatica o comunque in campo internazionale, in una ong per esempio. La mia domanda può sembrare stupida, ma per me non lo è. Ho qualche tatuaggio. Uno piccolo sul polso, un’altro su una spalla che mi prende anche parte del braccio. Questo mi potrebbe compromettere la carriera? Non ho trovato siti che rispondono a questo mio interrogativo, sicché la prego di rispondermi!! Grazie
Ciao,sono una ragazza indiana e mi chiedevo se potevo intraprendere la carriera da diplomatica anche se decido di laurearmi all’estero (tipo in Inghilterra in legge o solo diritto internazionale). Punto molto sul fatto che conosco Inglese Punjabi, Hindi, Tedesco e un po’ di francese…che consigli mi date?
Laurendomi alla LUISS in Giurisprudenza quale sarebbe poi l’iter da seguire?
Salve, sono una laureanda il giurisprudenza e mi piacerebbe intraprendere la carriera diplomatica. Volevo chiedervi: in che periodo dell’anno (di solito) viene pubblicato il bando per il concorso? Grazie
Salve,
avrei una domanda da farvi…mia figlia quest’anno finisce la triennale all’orientale e Napoli della facoltà di scienze politiche rapporti internazionali
e vorrebbe fare la specialistica in svizzera proprio per poi eventualmente accedere al concorso per lavorare nelle ambasciate come diplomatico
sareste cosi gentili da segnalarci quale secondo voi è la migliore e soprattutto la piu’ adatta e specifica in questo settore?? Per poi se possibile fare anche il Master e anche il corso di preparazione per accedere al concorso??
Ci hanno già segnalto San Gallen…altri Ginevra..o Berna…ma mia figlia già parla bene il tedesco…e l’inglese e Ginevra sarebbe un problema per la lingua
..vogliono il francese prima lingua..e non sappiamo le differenze tra le varie Università…quale sarebbe meglio scegliere?? Vi ringraziamo anticipatamente per la risposta e per l’attenzione che avete voluto darci. Distinti saluti
Esposito Rosaria
PS: La risposta ci arriva anche sulla nostra mail? GRAZIE!!!! Buon lavoro!!!
Certo puoiaccedere anche cn lingue. Corso preparazione migliose ISPI milano oppure SIOI di roma
ho appena dato uno sguardo al vostro sito e date le notizie contrastanti con gli altri siti mi chiedo a questo punto se io dal momento che sono laureato in Lingue e Letterature straniere posso accedere al concorso per intraprendere la carriera diplomatica….chiedo inoltre quale possa essere un buon corso di preparazione a tale concorso